Al processo in corso presso il Tribunale di Marsala relativo all’operazione antimafia “Ermes 3” il pm della Dda di Palermo Gianluca De Leo ha chiesto complessivamente settantasei anni di carcere per i sei imputati, quasi tutti di Castelvetrano. L’operazione scattò il 20 giugno 2020 e portò a due persone arrestate e 13 denunciate dando un altro colpo a presunti sodali e favoreggiatori dell’allora boss latitante Matteo Messina Denaro che in quello stesso anno, a novembre, –come poi emerso dalle indagini dopo al sua cattura- ancora in stato di latitanza venne operato, dopo aver fatto richiesta sotto falso nome, presso il reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Mazara del Vallo. Nel corso del blitz operato, quattro anni fa, dalla squadra mobile di Trapani venne perquisita, a Castelvetrano, la casa della madre dell’ex latitante.I reati vario titolo contestati dalla Dda sono associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento della latitanza di Messina Denaro, che inizialmente era uno degli imputati del processo.
Queste le pene richieste: 18 anni per Giovanni Onofrio Beltrallo (57 anni), 17 anni per Leonarda Furnari (40 anni), 16 anni per Melchiorre Vivona (67 anni), 12 anni e 8 mila euro di multa per Antonino Stella (77 anni, di Marsala), 10 anni e 7.500 euro di multa per il capomafia castelvetranese Vincenzo La Cascia (62 anni), e 3 anni per Domenico Salvatore Zerilli (54 anni). Gli altri indagati avevano scelto il rito abbreviato e per il loro processo c’è stata la pronuncia della Cassazione un mese fa.
