Il peschereccio mazarese “Filippo Adamo” salva migranti in pericolo di vita

Il salvataggio è avvenuto a circa 50 miglia ovest dall’isola di Marettimo. I particolari della vicenda

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
02 Luglio 2022 09:55
Il peschereccio mazarese “Filippo Adamo” salva migranti in pericolo di vita

La notizia è trapelata soltanto adesso ma ciò non toglie nulla all’importanza dell’episodio che rivela ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, la grande umanità dei pescatori di Mazara del Vallo e della sua marineria, tanto gravata negli ultimi anni da diverse problematiche che ne stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza, nel “non girarsi dall’altra parte” e nel soccorrere persone che chiedono aiuto in mare, soprattutto migranti disperati che rischiano la morte nell’attraversare il Canale di Sicilia.

Erano circa ore 15 dello scorso 23 giugno quando il motopesca mazarese “Filippo Adamo” (in foto di copertina), con a bordo un equipaggio di 8 persone, 4 mazaresi e 4 tunisini, stava pescando a circa 50 miglia ovest di Marettimo. Ad un certo punto ad esso si avvicina un barchino di circa 6 metri partito giorni prima dalla Tunisia, dal porto di Biserta, con a bordo 7 uomini, 2 donne e un bambino. I migranti in preda alla disperazione chiedono di ricevere assistenza visto che il piccolo mezzo sul quale erano a bordo e con il quale avevano effettuato la traversata stava imbarcando acqua.

Immediatamente il giovane comandante del peschereccio, il 41enne Filippo Adamo, contatta la Capitaneria di Porto più vicina, cioè quella di Cagliari, riferendo della situazione. Poco dopo il comandante Adamo viene messo in contatto con la Capitaneria di Trapani che lo rassicura annunciando l’uscita di una motovedetta; nel frattempo mentre il peschereccio recuperava le attrezzature da pesca lo stesso Comandante viene contattato dalla Direzione marittima di Palermo per avere notizie sui migranti autorizzandone la salita a bordo del motopesca e di proseguire verso est, in direzione Trapani; alle ore 19 avviene l’incontro con la motovedetta CP330 da Trapani che affianca il “Filippo Adamo” e trasborda i migranti, durante questa operazione il barchino, al rimorchio del motopesca, va a fondo.Il motopesca “Filippo Adamo” prosegue in direzione Mazara del Vallo rientrando in porto in tarda serata.

Ad attendere in porto il peschereccio, oltre ai familiari dei pescatori, anche l’armatore Santino Adamo, che è anche rappresentante locale di Federpesca, il quale dichiara: “le barche da pesca di Mazara del Vallo sono sempre pronte e non si tirano mai indietro, pur nelle difficoltà (il caro gasolio in primis) del momento, allorquando è in pericolo la vita delle persone, di qualsiasi nazionalità esse siano, soprattutto di quelle che scappano dalle zone più povere del Pianeta. Quanto accaduto spero che possa rappresentare anche un messaggio per le autorità italiane e per quelle europee: i pescatori di Mazara del Vallo sono veri angeli del mare”.

Francesco Mezzapelle  

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