Nuovo incontro con il Prefetto per sindaci e comitato Orgoglio per salvare l’ospedale di Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
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21 Dicembre 2020 09:40
Nuovo incontro con il Prefetto per sindaci e comitato Orgoglio per salvare l’ospedale di Castelvetrano

Nella mattinata di mercoledì 16 dicembre scorso, si è svolta una nuova video conferenza indetta dalla Prefettura di Trapani sul tema della difesa del presidio ospedaliero di Castelvetrano che offre servizi sanitari a tutto il territorio della Valle del Belice con un bacino di oltre 100.000 abitanti. L’incontro era stato preceduto da analoga video conferenza del 22 ottobre scorso, indetta dal Prefetto dr. Tommaso Ricciardi, nel corso della quale, a seguito dell’approvazione di un documento unitario, al signor Prefetto di Trapani era stato richiesto di farsi interprete del disagio dei cittadini della Valle del Belice attraverso un suo intervento istituzionale a livello regionale nei confronti dell’Assessorato alla Salute, al fine di pervenire al mantenimento degli standard sanitari nel territorio belicino.

Hanno partecipato al recente incontro col Prefetto, il dr. Consagra dell’ASP di Trapani, Filippo Cutrona, Antonella Granello della CGIL provinciale e Gaspare Giaramita della CGIL di Castelvetrano, l’intero Direttivo del Comitato Orgoglio Castelvetranese Belicino e il Vice Presidente Avv. Franco Messina, il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, di Partanna Nicola Catania, di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione, di Gibellina Salvatore Sutera, di Salaparuta Vincenzo Drago, di Santa Ninfa Giuseppe Lombardino, il vice sindaco di Poggioreale Francesco Blanda.

Il signor Prefetto dr. Ricciardi ha comunicato la sua interlocuzione con la dott.ssa Maria Letizia Di Liberti dell’Assessorato regionale alla Sanità che ha manifestato l’impossibilità dell’assessore Ruggero Razza di un incontro istituzionale sull’argomento del depotenziamento dell’ospedale castelvetranese, a causa dell’emergenza pandemica che non consentirebbe alcun attuale dialogo sulla struttura sanitaria locale, in un quadro di emergenza che coinvolge l’intero territorio regionale.

L’Assessorato ha richiesto al signor Prefetto di rinviare l’incontro con Razza a un periodo in cui sarà superata l’emergenza pandemica del Covid 19. La reazione di tutti gli intervenuti non si è fatta attendere anche di fronte alla reiterata, generica, incerta e non convincente difesa d’ufficio del piano Razza da parte dei vertici dell’ASP, esecutori della volontà politica regionale, è emersa la ferma e univoca volontà di tutti i sindaci, della CGIL e di Orgoglio Castelvetranese Belicino di proseguire nella lotta a difesa del nostro ospedale.

Tale attendismo dell’Assessorato che si trincera ingiustificatamente dietro l’emergenza pandemica, viene ritenuto volutamente strategico per non rimodulare la scelta penalizzante l’ospedale del Belice, proprio allorquando si dovrebbe potenziare l’intera rete sanitaria regionale per contrastare il Covid. Orgoglio Castelvetranese Belicino, dati alla mano, ha contestato al dr. Consagra la contraddittorietà dell’operato dell’Asp provinciale che invece continua a propone ancora oggi una formale modifica dell’atto aziendale approvato il 21 maggio scorso, decretando la definitiva fine del reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Castelvetrano riducendolo a servizio semplice dipartimentale di sola Anestesia, a favore dell’Abele Aiello di Mazara che dovrà creare le strutture per ospitarlo come Unità Complessa e che avrà un nuovo reparto di Terapia del Dolore con assegnazione di posti letto quale nuova U.O.S..

Appare così di tutta evidenza che, in attesa del superamento dell’emergenza pandemica, si intenda infliggere il definitivo colpo mortale al diritto alla salute dell’intera Valle del Belice. Antonella Granello della CGIL, ha ribadito la grave responsabilità dell’atto politico regionale pubblicato nella G.U.R.S. del 2019 e sottolineato l’assoluta necessità di un intervento di modifica legislativa nazionale della oramai anacronistica Legge Balduzzi, responsabile dei trascorsi disastrosi tagli al S.S.N..

I sindaci di Partanna Nicola Catania, di Castelvetrano Enzo Alfano e di Campobello Giuseppe Castiglione hanno voluto intervenire manifestando le loro rimostranze verso la scelta assessoriale di mancato dialogo sul documento approvato dai sindaci della Valle del Belice affidato al Prefetto di Trapani in ordine alla declassificazione dei servizi sanitari dell’ospedale del Belice. I sindaci propongono di intensificare le iniziative attraverso una rinnovata collaborazione operativa con il Comitato Orgoglio Castelvetranese Belicino e l’organizzazione sindacale provinciale della CGIL che preveda di allargare l’azione a livello regionale anche in considerazione del Coordinamento dei Comitati per la Salute di molti territori della Sicilia.

