Perricone chiede ai commissari di sbloccare le pratiche edilizie per mettere un freno alla crisi occupazionale

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
14 Aprile 2018 08:29
Perricone chiede ai commissari di sbloccare le pratiche edilizie per mettere un freno alla crisi occupazionale

 Luciano Perricone portavoce del movimento “liberi e indipendenti” ha inviato una nota agli organi di stampa per parlare della grave crisi occupazionale nel settore edile  ed artigianale di Castelvetrano e chiede ai commissari di sbloccare le pratiche giacenti negli uffici per l’edilizia privata e imprese. Ecco il testo della nota: Parlare di occupazione a Castelvetrano è come  vivere un incubo.  Sono tantissime le ditte ferme a causa delle mancate commesse private e pubbliche.

Oltre alla crisi sistemica dovuta alla recessione economica a Castelvetrano , negli ultimi mesi si registra una vera e propria emorragia di posti di lavoro. In particolare nel settore edile e artigianale. Parlando con alcuni titolari di impresa  e tecnici del territorio viene la depressione . Ci sono diverse richieste di licenze di edilizia private ferme negli uffici e da mesi. Addirittura ,nel 2017, sono state solo 16 le licenze edilizie rilasciate contro le 61 del 2016. Un calo drastico che ha segnato tangibilmente la già necrotica economia castelvetranese.

Stesso calo si registra per le attività commerciali. Ormai è d’obbligo parlare di vera e propria” emergenza occupazionale”. Il fermo dell’edilizia privata e anche dei lavori pubblici , ha cancellato centinaia di posti  di lavoro  con la conseguente ricaduta  anche nel comparto artigianale, fiore all’occhiello fino a qualche anno fa dell’economia castelvetranese. I tecnici che preparano le pratiche per le aziende e commercianti, ci dicono che al comune è tutto bloccato e che nonostante il periodo pessimo che sta vivendo Castelvetrano ci sono ancora  piccoli imprenditori e liberi cittadini che intendono aprire attività o realizzare civili abitazioni e che rimangono imbrigliati nelle lente procedure del comune.

Tutto bloccato e tutto rallentato da lacci e lacciuoli amministrativi. Fermo restando il rispetto per le leggi in vigore chi fa impresa , non può attendere 10 mesi per avere delle autorizzazioni o licenze. La logica del mercato si base su tempistiche diverse. Se non si aprono nuovi cantieri o nuove attività commerciali, difficilmente le persone potranno trovare occupazione. Come Movimento , vista la grave situazione, chiediamo ai commissari la costituzione di un tavolo operativo alla presenza anche delle forze sindacali.

E’ necessario, in questo particolare momento, dare dei segnali importanti ai cittadini che soffrono per la mancanza di occupazione. La città, negli ultimi anni  , ha perso oltre 1000 posti di lavoro, in ragione  anche della  chiusura di numerose aziende confiscate alla mafia. Ne sanno qualcosa tutti coloro che lavoravano con il gruppo 6 GDO. Non si può solo redimere  un territorio , usando mezzi  di contrasto forti, senza dare segnali di ricostruzione. Uno stato democratico differisce dalle dittature proprio perché crea le condizioni per la rinascita di un territorio ammnistrato.

Una comunità dove non si trova lavoro e dove ogni cosa viene vista con sospetto è destinata solo a regredire. Lo Stato a Castelvetrano, deve far sentire la sua presenza non solo con azioni coercitive  ma anche sostenendo   chi vuole investire nella legalità e nel rispetto delle regole di mercato. Luciano Perricone Movimento Liberi e indipendenti

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza