Quello di ieri sera è stato un autentico terremoto politico alla Regione che avrà certamente ripercussioni sul voto delle Amministrative a Castelvetrano che si pensava potessero tenersi il prossimo 28 5 aprile. Adesso cambia tutto e ciò a seguito di quanto accaduto all'Assemblea Regionale Siciliana ove si doveva approvare la reintroduzione del voto diretto nelle nove Province siciliane. Invece è successo quel che molti temevano a seguito della bocciatura nei giorni scorsi del Decreto cosiddetto "Salva-ineleggibili". L'Assemblea riunita a Palazzo dei Normanni con voto segreto, 25 favorevoli e 40 contrari, ha infatti bocciato il disegno di legge sulle Province la cui riforma era uno dei punti del programma elettorale del presidente della Regione Renato Schifani.
Subito dopo la votazione il governatore siciliano ha abbandonato l'aula parlamentare facendo rientro a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione. Nella stanza del governo del Parlamento regionale si sono riuniti il presidente dell'Ars Gaetano Galvagno (FdI), il vice presidente della Regione con delega ai rapporti con l'Assemblea Luca Sammartino (Lega) e il coordinatore siciliano di Forza Italia Marcello Caruso. A chiedere il voto segreto sono stati tredici parlamentari (ne servivano sette per regolamento), dodici dell'opposizione più Gianfranco Miccichè.
In pratica si è trattato di una bocciatura del Governo decisa, non è un mistero, all'interno della coalizione del centro destra. Si apre di fatto una crisi di maggioranza che potrebbe portare pure alle dimissioni di Schifani e quindi alla necessità di tornare alle urne per le Regionali (potrebbero tenersi in autunno). Saltate le Provinciali, pertanto le Ammnistrative nei Comuni siciliani ove previsti (fra questi anche Castelvetrano) le Ammnistrative si terrebbero insieme alle Europee il prossimo 8 e 9 giugno.
F M