L’avv. Franco Messina, ha infine comunicato l’invio di un’accorata missiva al Presidente della Repubblica con l’allegazione del documento unitario approvato il 29 ottobre 2020 e, in conclusione, ha assicurato l’impegno di Orgoglio Castelvetranese Belicino alla puntuale comunicazione alla Prefettura di ogni ulteriore iniziativa civile, compresa quella discussa in una riunione di legali convocati dal sindaco Enzo Alfano il giorno prima, per la predisposizione di un esposto da inoltrare al Ministro della Salute e inviato alla Procura Generale della Corte dei Conti di Palermo, per denunciare il danno erariale perpetrato dal Piano territoriale sanitario regionale pubblicato nella GURS del 2019 e del conseguente Atto aziendale esecutivo dell’Asp di Trapani approvato il 21 maggio 2020.

-------- Di seguito il documento in difesa dell'Ospedale del Belice Approvato il 29 ottobre 2020 In Assemblea in video conferenza convocata dal Sig. Prefetto di Trapani Con la partecipazione di: CGIL provinciale; Comitato Civico Orgoglio Castelvetranese Belicino; ASP di Trapani; Sindaci dei Comuni di: Castelvetrano, Partanna, Campobello di Mazara, Gibellina, Santa Ninfa, Salemi, Vita, Calatafimi, Poggioreale Il diritto costituzionale alla salute dei cittadini della Valle del Belice è minacciato da un atto politico regionale del 2019 già pubblicato nella G.U.R.S., che prevede il trasferimento di reparti operativi del Presidio di base di Castelvetrano e il declassamento di un numero impressionante di reparti da complessi a semplici.

Avverso il D.A. Assessorato della Salute della Regione Siciliana dell’11 gennaio 2019, pubblicato sulla GURS dell’8 febbraio 2019 n. 6, con cui è stato deliberato l’adeguamento della reta ospedaliera siciliana al D.M. 2/4/2015 n. 70, il Comitato Civico “Orgoglio Castelvetranese” ha inoltrato un ricorso straordinario in data 3 giugno 2019. A ciò si aggiunga l’Atto aziendale predisposto dalla Direzione generale dell’ASP di Trapani, in esecuzione della volontà politica del ridimensionamento dell’ospedale Vitt.

Emanuele II di Castelvetrano, a servizio della Valle del Belice, approvato in data 21 maggio 2020 contro cui è stato inoltrato nuovo ricorso straordinario dal Comitato Civico “Orgoglio Castelvetranese” nel settembre 2020. A seguito del devastante terremoto del 1968 che ha colpito le popolazioni del Belice con oltre 350 morti, migliaia di sfollati e la distruzione di interi paesi come Gibellina, Salaparuta, Montevago, Santa Ninfa, Partanna, Poggioreale, Santa Margherita Belice e parzialmente Castelvetrano, quale presidio sanitario del vasto territorio colpito, è stato costruito il nosocomio castelvetranese su un’area comunale di circa 48.000 metri quadrati, con edificazione di un edificio ospedaliero di cinque piani per un costo di circa 75 miliardi delle vecchie lire, che si estende su un’area ospedaliera con annessi servizi e pista di elisoccorso, con autorizzazione ENAC al volo anche notturno.

Il P.O. di Castelvetrano conta su una edificazione moderna ospedaliera di cinque piani per circa 20.000 metri quadrati, ma anche di edifici ristrutturati a disposizione del Distretto sanitario, come la vecchia sede ospedaliera che ha ospitato la RSA con 30 posti letto, un servizio di fisiatria e fisiochinesi terapia allocato in altro edificio, nonché dei servizi amministrativi del Distretto sanitario allocati in altri edifici all’interno dell’area ospedaliera, il tutto contenuto in una sorta di cittadella sanitaria.

La popolazione della Valle del Belice si attesta a circa 100.000 abitanti che, durante il periodo estivo aumentano notevolmente per il rientro periodico degli emigrati e per la frequentazione turistica del parco archeologico di Selinunte, il più grande d’Europa. La vocazione sismica del territorio è purtroppo ben presente anche attualmente con sciami sismici frequenti e di certa consistenza, recentemente su epicentro a Salemi. Ancora oggi Poggioreale è centro di esercitazioni internazionali di squadre specializzate di soccorso in caso di terremoti (R.

