Carcasse di tonno abbandonate nel territorio: un problema crescente

Non solo pratica di pesca illegale (rispetto alle quote ICCAT) ma anche seri rischi anche per i consumatori

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
24 Giugno 2022 09:08
Carcasse di tonno abbandonate nel territorio: un problema crescente

Ogni anno in questo periodo si registra la becera e incivile pratica per disfarsi di partite illegali di tonno. Nonostante gli appelli e alcune campagne di sensibilizzazione, continuano a registrarsi, purtroppo, nel territorio numerosi casi di inciviltà da parte di cittadini. In diversi punti della Città si assiste infatti all’abbandono di materiale di ogni tipo, molti di questi sono rifiuti speciali, vedi cassette da pesca e le “consuete” reti; una becera abitudine perpetrata quasi quotidianamente.

Come se non bastasse in questo periodo, ormai da qualche anno a questa parte, si assiste all’abbandono di carcasse di grossi tonni. Alcune di queste sono state avvistate qualche giorno fa all’interno del già “malato” ed innavigabile porto canale di Mazara. Ma l’abbandono di queste carcasse riguarda anche le campagne circostanti Mazara del Vallo, vedi diversi ritrovamenti in c/da Santa Maria. Un caso molto curioso è accaduto ad un nostro lettore, Maurizio Foderà, che proprio ieri mattina nel percorrere una strada interna, conosciuta da molti mazaresi come un’utile scorciatoia, per raggiungere Trapani, dopo aver superato c/da Ciavolo, quindi in territorio marsalese, affrontato una curva si è ritrovato di fronte, anche pericolosamente, una intera carcassa di tonno abbandonata in mezzo alla strada (in copertina la foto scattata dal nostro lettore).

Probabilmente in questo caso, come per altri, si tratta di tonno pescato illegalmente (considerate le “quote-tonno” assegnate dall’ICCAT e sulle quali in verità si potrebbe molto discutere…) ed i cui resti era necessario far “scomparire”. A disfarsi di queste carcasse sono degli incivili operatore ittici dopo aver prelevato la carne da commercializzare, magari poi rivenduta abusivamente a qualche pescheria; e poi chissà succede quanto accaduto nei giorni scorsi a Mazara del Vallo ad un carabiniere che dopo aver mangiato del tonno, regolarmente acquistato, è rimasto intossicato insieme alla sua famiglia e costretto a ricorrere alle cure dei medici dell’Ospedale.

La speranza è che le Autorità di competenza possano risalire, anche attraverso l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza, agli autori di queste pratiche incivili, attentatori alla salute pubblica. Invitiamo pure i cittadini che acquistano del tonno a verificare la sua tracciabilità a garanzia della qualità del prodotto.

Francesco Mezzapelle

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