Scoperta a Brescia variante italiana del Covid

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Dicembre 2020 01:01
Scoperta a Brescia variante italiana del Covid

Circola già da agosto ed è simile alla variante inglese che, invece, è emersa a fine settembre. È questa la scoperta avvenuta in questi giorni a Brescia riguardo la una variante italiana di Coronavirus Sars-CoV-2. Isolata ad agosto su un paziente asintomatico, potrebbe essere il motivo del picco di positivi nei mesi autunnali soprattutto in Lombardia. A spiegare la variante è stato il professore Arnaldo Caruso, presidente della Società Italiana di virologia, ordinario di Microbiologia all’Università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia degli Spedali Civili.

«Si è arrivati a descrivere la variante italiana casualmente – ha raccontato Caruso – osservando una persistenza virale anomala in un paziente che aveva sofferto di Covid-19 in aprile. Anche dopo la guarigione, i tamponi effettuati da agosto in poi avevano sempre dato esito positivo con virus ad alta carica». Ma niente panico. Il vaccino, infatti, dovrebbe proteggere anche da questa variante. «L’alta carica virale presente nei tamponi eseguiti sul paziente che non si negativizzava – ha dichiarato il presidente dei virologi italiani – ci ha permesso di isolare a Brescia i mutanti virali.

Questo ci permetterà di cimentare questi virus con i sieri di pazienti Covid-19 ottenuti durante la prima ondata pandemica e di valutare la capacità degli anticorpi di neutralizzare questa variante rispetto ai ceppi virali circolanti in precedenza. Appena disponibili, verranno valutati in modo analogo anche sieri di pazienti vaccinati».

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