Obiettivo Città spiega le motivazioni del No all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Gennaio 2020 16:20
Obiettivo Città spiega le motivazioni del No all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato

I sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare di Obiettivo Città, in riferimento all’analisi effettuata sull’ipotesi di Bilancio Stabilmente Riequilibrato presentato da codesta Amministrazione, descrivono le motivazioni che ci porteranno alle valutazioni conclusive sull’atto in esame. Per quanto ci riguarda l’ipotesi di bilancio predisposta dal Sindaco e dalla Giunta non ha assicurato le condizioni stabili di equilibrio della gestione finanziaria, infatti riteniamo che questo bilancio non sia per niente stabilmente riequilibrato, non è stato elaborato un piano capace di dare certezze e soprattutto equilibrio, un piano capace di rimuovere le cause strutturali che hanno determinato il dissesto, in modo da conseguire un pareggio economico e finanziario, dei ragionevoli rapporti tra le diverse componenti della spesa, in grado di rendere possibile la copertura finanziaria dei servizi indispensabili.

nelle foto da sx Calogero Martire ed Enza Viola Ci saremmo aspettati delle trasformazioni sia sul versante delle entrate che su quello delle spese correnti, scaturenti da specifiche misure e, più in generale, dalla riorganizzazione degli uffici preposti alla gestione delle entrate e da un riordino complessivo dell’apparato secondo criteri di efficienza. Tutto questo non è stato riscontrato nello strumento preparato da codesta Amministrazione. Anzi, in maniera poco accorta: a) sono state incrementate le spese del Comune elevando il numero degli Assessori da cinque a sette; b) sono state sostenute spese per missioni che non hanno prodotto esito positivo ( viaggio a Roma del Sindaco); c) sono state ridotte le indennità di Sindaco ed Assessori solo del 20% e non del 30% così come promesso in campagna elettorale; d) sono state bocciate le proposte del nostro Gruppo di azzeramento per due anni dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali e delle indennità degli amministratori (i famosi costi della politica) con un risparmio complessivo di circa 600.000,00 euro e la seconda successiva nostra proposta di riduzione del 50% dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali e delle indennità degli amministratori; e) è stata sostenuta una spesa per un ricorso considerato “inutile” dallo stesso avvocato del Comune di Castelvetrano, contro il commissariamento del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ente Parco di Selinunte; f) sono stati spesi euro 50.000.00 per la ristrutturazione di locali da adibire a sede del Comando dei VVUU quando esistono locali già ristrutturati con le stesse finalità; Tutte le spese appena elencate, sono spese che si possono considerare indispensabili? Per noi NO…! Inoltre, al fine di affrontare lo stato di dissesto rileviamo che sarebbe stato opportuno adottare tutte le misure previste dagli artt.

248 e segg. In particolare: - adottare o programmare i provvedimenti necessari che permettano di mantenere, sia nell’anno in corso che per il futuro, l’equilibrio di competenza; - adottare o programmare i provvedimenti necessari che permettano di consolidare, integrare e/o sostituire le entrate eccezionali e/o non ricorrenti e porre così le basi per il futuro raggiungimento dell’equilibrio di parte corrente con risorse ordinarie e ripetibili; - adottare politiche che permettano il graduale rientro del debito, una sua minor incidenza rispetto al totale delle entrate correnti e, conseguentemente, un alleggerimento delle spese correnti per interessi passivi; - monitorare mensilmente/trimestralmente le entrate che mancano del requisito della certezza e di provvedere ad effettuare gli impegni con esse finanziati solo in un momento successivo all’accertamento dell’entrata; - adottare tempestivamente politiche di programmazione del fabbisogno di personale che permettano negli anni successivi di ottemperare al principio di riduzione complessiva della spesa.

L’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato così come proposto dall’Amministrazione appare influenzata da diversi fattori: rilevante ammontare delle entrate a carattere non ricorrente; somme da destinare al risanamento influenzate da sovrastima e/o incertezza di riscossione. Molte somme, infatti sono state individuate nel recupero da evasione fiscale. Inoltre, alcune misure di risanamento appaiono una mera elencazione di buoni propositi e/o azioni non supportate da un piano economicofinanziario che consenta di superare definitivamente e strutturalmente la fase del dissesto.

nelle foto da sx Giuseppe Curiale e Salvatore Stuppia Lo stabile equilibrio di bilancio per definizione non può essere assicurato dall’utilizzo di entrate a carattere non ricorrente quali: recupero da evasione; oneri concessori; sanzioni da CdS; etc., che devono essere utilizzate per il finanziamento di spesa di pari natura.

Inoltre, non riteniamo attendibili neanche i previsti ipotetici introiti per l’alienazione dei beni. A tal proposito si precisa che il Gruppo di Obiettivo Città ha fatto espressa richiesta all’Amministrazione dell’elenco dei beni di proprietà del comune. Tale documentazione non è stata consegnata al Gruppo richiedente con la motivazione che l’Ente ha difficoltà a ricostruire il proprio patrimonio. E mentre in data 09/12/2019 veniva pubblicato un articolo con la dichiarazione del Sindaco che il Comune non ha certezza del proprio patrimonio, dopo appena due giorni veniva adottato l’atto deliberativo di riferimento che individua i beni da alienare.

Per fare cassa non sarebbe stato opportuno procedere all’alienazione di tutta quella parte del patrimonio disponibile non strettamente necessaria all’esercizio delle funzioni istituzionali? Peraltro, anche per gli atti deliberativi propedeutici al bilancio la posizione del nostro Gruppo era stata critica, infatti veniva presentata al Consiglio una “verifica quantità e qualità delle aree e dei fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie” e un “Piano delle alienazioni e valorizzazioni per il triennio 2018/2020” identiche a quelle che erano state già proposte nel 2016 dall’allora Amministrazione Errante (pertanto niente di innovativo); per non parlare della delibera “Piano triennale delle Opere Pubbliche” in merito alla quale abbiamo sollevato diverse eccezioni: previsione di entrate acquisite mediante apporti di capitali privati per €900.000,00 senza trovare corrispondenza nella scheda 2 (descrizione dell’intervento-costi del programma-fonte di finanziamento); l’intervento n.

