Restano in carcere Alfonso Tumbarello e Andrea Bonafede jr.

I giudici hanno respinto la richiesta di scarcerazione per i due accusati di aver favorito la latitanza di MMD

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
02 Marzo 2023 07:30
Restano in carcere Alfonso Tumbarello e Andrea Bonafede jr.

Il medico Alfonso Tumbarello, ed il dipendente del comune di Campobello Andrea Bonafede rimarranno in carcere. I due, che erano stati arrestati due settimane fa rispettivamente con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e falso e per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravati dal metodo mafioso si sono visti respingere dal Tribunale del Riesame le richieste di scarcerazione. Bonafede, cugino e omonimo del geometra che ha prestato l'identità al boss Messina Denaro era stato arrestato con l'accusa di aver fatto avere al capomafia, ammalato, le prescrizioni fatte dal medico Tumbarello, intestate falsamente al cugino geometra.

Bonafede aveva sempre negato di aver saputo che il vero destinatario dei documenti medici fosse il capomafia, ma i giudici lo hanno smentito mostrandogli un video girato da alcune telecamere di sorveglianza piazzate a Campobello di Mazara. Nel filmato si riconosce Bonafede, a bordo della seiecento usata dai messi comunali, incrociare la Giulietta del capomafia. I due veicoli arrestano la marcia e il boss e l'impiegato comunale si fermano a parlare. L'indagato ha sempre negato di conoscere il padrino di Castelvetrano ma le immagini lo smentiscono. Anche Tumbarello ha smentito di aver mai saputo di avere in cura Messina Denaro:

Non ho mai avuto contatti, né diretti né indiretti, né professionali né personali, con questo soggetto che è stato identificato come Messina Denaro Matteo. Oltretutto, le ripeto, signor giudice, io per questi tre anni che c'è stato... ho condotto una vita monacale, casa e lavoro, senza alcuna frequentazione in giro per Campobello, nella maniera più assoluta". Per i pm avrebbe curato per due anni il boss durante la latitanza intestando farmaci e prescrizioni ad Andrea Bonafede, geometra che prestava l'identità al capomafia, pur sapendo chi fosse realmente il paziente. “Non posso essere certo, ma... perché non ricordo perfettamente, ma penso, penso, che almeno inizialmente sia venuto Andrea Bonafede, 'il pelato'. Penso, non lo posso dare per certo. Mi ha esibito il referto di una colonscopia. D'altronde – ha spiegato Tumbarello - il segreto professionale è la base principale della serietà professionale".

Il medico ha solamente ammesso di aver organizzato un incontro tra l'ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino, e Salvatore Messina Denaro, fratello del boss. All'incontro, però, svolto nel suo studio il dottore ha detto di non aver partecipato.

in copertina Andrea Bonafede Jr. in galleria Alfonso Tumbarello

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