Qualcuno l'ha associata all'arrivo della primavera, noi auspichiamo che l'operazione Artemisia, che ha portato all'arresto di 27 personaggi di spicco della politica castelvetranese - con ramificazioni che arrivano fino ai palazzi del potere nazionale - possa rappresentare una ventata di aria fresca, che favorisca il ricircolo e sia da stimolo affinché altre persone possano mettersi in gioco per salvaguardare i diritti dei cittadini e il bene comune in un territorio martoriato da anni di cattiva gestione e clientelismo.
Un territorio affamato e mortificato da poteri occulti e burattinai che per lungo tempo hanno preteso e ottenuto di tirare i fili di un sistema tanto complesso quanto radicato in ogni settore pregnante la vita pubblica. Soggetti che erano pronti ad accaparrarsi il governo della città, ancora una volta. Un enorme plauso va alla magistratura e alle forze dell'ordine che, pezzo dopo pezzo, stanno scardinando un vecchio sistema cui si deve porre fine, se si vuole dare un futuro a Castelvetrano e a tutto il suo hinterland.
Auspichiamo ancora che chi sbaglia e chi ha sbagliato paghi per le proprie azioni e che la magistratura continui a svolgere il proprio lavoro al fianco di tutta la comunità, per assicurare giustizia e trasparenza. La strada è una sola: potere scegliere liberamente, per ridare dignità alle istituzioni e nuove possibilità a una terra che ha troppi rami da recidere e tanti germogli che chiedono solo di poter sbocciare. Le parole che Rita Atria scrisse nel suo tema di maturità risuonano oggi più vive che mai: "L’unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c’è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore” Presidio Castelvetrano Partanna associazione antimafie Rita Atria