49 che erroneamente veniva inserito solamente nel 2019 quando invece si tratterebbe di un’opera nella fase definitiva ed in attesa solamente del decreto di finanziamento; diversi errori nella compilazione delle schede (es. intervento n. 47 che menziona le attività previste dall’Agenza Urbana, etc.); “alienazione immobili” presente per il 2019 per €540.000,00 (niente è stato ancora trasferito) e per il 2020 per €157.389,30 (previsioni poco realistiche visto che ad oggi nessuna concreta richiesta risulta pervenuta agli uffici); diversi interventi la cui stima dei costi veniva inserita nel 2019 (annualità ormai superata) e non presente nell’anno 2020; ed infine opere realizzabili con Fondi Comunali (circa €1.500.000,00 per il 2019, invece €970.000,00 per il 2020).

Una seria riflessione va fatta, comunque, sul contenuto della nota a firma del Sindaco e del Responsabile della VIII Direzione datata 23/10/2019 con la quale venivano manifestati “notevoli difficoltà nella determinazione degli equilibri economico-finanziari per la redazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.” e poi “Infatti, nonostante l’aumento ai livelli massimi di legge delle aliquote di imposte, tasse, delle tariffe dei servizi e l’abrogazione di tutte le forme di esenzione ed agevolazione, le maggiori risorse derivanti non risultano sufficienti ad assicurare il finanziamento delle spese che l’Ente sostiene per garantire l’erogazione dei servizi pubblici indispensabili e il finanziamento delle spese derivanti da obblighi di legge.

Tale situazione di squilibrio economico-finanziario si rileva negli esercizi finanziari 2019 e 2020 ed è, per la maggior misura, generata dalla notevole entità di risorse che l’Ente deve accantonare al FCDE; le percentuali di riscossione, sempre più basse, e l’incremento annuo delle percentuali di legge sull’effettivo accantonamento da iscrivere in bilancio (75% per il 2018 – 85% per il 2019 e 95% per il 2020) assorbono considerevolmente le risorse di entrata imputate al Fondo in questione.” e poi “Sono, pertanto, stati rafforzati i processi per il recupero coattivo dei tributi comunali, della ricerca degli evasori e dei fenomeni di elusione...…..

Nonostante tale attività va, comunque, rilevato che, anche sulla base del trend storico di breve periodo, è forte la consapevolezza delle difficoltà nell’ottenere elevate percentuali di recupero.” Ebbene, in data 12 novembre c.a., cioè dopo sette giorni dall’insediamento del Commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana, il Sindaco e la Giunta approvavano la delibera di ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato – proposta al Consiglio Comunale. Quali sicurezze può dare il programma posto in essere da codesta Amministrazione? Quanto predisposto da questa Amministrazione non da certezze circa un futuro stabile.

La parte delle Entrate è molto aleatoria e dipende molto da entrate non determinate in maniera certa e trasparente circa le modalità con cui si individuano le entrate, alcune provengono dalla lotta all’evasione, che ancora non è nemmeno entrata a regime con margini di incertezza elevati di riscossione. Vedi per esempio gli accertamenti notificati in merito alla TARI 2014 dove si riscontra un errore nella predisposizione del modello F24 allegato che comprende l’importo del pagamento comprensivo delle sanzioni in caso di pagamento oltre i sessanta giorni previsti.

Inoltre, manca una relazione redatta in maniera accurata, così come indicato nelle linee guida del Ministero, che metta in evidenza la validità degli effetti strutturali e stabili della manovra adottata. Quanto da noi sostenuto è anche indicato all’interno della relazione del collegio dei revisori in diversi passaggi uno tra i tanti indicato a pag. 5 della relazione che richiama l’attenzione dell’amministrazione sulle spese cosiddette non cicliche. In commissione abbiamo inoltre cercato di capire il meccanismo utilizzato per l’individuazione del costo effettivo dell’energia elettrica e per il servizio reso, che nel passato è stato quello che ha generato maggiori incongruenze.

Non esistono relazioni dettagliate a supporto delle certificazioni allegate usate per giustificare gli importi previsti in bilancio, ma nulla è stato detto circa le modalità utilizzate per addivenire alla conclusione certificata. In definitiva solleviamo dubbi sulla non coerenza interna ed esterna, la non congruità e attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, tali conclusioni scaturiscono anche dal parere reso dall’Organo di Revisione che per noi risulta condizionato dalle raccomandazioni sollevate circa il potenziamento dell’Ufficio Tributi e della Direzione Finanziaria ritenuti strategici al fine di consentire il recupero delle consistenti sacche di evasione dei tributi locali ed il recupero dei crediti vantati.

Infatti, lo stesso Organo di Revisione a pag.5 del parere “invita l’Amministrazione a predisporre un concreto ed articolato programma di attività finalizzato all’accertamento dell’elusione e dell’evasione dei tributi locali che assicuri l’effettivo incasso delle entrate previste…… Tale azione, tra l’altro, consentirebbe di garantire all’Ente le risorse necessarie a raggiungere e garantire l’equilibrio di bilancio.” Pertanto, per tutte le motivazioni anzidette e per altre già messe a verbale durante la discussione effettuata in aula consiliare, il Gruppo di Obiettivo Città voterà NO.

Calogero Martire Enza Viola Giuseppe Curiale Salvatore Stuppia  

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