Sarà Argentina-Francia la finalissima del tanto discusso Mondiale in Qatar, una sfida, domani alle ore 16, che vedrà di fronte due scuole calcistiche, due concezioni del mondo e del calcio, Lionel Messi contro Kylian Mbappè, due numeri dieci, due autentici fuoriclasse appartenenti a due diverse generazioni. Il “diez” argentino, 35 anni, vuole alzare la Coppa per suggellare una carriera che lo ha visto per 15 anni migliore giocatore al mondo, e soprattutto per regalare al popolo argentino una gioia simile a quella che il grande Diego Maradona diede con il Mundial dell’86 in Mexico.
Messi è un giocatore planetario, pazzesco, ha trascinato la sua squadra in finale a suon di giocate meravigliose, l’ultima perla il 3-0 finale contro un’ottima Croazia guidata dal leggendario Luka Modric: è partito sulla fascia all’altezza del centrocampo, inseguito dal migliore difensore del Mondiale, il giovanissimo Guardiol, una serie di finte e poi quello scatto finale fino mettere il pallone al centro per la doppietta del giovane centravanti Julian Alvarez, autentica rivelazione. Messi merita certamente di vincere la Coppa del Mondo che lo consacrerebbe miglior calciatore di tutti i tempi; ha vinto tutto, nella sua bacheca resta soltanto lo spazio per questo trofeo.
La Francia ha battuto la grande sorpresa Marocco per 2-0 ma, nonostante le assenze fra le fila dei marocchini, non è stato facile per i “blues” dopo il vantaggio iniziale, anche fortunoso, resistere agli attacchi dei “Leoni dell’Atlante”: Hakimi e Zyech hanno messo molto in difficoltà la retroguardia francese salvata dai suoi difensori, sulla linea di porta in alcune circostanze, e dalle ripartenze di un grande Griezmann, che da attaccante in questo mondiale si è trasformato in un giocatore a tutto campo.
La Francia è una squadra solida a centrocampo, con un tecnico esperto Didier Dechamps (che ha già vinto la Coppa del mondo nel ’98 da giocatore e nel 2018 in Russia da allenatore) che punta molto sulle ripartenze di Mbappè che come Messi ha segnato finora cinque gol. I “blues” puntano a vincere la loro seconda coppa di fila (eguaglierebbe l’Italia di pozzo del ’34 e ’38). L’Argentina vuole riscattare le due finali perse, nel ’90 e 2014, contro la Germania. Dirigerà l’incontro Szymon Marciniak in una quaterna arbitrale tutta polacca.
Marciniak ha già diretto due partite ed entrambe coinvolgevano le due finaliste, la seconda gara del girone tra Francia e Danimarca (2-1) e l’ottavo Argentina-Australia (2-1). Per la finale 3° e 4° posto di oggi pomeriggio alle ore 16 tra Marocco e Croazia è invece stato designato il qatarino Al Jassim.
Francesco Mezzapelle
