Il Sindaco Alfano replica al circolo Legambiente Crimiso sugli abbandoni di rifiuti

Non si può non riconoscere la collaborazione della cittadinanza che ha portato la raccolta differenziata oltre l'80%

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Febbraio 2024 15:03
Il Sindaco Alfano replica al circolo Legambiente Crimiso sugli abbandoni di rifiuti

Nei giorni scorsi avevamo pubblicato la nota del circolo Crimiso Legambiente di Castelvetrano nel quale si denunciavano gli abbandoni di rifiuti nelle strade periferiche. Se ve lo foste eprsi lo trovate a questo link: 

https://www.primapaginacastelvetrano.it/legambient...

La missiva era stata indirizzata anche al Comune di Castelvetrano, al Consiglio Comunale di Castelvetrano, all'ARPA Sicilia ed a Legambiente Sicilia dal presidente del Circolo Legambiente Crimiso di Castelvetrano , Anna Maria Gucciardo. 

Il sindaco Enzo Alfano ha chiesto al responsabile della V Direzione , il dr. Vincenzo Caime di rispondere punto su punto alle osservazioni e di seguito vi proniamo la nota integrale: 

"Si fa riferimento alla nota del Direttivo del Circolo Legambiente Crimiso di Castelvetrano, assunta al protocollo generale n. 10261 del 13.02.2024, assegnata anche allo scrivente Responsabile della V Direzione “Servizi a Rete ed Ambiente” per il dovuto riscontro, per significare puntualmente quanto in appresso, non senza però aver prima inquadrato in maniera più generale l'evoluzione della situazione ambientale del Comune entro la quale poter collocare una risposta più puntuale.

Il Circolo infatti riferisce di situazioni specifiche che, in assenza di un inquadramento più generale, porterebbero a risposte che potrebbero sembrare puramente giustificative e/o difensive dell'operato dell'Amministrazione. Questo si vuole evitare perchè gli interrogativi posti sono concreti e necessitano di risposte concrete.

Il percorso del Comune deve essere esaminato a partire da quando esso non osava nemmeno pensare a cosa era la classifica dei comuni ricicloni di Legambiente, che pure esiste dal 1994, dal momento che navigava nelle retrovie della classifica dei comuni siciliani in quanto a raccolta differenziata (nel 2018 con il 12,9% di RD era al 370° posto su 390 comuni isolani).

Le strade, non solo periferiche, erano sedi di imponenti abbancamenti di rifiuti dovuti non tanto all'inefficienza della raccolta dell'appaltatore, ma ai respingimenti dei carichi conferiti all'impianto di destinazione in quanto non conformi alle omologhe stabilite sulla base della nuova normativa dei rifiuti.

Le isole ecologiche presenti a Triscina ed a Selinunte erano autentiche discariche.

A seguito delle Ordinanze del Presidente della Regione che imponevano ai comuni la raccolta porta a porta come unica medicina per incrementare la raccolta differenziata, già la Gestione Commissariale del Comune e poi la nuova Amministrazione posero in atto uno sforzo straordinario per ovviare al degrado ambientale conseguente al circolo vizioso creatosi nella gestione dei rifiuti.

Nel 2019, anche grazie al nuovo appalto dei rifiuti a partire dal mese di novembre, la percentuale di RD passò al 30,5%, conquistando il 353° posto fra i 390 comuni siciliani.

Con il nuovo appalto l'Amministrazione ebbe l'opportunità di pretendere che il servizio porta a porta non fosse più appannaggio di ristrette zone centrali del territorio, ma interessasse "tutto" il territorio comunale: la medicina coerente con le Ordinanze regionali che si susseguivano per colmare il ritardo della nostra Regione nella gestione dei rifiuti.

La risalita della classifica della raccolta differenziata non si è più fermata: la collaborazione della cittadinanza è stata superlativa, portando la raccolta oltre l'80% e facendo ridurre il quantitativo dei rifiuti indifferenziati da "smaltire" a valori prossimi alla soglia di 75 chili per abitante all'anno, sotto la quale Legambiente riconosce, dal 2016, al comune l'etichetta di "rifiuti free".

