Intervista a Salvatore Ombra, nuovamente alla guida dell’Aeroporto di Birgi: “battaglia non facile, fiduciosi però sul rilancio dello scalo”

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
16 Agosto 2019 17:11
Intervista a Salvatore Ombra, nuovamente alla guida dell’Aeroporto di Birgi: “battaglia non facile, fiduciosi però sul rilancio dello scalo”

Più volte è intervenuto in questi mesi sulla questione, indicando anche cause e responsabilità, adesso l’imprenditore marsalese Salvatore Ombra torna nuovamente, dopo 7 anni, a guidare l’Airgest, la società che gestisce l’Aeroporto “Vincenzo Florio” di contrada Birgi. L’assemblea degli azionisti di Airgest, riunitasi questa mattina, ha così nominato Ombra quale presidente del Consiglio di amministrazione. La scelta è ricaduta sull’imprenditore marsalese La convocazione urgente si è resa necessaria per le dimissioni del presidente Paolo Angius, rassegnate lo scorso 6 agosto al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, socio di maggioranza di Airgest.

Rimangono in carica i consiglieri Carmela Madonia e Saverio Caruso. Per il collegio sindacale Gerlando Piro, Carolina Cucurullo e Antonino Galfano. Salvatore Ombra (in foto collage con veduta aerea di Birgi) come dicevamo è stato già alla guida dello scalo trapanese, nella fase che segnò la crescita dello stesso aeroporto, dal luglio del 2007 al gennaio del 2012. Lo abbiamo contattato telefonicamente oggi subito dopo la sua nomina ed il primo giorno alla guida del CdA Airgest. Presidente, intanto un grosso in bocca a lupo.

Il suo lavoro riparte da dove ha lasciato 7 anni fa? Salvatore Ombra: “oggi ho preso nuovamente contatto con un ambiente a me familiare, non nascondo che ho provato una certa emozione. Vorrei in primis ringraziare il presidente della Regione per la fiducia concessa. La situazione non è facile, serve un forte impegno ed un lavoro certosino per far ripartire l’attività dell’Aeroporto”. Lei ha sottolineato sempre che Birgi non può prescindere dalla presenza della Ryanair… Salvatore Ombra: “Ryanair è un possibile partner, è la seconda compagnia aerea al mondo con 450 aeromobili.

Ci sono anche altre compagnie che contiamo di potere contattare per aumentare l’offerta voli dello scalo” Per quanto riguarda la partnership con altri Aeroporti, vedi ad esempio con Punta Raisi? Salvatore Ombra: “Si ma non solo, partnership vanno ricercate con altri aeroporti e non solo siciliani; ciò è fondamentale. In questa fase però dobbiamo lavorare, lo faremo incessantemente da lunedì, per rilanciare l’aeroporto. Il primo problema adesso è capire perché non ci sono voli e perché non utilizzati i bandi.

Devo riprendere conoscenza di tutta la macchina, mi basta poco per imparare. Non è una battaglia facile, il risultato non è scontato, serve la collaborazione di tutti perché oggi l’aeroporto di Birgi è al lumicino, siamo però fiduciosi per un suo rilancio” Ricordiamo che Salvatore Ombra a fine giugno scorso scrisse una lettera sulla crisi dell’Aeroporto di Birgi “Vincenzo Florio” direttamente al Presidente della Regione, Nello Musumeci, all’Assessore regionale alle attività Produttive Mimmo Turano e ai Deputati regionali marsalesi Eleonora Lo Curto e Stefano Pellegrino.

In quella lettera Ombra offrì la propria disponibilità nel tornare a guidare l’Aeroporto  “Vincenzo Florio”. Ecco il testo della lettera di Salvatore Ombra:  “Pregiatissimo Presidente, con la presente mi permetto di intervenire nella questione relativa alla “crisi” dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani/Birgi che come Lei può ben comprendere mi sta molto a cuore e per più ragioni. Ho seguito con molta attenzione le azioni poste in essere dal Suo Governo e le iniziative intraprese per rilanciare questa grande infrastruttura che, in un territorio come il nostro, straordinariamente ricco di potenziali risorse, costituisce un fondamentale trampolino di lancio per iniziative imprenditoriali e turistiche di sicuro successo. Ho seguito, compreso ogni sforzo che il Suo Governo ha intrapreso per salvaguardare gli interessi economici di molte aziende e cittadini che vedono andare in fumo investimenti già fatti, sogni che speravano di poter realizzare e lavoratori dello scalo aeroportuale che rischiano il loro posto di lavoro. Sono qui Signor Presidente a testimoniare l’indubbio valore dei tentativi, purtroppo infruttuosi realizzati dal CDA dell’Airgest e dallo stimatissimo Presidente Angius di trovare compagnie aeree per il nostro aeroporto, cui sono seguiti pure gli encomiabili tentativi esperiti dall’amministrazione di Marsala, anch’essi andati a vuoto. Sono consapevole altresì come e quanto possa essere difficile e complesso l’iter per istituire un polo unico degli scali aeroportuali della Sicilia e quanto altrettanto difficile l’iter per la fusione/incorporazione di Birgi con Palermo o con Catania. La mia storia personale e familiare, Signor Presidente parla di successi imprenditoriali che hanno permesso all’azienda di famiglia l’Ausonia, di imporsi nei mercati nazionali e internazionali con determinazione, premiando impegno, fatica e grande voglia di fare.

