Alla fine non c'è stata nessuna sorpresa, gli accordi di maggioranza hanno tenuto ed il consiglio comunale insediatosi questa mattina ha eletto i tre componenti dell'ufficio di presidenza. Il neo presidente è il 66enne coordinatore infermieristico Girolamo Celia, da tutti conosciuto come Mimmo, che ha ottenuto gli 11 voti della maggioranza, mentre i 5 della minoranza hanno votato Enza Viola. Celia torna in politica dopo oltre vent'anni fun consigliere comunale nella prima sindacatura di Beppe Bongiorno ed assessore nella seconda sindacatura, poi la lunga pausa prima della rielezione con la lista civica Cittadini in Democrazia.
A seguire l'elezione della vice-presidente nella persona di Barbara Vivona, 51enne docente di lingue straniere al polo liceale di Castelvetrano, alla sua prima esperienza in politica che è risultata la più votata della lista Forza Italia. Qui si è registrata la presenza di un franco tiratore con la Vivona che ha ottenuto 10 degli 11 voti della maggioranza ed una scheda bianca.
Il terzo componente dell'ufficio di presidenza sarà invece la consigliera di Castelvetrano Civica Rosy Milazzo, che è stata votata dai 5 consiglieri della minoranza dopo che la consigliera del Partito Democratico Monica Di Bella aveva detto che l'opposizione rinunciava a questo incarico e che avrebbe votato per la MIlazzo .
La seduta è stata condotta dalla consigliera che aveva ottenuto il maggior numero di Voti, Enza Viola di Obiettivo Città, come era già accaduto già cinque anni fa e tra i primi punti all'ordine del giorno, dopo il giuramento dei neo consiglieri, si è appurato che nessuno dei consiglieri avesse cause di ineleggibilità o di incompatibilità con la carica per situazioni debitorie con l'Ente, sia con le autocertificazioni presentate dagli stessi che a seguito di verifica parte degli uffici comunali. Dopo l'elezione di Celia, che ha prima abbracciato la moglie e la figlia e poi si è recato a raccogliere il testimone dalla a Viola. Il neo presidente ha voluto sottolineare come favorirà il lavoro di squadra, perchè non ci possono essere divisioni e bisognerà lavorare in maniera coesa come una grande famiglia per il rilancio della nostra città.
Alla fine anche il sindaco ha giurato e nel suo lungo intervento ha ribadito la volontà di governare i processi che renderanno nuovamente operativa la macchina comunale e che non ha preclusioni a collaborare con tutte le forze politiche, anche di minoranza per ridare centralità alla nostra città e che governerà senza subire ricatti da nessuno.
Anche la minoranza è più volte intervenuta con i consiglieri Viola, Impallari, Stuppia che non hanno lesinato critiche e fatto dovuti distinguo e con la Di Bella che ha ribadito che saranno vigili e che non chiederanno poltrone ma che neanche loro sono ricattabili.
In altra parte del giornale troverete nel corso del pomeriggio le interviste a Celia, Di Bella e Lentini
Alessandro Quarrato