In barba allo Statuto Siciliano, la Regione chiude la Seus ed affida il 118 ad una società lombarda

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
13 Luglio 2020 09:17
In barba allo Statuto Siciliano, la Regione chiude la Seus ed affida il 118 ad una società lombarda

Quatti, quatti,senza far troppo rumore, ancora una volta sono riusciti, senza indignazione alcuna, a farla "in barba" allo Statuto Siciliano. Mi riferisco in particolar modo all'art. 17 che recita: "Entro i limiti dei principi ed interessi generali cui si informa la legislazione dello Stato, l'Assemblea regionale può, al fine di soddisfare alle condizioni particolari ed agli interessi propri della Regione, emanare leggi, anche relative all'organizzazione dei servizi, sopra le seguenti materie concernenti la Regione: comunicazioni e trasporti regionali di qualsiasi genere; igiene e sanità pubblica; assistenza sanitaria; istruzione media e universitaria; disciplina del credito, delle assicurazioni e del risparmio; legislazione sociale: rapporti di lavoro, previdenza ed assistenza sociale, osservando i minimi stabiliti dalle leggi dello Stato; annona; assunzione di pubblici servizi; tutte le altre materie che implicano servizi di prevalente interesse regionale." Nella sostanza un servizio importante come il 118 è passato dalla siciliana SEUS alla lombarda AREU(dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, avente autonomia patrimoniale, organizzativa, gestionale e contabile).

Dal percorso di "collaborazione" risalente ad ottobre 2018, firmatari Giulio Gallera ed Attilio Fontana per la Lombardia e Ruggero Razza unitamente a Nello Musumeci per la Sicilia, si è passati ad una forma di "sudditanza" culminata a giugno di quest'anno con la decisione dei dirigenti lombardi di AREU di chiudere la siciliana SEUS ed attuare l'operatività di AREU-Sicilia. Dei 3.200 lavoratori del 118 siciliano ben pochi riusciranno a passare alla "neonata" società. Non bastava forse aver visto l'indiscussa disorganizzazione lombarda in emergenza Covid? Non bastava sapere che in alcune città si sono mossi i cittadini grazie alle onlus per aiutare ospedali, medici, infermieri e tutto il personale della sanità lombarda? Evidentemente no! Ma ancor più evidente quanto assurda la dotazione dei mezzi per la Regione Sicilia.

Parliamo di mezzi con 200 mila km e passa, ovviamente da sottoporre a revisione, con carrozzerie rovinate ma soprattutto con problemi di freni ed aria condizionata. Nella sostanza dei catorci. "Cornuti e mazziati?". Non solo! Si sta semplicemente continuando nello smantellamento dello Statuto Siciliano che se applicato nella sua interezza potrebbe portare alla regione una boccata d'ossigeno e che invece via via è privato dei suoi contenuti più importanti. Elena Manzini

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