Azzaro, INGV). Le popolazioni del Belice, la cui maggioranza statistica è composta da anziani, fanno riferimento ad una struttura sanitaria in grado di poterle soccorrere in caso di un nuovo evento sismico posta al centro geografico della Valle, data anche la casistica di ulteriori eventi di meno grave intensità che caratterizzano il territorio che è stato catalogato come zona a densità sismica di II grado. (INGV Centro Nazionale Terremoti). Per effetto del Piano di riordino territoriale sanitario regionale, nella provincia di Trapani quello di Castelvetrano è l’unico ospedale che perde posti letto: da 130 dell’attuale condizione, il piano assessoriale Razza ne voleva eliminare ben 44, con la modifica ottenuta dai sindaci del Belice in VI^ Commissione regionale Sanità con la partecipazione di Orgoglio Castelvetranese, viene limitato inutilmente il danno a 116 posti letto e quindi sotto il limite del parametro imposto dalla Legge Balduzzi che prevede 120 posti letto per un ospedale di base come quello di Castelvetrano.

TRASFERIMENTO DI REPARTI EFFICIENTI Con danno erariale per l’abbandono delle strutture e i costi dei trasferimenti Intanto il reparto di terapia intensiva di Rianimazione se ne andrà via, così come Oncologia, Anatomia patologica, Punto nascite di Ginecologia, Farmacia ospedaliera UFA, Direzione sanitaria (vedi scheda formale alla pag. 158 GURS). Seguiranno le stesse sorti di Chirurgia plastica oramai, da tempo, trasferita a Marsala DECLASSAMENTO DI REPARTI Vediamo che dei reparti a struttura complessa che possiede attualmente l’ospedale di Castelvetrano, passano a strutture semplici:

  • Chirurgia generale passa a dipartimentale semplice con perdita dell’autonomia finanziaria e del primariato;
  • Ortopedia, che sarà fagocitata dal futuro costruendo ospedale di Alcamo e ha subìto il trasferimento di due medici ortopedici a Marsala in modo definitivo (dott.ssa P.

    Acquaro) e Trapani per ordini di servizio nel 2019 (dr. Giannuzzo), le dimissioni del marzo 2020 di due ortopedici (Saladino e Friscia) e la chiusura del reparto già a fine maggio 2020 e più recentemente la predazione dei letti trasferiti a Mazara, con prestito di pochi posti letti allocati nel reparto di chirurgia per un inadeguato servizio urgenze;

 
  • Ostetricia e ginecologia che sarà trasferita come punto nascite non raggiungendo il numero annuo di parti, che l’Aiello di Mazara ottiene in deroga e ridimensionando il reparto semplice da 16 PL più 2 in DH a 8 PL UOS;
  • Pediatria da 12 PL passa a 6 PL - Neonatologia passa a 2 PL;
  • Terapia intensiva di Rianimazione sparisce vanificando il collegamento con la dialisi, abbandonando la stanza d’isolamento (unica in tutta la provincia di Trapani) a pressione negativa per pazienti a rischio infettivo come l’Ebola, H1N1, SARS e il CORONA VIRUS; con danno erariale;
Sospeso a Castelvetrano e spostato a Mazara il concorso a Direttore di reparto di Terapia Intensiva di Rianimazione;
  • Oncologia Reparto di Unità complessa (codice 64) con 4 PL sparisce, non sarà dispensato più alcun servizio di chemioterapia; chiusa la camera bianca (UFA unità farmaci antiblastici) per l’asetticità dei farmaci oncologici, che rimarrà abbandonata con danno erariale; secondo quanto previsto dall’atto aziendale ASP, andrà a Mazara che possiede una “vocazione” oncologica; rimane solo il SERVIZIO di oncologia (codice DT64) SEMPLICE DIPARTIMENTALE senza posti letto;
l’approvazione dell’atto aziendale del 21 maggio 2020 è oggetto di ricorso straordinario col parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa da parte del Direttivo di Orgoglio Castelvetranese;
  • La FARMACIA ospedaliera sparisce; il trasferimento comporta la mancata gestione dell’UFA di oncologia da parte dei farmacisti ospedalieri;
  • La DIREZIONE SANITARIA sarà affidata all’Ospedale di Mazara del Vallo che, nei sei anni di lavori di restauro dell’edificio dell’Abele Aiello, è stato integralmente ospitato nell’edificio ospedaliero di Castelvetrano;
  • NEUROLOGIA esisteva di fatto con due medici neurologi, di cui uno in pensionamento e altra trasferita a Mazara.
     