Anche il Signor Presidente della Repubblica ha riconosciuto la nostra caparbietà imprenditoriale nominando Cavaliere del Lavoro mio Padre ed oggi è uno dei due Cavalieri del Lavoro della nostra provincia. Come ben noto è con orgoglio e duro lavoro da imprenditori seri quali siamo, da più generazioni, mio fratello sta portando avanti, con la MIR Marina di Marsala, l’ambizioso progetto di realizzare il nuovo Porto di Marsala, che cambierà la storia economica della città e senza alcuna arroganza contribuirà a realizzare finalità strategiche per le quali il Suo Governo si sta con forte determinazione impegnando anche attraverso leggi e riforme recentemente approvate dal Parlamento Regionale. Consapevole dunque di quanto Le stia a cuore il nostro territorio, perché Lei Signor Presidente è il Governatore della Regione Siciliana, sono qui ad offrirle il mio impegno, nelle more che il tavolo tecnico istituito il 29 u.s.

produca le iniziative su cui puntare strategicamente e per le quali occorre il placet sia del governo Nazionale sia delle Istituzioni EU. La continuità territoriale e più ancora la dichiarazione delle condizioni di svantaggio derivanti dall’insularità, di cui più volte ha parlato la stessa on. Lo Curto, prima firmataria di un DDL per tentare di salvare anche lo scalo di Birgi non sono soluzioni a breve raggiungibili, così come la riorganizzazione del trasporto aereo che compete al Governo nazionale. Consapevole che è fallita l’opportunità di poter disporre di un esperto che per limiti di budget ha rifiutato di prendere il posto del dimissionario Avvocato Angius, Le chiedo Signor Presidente di accordarmi la Sua fiducia nel ruolo di presidente del CDA di AIRGEST, ed al riguardo desidero sottolineare alcune vicende e condizioni che legittimano la mia richiesta. Come ben noto a tutti, negli anni in cui sono stato Presidente della Società di gestione dell’aeroporto dal 2007 al 2012 il traffico passeggeri ha sfiorato la quota di due milioni di passeggeri l’anno, siamo passati dal 28 posto al 17 posto come traffico passeggeri superando di gran lunga aeroporti più blasonati del nostro, siamo stati classificati primo aeroporto al mondo per tasso di crescita nella categoria da 1 a 5 milioni di passeggeri, abbiano ottenuto tutte le certificazioni richieste ed eravamo diventati un caso di studio in termini di crescita e risultati, in ultimo ma non per ultimo diversi studenti hanno fatto proprio la tesi di laurea sul caso Birgi. Numeri e successi ben noti all’Assessore Turano che, se ne è pure attribuito i meriti, svolgendo in quel periodo il prestigioso ruolo di Presidente della Provincia di Trapani. Sono ben consapevole Signor Presidente che da quel periodo ad oggi tutto è cambiato e nessuna di quelle condizioni è possibile ed attualizzabile. Ciò considerato Le chiedo solo di essere messo alla prova, al netto di mie intemperanze caratteriali, che spesso mi hanno posto in contrasto proprio con l’Assessore Turano, sono qui Signor Presidente a mettere a disposizione del territorio, esperienza, competenza, rapporti personali e relazioni che ho acquisito e mantenuto sin da quegli anni. Aggiungo Signor Presidente che non chiedo alcun compenso, anzi sin d’ora Le manifesto che sono disponibile a svolgere il ruolo a titolo gratuito, sapendo per altro che di fronte ad un malato in agonia si deve poter agire in modo tempestivo ed urgentissimo. Per me, Signor Presidente è una sfida che con il coraggio, un pizzico di follia e l’arditezza propri degli imprenditori vorrei cogliere per il bene del mio territorio, che se fallisce va a mio esclusivo danno, se come mi impegno a fare questa sfida porterà al risultato da tutti auspicato di rilanciare lo scalo di Birgi, di rivedere le sale piene di passeggeri, di registrare un progressivo e sistematico incremento del traffico aereo e il diffondersi di fiducia anche tra i cittadini e le imprese del territorio, a vincere Signor Presidente saremo tutti ma in assoluto Lei, che non avrà negato questa opportunità a Salvatore Ombra, che non ha interesse alla politica, ma che vuole intestarsi questa battaglia in nome e per conto dell’intero territorio trapanese e non solo”. Francesco Mezzapelle

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