Leonardo Ciaccio, 62enne castelvetranese, condannato per associazione mafiosa, ritenuto uno dei fedelissimi del boss defunto Matteo Messina Denaro, godrà del regime di semilibertà e potrà svolgere attività come volontario nella Biblioteca museale di Sulmona, dopo la "buona" condotta tenuta durante la detenzione".
Ciaccio, ritenuto uno degli uomini più vicini a Matteo Messina Denaro, è l'ultimo rimasto in vita dei 4 amici inseparabili, Matteo , feceduto pochi mesi fa in carcere a L'Aquila, Giuseppe Clemente, morto suicida in carcere nell'aprile del 2010 e Francesco Geraci, poi collaboratore di giustizia, morto qualche mese prima della cattura di Messina Denaro per un tumore.
Secondo le indiscrezioni riportate da "La Stampa" online, è arrivato il via libera dal Tribunale della libertà dell'Aquila e dal Comune di Sulmona dove l'ex detenuto potrà lavorare. Secondo quanto disposto dall'autorità giudiziaria, Ciaccio potrà completare la sua condanna all'ergastolo, inflitta dalla Corte d'Appello di Palermo, con una pena accessoria. La decisione sarebbe stata presa per "l'irreprensibile condotta tenuta durante la detenzione" da Ciaccio, ritenuto da sempre il "braccio destro" dell'ex padrino di Castelvetrano ed uno dei pochi ad averne raccolto le confidenze. In passato Ciaccio è stato coinvolto nel maxi processo "Omega" contro la mafia trapanese.