  • SU 20 reparti sono stati declassati a UDS 15 reparti e 2 a UDSD, 3 UDC.
Risultato del miglioramento dei servizi sanitari del piano di riordino dell’assessore Razza che i reparti a struttura complessa (reparti autonomi con un proprio primario e propria gestione economica) rimangono solo in tre:
  • Pronto soccorso;
  • Medicina generale mantenuta struttura complessa;
 
  • Cardiologia mantenuta struttura complessa.
Il piano politico di riordino della rete ospedaliera dovrebbe mirare a migliorare l’offerta sanitaria sul territorio, rafforzando le strutture sanitarie e programmando un’organizzazione ospedaliera adeguatamente armonizzata che possa assicurare equilibrio e continuità tra assistenza ospedaliera e territorio.

  Purtroppo, proprio in concomitanza con l’emergenza pandemica, anzicchè potenziare la struttura sanitaria esistente, il Piano Razza agisce diversamente.   Infatti, basta analizzare la scheda del Presidio di base del Vittorio Emanuele II (visto che così dobbiamo ancora anacronisticamente chiamarlo, nonostante la ignorata richiesta formale del Comitato Orgoglio Castelvetranese di cambio di intestazione a ospedale Valle del Belìce sostenuta da 9.000 sottoscrizioni di cittadini del dicembre 2018) alla pagina 158 della G.U.R.S.

del 8 febbraio 2019 n. 6, per rendersi conto che il Piano assessoriale ha irragionevolmente favorito altri territori a discapito unicamente di quello belicino.   Tutti i sindaci di Castelvetrano, Partanna, Santa Ninfa, Gibellina, Poggioreale, Campobello di Mazara e poi anche di Salemi, di Vita e Calatafimi intendono mettere in campo tutto il loro peso territoriale e politico nell’interesse della propria gente.   L’intero territorio del Belice, attraverso i sindaci dei territori interessati, prende posizione sul tema del servizio sanitario ai cittadini e tanti Comuni hanno già deliberato in difesa dell’ospedale Valle del Belice anche in Assemblea unitaria.

Così come è accaduto che l’unità di intenti derivante dagli atti deliberativi col Consiglio Intercomunale aperto dell’11 gennaio 2020 al Circolo Gioventù di Castelvetrano, ha determinato una forte e decisa reazione istituzionale e popolare affinché la voce dei cittadini castelvetranesi e belicini, incarnata dal Comitato Orgoglio castelvetranese e dall’Osservatorio delle Associazioni e dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro della Provincia di Trapani, possa arrivare forte, organizzando una fiaccolata statica intorno al perimetro esterno dell’ospedale in concomitanza con i Comitati Civici di Pantelleria, Lipari, Partinico, Piazza Armerina, Leonforte, Giarre e Palermo Centro, per lanciare l’importante messaggio che la volontà popolare e politico-territoriale della nostra zona sismica intende opporsi fermamente alla politica assessoriale regionale demolitiva del presidio ospedaliero del Belice.

Le popolazioni di tutti questi territori siciliani hanno organizzato dei gazebi di protesta a presidio dei propri ospedali e stanno raccogliendo le tessere elettorali che i cittadini consegnano spontaneamente affidandole ai Comitati di Castelvetrano, Pantelleria, Lipari, Partinico, Piazza Armerina, Giarre, Leonforte e Palermo Centro, per farli pervenire al Presidente della Repubblica con richiesta di un suo autorevole intervento. Oggi, più che mai abbiamo il dovere di difendere la Sanità Pubblica, quale bene prezioso per tutti.

I diritti sanciti dalla Costituzione italiana sono tutti importanti, ma il diritto alla Salute è essenziale per la vita delle persone e delle comunità e va difeso per essere esigibile; questo determina assieme all’Istruzione e al Welfare, cittadinanza ed identità sociale e sviluppa crescita economica e benessere nel Paese. La nostra è una rivendicazione civile e sociale in quanto, per le criticità sopra esposte, è palese che lo smantellamento e il declassamento dell’Ospedale di Castelvetrano “ Vittorio Emanuele II”, è una scelta politica penalizzante, sia perché il territorio subirebbe un danno erariale non indifferente, sia perché non si garantirebbero Servizi importanti riguardanti la Sanità e Salute.

  Chiediamo al signor Prefetto di Trapani di farsi interprete del disagio dei cittadini della Valle del Belice per poter intervenire in ambito politico istituzionale regionale e nazionale, al fine di pervenire al mantenimento degli standard sanitari offerti dall’ospedale di Castelvetrano e del Belice, attraverso il ritiro del punto di cui alla pagina 158 della GURS relativa al Presidio di Base di Castelvetrano e la reintegrazione di tutti i reparti a Unità Complesse e l’annullamento dei trasferimenti dei reparti di Terapia Intensiva e l’indizione di concorso a primario, Oncologia, Anatomia patologica e Oncoematologia, Farmacia ospedaliera e Direzione sanitaria.

                                 

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