Riunione di sindaci a Palazzo Pignatelli, azioni forti per salvare l'ospedale

Sindaci e consiglieri concordi nel chiedere una nuova rimodulazione dei servizi e dei reparti

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
31 Luglio 2025 14:37
Riunione di sindaci a Palazzo Pignatelli, azioni forti per salvare l'ospedale

Oggi la conferenza stampa dei Sindaci del Belìce: presentata la proposta unitaria per la difesa dei presìdi ospedalieri di Castelvetrano e Mazara del ValloSi è tenuta questa mattina, presso l’Aula Consiliare del Comune di Castelvetrano, la conferenza stampa congiunta dei Sindaci e dei Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni della Valle del Belìce: Castelvetrano, Campobello di Mazara, Gibellina, Partanna, Salaparuta, Poggioreale, Santa Ninfa e Vita.Nel corso dell’incontro è stata ufficialmente presentata e condivisa la Proposta dei Sindaci del Belìce, trasmessa agli organi regionali competenti – Presidente della Regione Siciliana, Assessore Regionale alla Salute, Commissione Salute dell’ARS – per chiedere il mantenimento e il potenziamento dei servizi sanitari nei presìdi ospedalieri di Castelvetrano e Mazara del Vallo.I rappresentanti istituzionali hanno espresso forte preoccupazione per il contenuto della bozza della nuova rete ospedaliera aziendale che prosegue sulla linea di progressivi depotenziamenti, ignorando completamente le potenzialità e le esigenze di un territorio vasto, interconnesso e con una popolazione significativa.Durante la conferenza stampa è stato ribadito come l’Ospedale di Castelvetrano, struttura moderna e strategica, realizzata con fondi per lo sviluppo del Belìce e non con fondi sanitari, non solo risponde ai bisogni della popolazione della provincia di Trapani, ma anche di diversi comuni della provincia di Agrigento.

Eppure, la nuova proposta rischia di privarlo della Direzione Sanitaria di Presidio, dell’U.O. di Oculistica, della Chirurgia Generale (che è Centro di riferimento regionale per la Chirurgia del Colon), dell’Ematologia (unica in provincia), dell’Ortopedia e di altri servizi essenziali, nonostante dati oggettivi di efficienza, produttività e utilità clinica.I Sindaci e i Presidenti dei Consigli Comunali hanno denunciato come tali scelte aziendali, se confermate, comporterebbero gravi ripercussioni sull’intero comprensorio, soprattutto nei periodi estivi quando la popolazione raddoppia.

Una razionalizzazione miope, che compromette i livelli essenziali di assistenza, viola il diritto costituzionale alla salute e alimenta un senso di abbandono e marginalizzazione.Con questo documento unitario, le Amministrazioni Comunali chiedono con forza: 

• il mantenimento e il rafforzamento delle Unità Operative essenziali nei presìdi di Castelvetrano e Mazara; 

• l’immediata pubblicazione e trasparenza dei piani di riordino;

• la partecipazione dei Consigli Comunali e della Conferenza dei Sindaci alle decisioni sulla programmazione sanitaria; 

• l’attivazione urgente di concorsi e mobilità per medici, infermieri, tecnici e OSS; 

• l’istituzione di un Tavolo tecnico permanente intercomunale per il monitoraggio continuo dello stato dei servizi sanitari.

I Sindaci e i Presidenti dei Consigli Comunali del Belìce si riservano inoltre di attivare ogni iniziativa utile, compreso il coinvolgimento del Governo nazionale, dei Prefetti e della cittadinanza, attraverso forme di mobilitazione pacifica, a tutela del diritto alla salute delle comunità rappresentate.Il prossimo passo sarà quello, in tempi brevi, di incontrare i deputati regionali del territorio al fine di illustrare personalmente la proposta oggi presentata e sollecitare un’assunzione di responsabilità concreta da parte della rappresentanza parlamentare.

“Il diritto alla salute non è un privilegio negoziabile: è un dovere costituzionale da garantire a ogni cittadino, ovunque risieda.”

Interessante anche l'intervento del

Consigliere Rosy Milazzo che ha detto :"Le reti ospedaliere dovrebbero essere modulate sulla scorta dei bisogni di salute delle popolazioni quantificati attraverso dati epidemiologici, analisi di flusso delle ospedalizzazioni e capacità di accesso alle cure. In provincia di Trapani la proprosta sanitaria non è espressione degli elementi precedentemente citati. In provincia la modulazione delle risorse sanitarie è mera espressione di miopia politica. Il risultato? una provincia fortemente carente in offerta sanitaria (vedi chirurgia vascolare, neurochirurgia, cardiochirurgia e chirurgia oncologica) che si traduce con l'inaccetabile difficoltà di accesso alle cure.

Le gravi carenze in termini di personale e la sommatoria di vicende giudiziarie dovrebbero spingere i decisori ad un cambio di passo sul tema sanità ma il risultato è l'ennesima mortificazione di un territorio in cui la privazione delle risorse sanitarie diventa un tema che non riesce a suscitare indignazione. È necessaria una presa di coscienza collettiva e trans partitica lontana dalle logiche di spartizione e dalle becere clientele perché appare evidente come nel futuro il sistema sanitario nazionale in provincia non sarà in grado di soddisfare il bisogno di salute.

Pronta a qualsiasi azione Forte contro questa inaccettabile violenza sul nostro territorio ."

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