A questi risultati si è arrivati, oltre che estendendo il servizio porta a porta, eliminando ogni isola ecologica ed ogni contenitore dal territorio in quanto punti di richiamo dell'accumulo di "sacchi neri", rifiuti indifferenziati, indipendentemente dall'etichetta della frazione differenziata di rifiuto posta sul contenitore.

Si potrebbe dire molto ancora, ma è giusto fermarsi qui per passare alle risposte puntuali.

Abbandoni - Strada periferiche e di accesso alla diga Delia

Parlare di abbandoni diffusi sembra onestamente eccessivo. Permangono ancora abbandoni in alcune strade periferiche, per lo più non comunali (da qui la competenza è in capo al gestore della via) anche se per l'esperienza sin qui condotta (nel corso dell'appalto se ne erano censiti fino a 300 - oggi residuano 30-35 punti) sono in costante diminuzione. In genere vengono asportati periodicamente e, d'altro canto, l'asporto degli abbandoni non può essere come quello di una raccolta da calendario, altrimenti si torna indietro invece che andare avanti.

La Via Santissima Trinità è uno di questi casi, tra l’altro la prima parte citata nella nota è di competenza provinciale.

Essa porta anche all'Area Attrezzata, il cui presidio compete all' Azienda Demanio e Foreste di Trapani. Con il presidiante il servizio del comune si è rapportato, tanto vero che, in accordo con lo stesso, sull'area attrezzata si erano ubicati cassonetti per la raccolta differenziata, poi asportati (aprile 2022), sempre in accordo con il presidiante, in quanto i signori che ne fruivano per i pic-nic non hanno mai minimamente osservato la separazione dei rifiuti e, per chi ci deve lavorare, è meglio separare i rifiuti a terra (per poterli poi conferire all'impianto), che non quelli mischiati ed immessi a forza nei cassonetti.

Isola ecologica e Centro Urbano

A suo tempo il fatto che si potesse avere un'isola ecologica nel centro urbano è stato anche un obiettivo del Comune, poi abbandonato perchè al fattore vicinanza ha sopperito l'estensione concordata con il Gestore del servizio della raccolta ingombranti, che prevede la presa a domicilio di un'amplissima gamma di rifiuti (tutti quelli conferibili all'isola ecologica), inclusi gli abiti usati, originariamente conferiti ai contenitori stradali installati senza onere per il Comune da una ditta specializzata.

Quella esperienza ha insegnato molto sulla presenza di contenitori sul territorio comunale. Essi venivano riempiti anche con borse piene di rifiuti, costringendo la ditta a separarle al momento dello svuotamento. Rifiuti indifferenziati venivano depositati anche all'esterno e, con frequenza crescente ad essi veniva appiccato il fuoco, anche nella centralissima Via XX Settembre. Un atto di puro vandalismo, da prevenire in ogni modo: per tale motivo i contenitori furono dismessi e si passò al ritiro a domicilio, il che comunque non vale a prevenire integralmente dal loro abbandono, soprattutto in prossimità delle chiese.

Questa esperienza insegna che la scomodità non è la causa prima dell'abbandono, caso mai solo un pretesto da usare nel caso qualcuno abbia a contestare un tale comportamento e che la presenza di contenitori sul territorio, a qualunque scopo installati, costituisce ancora un potente richiamo all'abbandono.

Ville e località turistiche

Il decoro urbano, in particolare dei luoghi comunali più attrattivi, è negli obiettivi del Comune, le modalità per assicurarlo sono invece in continuo affinamento, facendo tesoro delle esperienze via via fatte che dimostrano, per esempio, che dove vi sono aree verdi incolte, o dove la vegetazione interessa in modo naturale e non controllato il suolo stradale, quei punti diventano ricettacolo di rifiuti abusivamente abbandonati.

