La Sicilia ha sete, l'agricoltura ha sete. La consulta dell'agricoltura interviene sul delicato problema

La Regione Sicilia potrebbe proporre in deroga agli aiuti de minimis, aiuti in conto capitale al 70%

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
11 Aprile 2024 18:24
La Sicilia ha sete, l'agricoltura ha sete. La consulta dell'agricoltura interviene sul delicato problema

Riceviamo e pubblichiamo quanto emerso da un dibattito nella consulta dell'agricoltura che cerca di sensibilizzare sul problema dell'acqua in una stagione che si preannuncia drammatica visto lo stato dei consorzi, e il clima che non fa preavvisare nulla di buono per il troppo caldo e la siccità diffusa. l'acqua è Vita e senza acqua non c' è produzione.

Purtroppo la situazione atavica dei problemi di irrigazione è ben lungi dall’essere ad una svolta positiva. A tutto ciò vi è da aggiungere il cambiamento climatico che vede nell’isola precipitazioni sempre più scarse, o comunque non nei periodi adatti per le coltivazioni. L’Agricoltura ha bisogno di acqua…gli uliveti, gli agrumeti, i vigneti, le orticole senza acqua sono destinati a perdersi e di conseguenza anche le aziende agricole avranno grossi problemi che si ripercuoteranno a livello economico.

Il Settore Primario rappresenta una delle voci economiche più importanti dell’isola e va difeso ed aiutato.C’è bisogno che la politica TUTTA si dia una mossa. 720 milioni di euro non sono pochi ma si DEVONO trovare…sarebbero stati molto meno se nel corso degli anni fossero state fatte le adeguate manutenzioni. Ma evidentemente a chi di dovere più di tanto non importava riuscire a portare a casa qualche soldino per le opere da effettuare.A questo punto una delle poche soluzioni possibili (visto che le perdite di acqua sussistono) sarebbe riattivare pozzi in disuso, chiedere che vengano realizzati nell’immediato nuovi pozzi (come da autorizzazioni di attingimenti che il Genio Civile probabilmente ha messo nell’ultimo cassetto della scrivania).La regione Sicilia potrebbe proporre in deroga agli aiuti de minimis, aiuti in conto capitale al 70% per ripristino, realizzazione di pozzi e sistemi di induzione.Altro intervento va fatto necessariamente sulle dighe e sulla loro razionale gestione di funzionamento e contenimento delle acque piovane senza disperdere il patrimonio Acqua.E’ la Regione che comunque dovrebbe, innanzitutto trovare le risorse, quindi rivolgersi al Ministero dell’Agricoltura affinché venga in aiuto delle zone colpite da una siccità anomala e persistente.Vi è poi il capitolo “consorzi”e la riforma tanto attesa : strutture colabrodo ormai fatiscente,situazione catastrofica debitoria e gestione perenne commissariale per non parlare dell’ organico decisamente insufficiente, non sono state sostituite le persone che sono andate in pensione e le assunzioni a tempo determinato non sono il modo migliore di far funzionare dei Consorzi che, stavolta è il caso di dirlo, “fanno acqua – almeno loro – da tutte le parti”.Comitato  Spontaneo per l’Agricoltura

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