Italia Nostra scrive al Sindaco Alfano per stoppare l’alienazione dei beni comunali, vero patrimonio storico

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
25 Gennaio 2021 08:47
Italia Nostra scrive al Sindaco Alfano per stoppare l’alienazione dei beni comunali, vero patrimonio storico

Il Consiglio Comunale di Castelvetrano nella seduta del 24 novembre 2020, con la deliberazione n. 63 ha approvato la proposta della Giunta Municipale n. 145 del 06/08/2020 – Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 218/2020. Sulla base di un provvedimento (art. 58 del D. L. 112/2008) adottato dall’allora ministro delle Finanze, Giulio Tremonti,  del Governo Berlusconi IV, sono stati inseriti tra i beni del patrimonio immobiliare disponibile all’affitto o alla vendita alcuni edifici storici della nostra città.

La Corte Costituzionale, con sentenza 16 dicembre 2009, n.340, ha dichiarato la parziale illegittimità costituzionale dell’articolo 58 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, in riferimento alla determinazione della destinazione d’uso urbanistica. Inoltre la scelta degli edifici (i vani a piano terra del palazzo Pignatelli, i locali in affitto al circolo della Gioventù e alla Società Operaia, l’ex mercato del pesce e San Leonardo), con evidenti caratteristiche d'interesse storico, archeologico e artistico, a norma delle leggi in materia, contrasta con quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali, cioè il D.LGS.

22 GENNAIO 2004 N. 42, che all’art. 53 li considera appartenenti al “Demanio Culturale”. Si osserva infine che la delibera dell’Amministrazione appare collegata unicamente alla necessità di approvazione del Bilancio Comunale, ma che la valorizzazione (così come previsto dalla legge) dei beni di che trattasi non include necessariamente la possibilità di alienazione. Tutto ciò premesso, la sezione di Trapani ed il presidio di Castelvetrano di “ITALIA NOSTRA onlus” esprimono tutta la loro perplessità a cospetto di una scelta che contrasta le leggi vigenti, ma soprattutto ignora che è attraverso le testimonianze dell’architettura che possiamo leggere il nostro passato e progettare il nostro futuro.

Destinare ad mere attività commerciali questi edifici, ed in più consentire una eventuale vendita, anziché  progettarne un uso collettivo adeguato, mortifica e svilisce la storia di questa comunità. Preoccupa la scelta della Giunta Municipale, con particolare riferimento alla destinazione urbanistica degli immobili,  tanto più che, come denunciato dal Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia, “ l’Assemblea Regionale Siciliana, negli ultimi mesi, ha prodotto una serie di disegni di legge in materia di beni culturali, urbanistica ed edilizia, tutti apparentemente intenzionati a ‘riforme’ innovative, ma in realtà rivolti allo smantellamento in Sicilia della normativa nazionale e regionale di tutela e di pianificazione paesaggistica”. In conclusione invitiamo gli enti e le istituzioni che a diverso titolo  si occupano di attività culturali, le associazioni culturali presenti sul territorio, e tutti i cittadini sensibili a questi temi, a fare sentire la loro voce e sollecitiamo il Sindaco e la Giunta, il Consiglio Comunale tutto, maggioranza ed opposizione, a prendere atto di quello che sicuramente è stato un “infortunio”e porvi rimedio abolendo nella delibera necessaria al prossimo Bilancio la possibilità di alienazione dei beni che costituiscono parte essenziale del nostro patrimonio storico.

  Il presidente della sezione di Trapani         Il responsabile del Presidio di Castelvetrano Anna Maria Piepoli                                                 Pietro Di Gregorio

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