Se oggi luoghi come la circonvallazione di Triscina e la zona ove si tiene adesso il mercatino estivo (Viale della Magna Grecia), oppure come la panoramica di Selinunte, sono in genere sufficientemente decorose è perchè all'inizio del nuovo appalto dei rifiuti quelle zone sono state disboscate ad opera del servizio di igiene urbana. Così anche per la zona del Teatro a Triscina e la soprastante Piazza Giovanni Paolo Secondo, dove solo recentemente si sono installati nuovi cestini stradali di ampia capacità, che, al momento non presentano controindicazioni di connessi abbandoni.

Al contrario, i medesimi cestini posti ai lati della scala di ingresso alla chiesa, lato Piazza San Giovanni Battista, si sono dovuti rimuovere su richiesta del Parroco in quanto oggetto di utilizzo improprio, immissione di rifiuti indifferenziati ed abbandono anche all'intorno.

Un'operazione simile a quella di Villa Quartana a Triscina si sta facendo anche per le Ville che, negli anni sono state riportate alla fruizione del pubblico, operando congiuntamente tanto sul verde che sulla pulizia interna: si sta procedendo anche con il posizionamento mirato di cestini e contenitori con il coperchio forato per consentire solo il conferimento di bottiglie, altrimenti abbandonate da bevitori incalliti.

Il fatto che vi siano persone che, nonostante tutto, continuano ad abbandonare bottiglie di vetro ed ogni altro tipo di rifiuto, come giustamente osservato nella nota di Legambiente, porta l'attenzione su un altro versante, quello della vigilanza e repressione di comportamenti illeciti ed antiurbani, grande assente nella maggior parte delle discussioni sul decoro urbano, aggravato dal fatto che, in particolare le Ville, un tempo chiuse di notte, oggi non lo sono più, ragione per la quale questa risposta viene indirizzata anche alla Polizia Municipale.

Colonnine oli

Un argomento da anni all'attenzione della scrivente Direzione.

Come giustamente dice la nota di Legambiente, non costa niente e quindi perchè non si fa?

Il problema principale è di capire se il territorio è "maturo" per una iniziativa di questo genere, o se la stessa non possa ingenerare ulteriori problematiche su un territorio che ancora non riesce non solo a debellare, ma nemmeno a combattere (alias reprimere) comportamenti vandalici contro il decoro urbano e non solo.

L'esperienza degli abiti usati brucia ancora ed un incendio di colonnine di olio, magari rovesciate, con olio sparso per terra, induce a riflettere seriamente prima di intraprendere questa iniziativa, per non parlare ancora una volta con il senno di poi.

Essa sarà utile ad elevare la cultura ambientale della comunità, o costituirà un ulteriore elemento divisivo fra quelli che già sensibili sono e quelli che invece cercano di mantenere comportamenti di altri tempi?

Oggi in Castelvetrano molti esercizi commerciali già fruiscono del servizio gratuito citato da Legambiente e, forse, sarebbe più utile ed efficace anche solo un convenzionamento degli esercizi commerciali più disponibili al fine di consentire anche a singoli privati il conferimento presso i loro contenitori.

Ad ogni buon conto quest’anno si proverà all’istituzione delle colonnine anche a titolo di prova.

Conclusione

Come si vede, la risposta fornita ai temi posti da Legambiente è necessariamente aperta, come il consolidamento del decoro urbano sul territorio.

Un cantiere aperto, in continuo divenire, perchè l'esperienza sin qui svolta dimostra che il miglioramento dell'ambiente è un percorso lungo, che richiede tempo e tanta perseveranza, oltre che risorse, come quelle per la vigilanza, al momento da implementare.

Pertanto, si accoglie con particolare favore la disponibilità data dal Circolo Crimiso ad organizzare incontri con gruppi di cittadini per fornire informazioni utili ai fini della migliore gestione dei rifiuti ed in questo senso si manifesta l'interesse per approfondire anche direttamente con la Prof.ssa Anna Maria Gucciardo presso i propri uffici siti al V piano del palazzo comunale di via Della Rosa gli aspetti qui trattati ed altri ancora, al fine di perseguire il miglior interesse della Comunità."

Il Responsabile della V Direzione

Dott. Vincenzo Caime

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