Il porto di Marinella di Selinunte: “una decima incompiuta” dei giorni nostri

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
22 Gennaio 2021 10:00
Il porto di Marinella di Selinunte: “una decima incompiuta” dei giorni nostri

Il porticciolo di Marinella di Selinunte, potrebbe essere paragonato, alla "Decima sinfonia" di Ludwig Van Beethoven, meglio conosciuta come l' "Incompiuta". Allo stesso modo, si può definire "Incompiuta" l'orrenda opera che si suole chiamare Porto, nella cui progettazione e realizzazione di certo non si può dire si sian esibite menti eccelse. Ancor più negli anni successivi e sino a pochi mesi fa quando a suon di euro si tentò e si tenta (ma al mar non si comanda) di rimuovere le alghe che impediscono ai piccoli pescherecci di poter uscire in mare se non con manovre faticose quanto assurde.

Ebbene....ritorno ancora sull'argomento porticciolo perché dopo i tanti sbandieramenti (a suon di euro sempre, si intende:mi sovvengono 80 mila euro nel 2009, 148 mila nel 2010, oltre 100 mila nel 2012 e via discorrendo sempre nell’ordine delle migliaia di euro)la situazione è "instabilmente stabile", un nulla di fatto. Certo il Covid ha fatto comodo in tante situazioni, una è questa. A settembre 2020, l'assessore alle infrastrutture Marco Falcone annunciava al coordinatore provinciale di Forza Italia, Toni Scilla che potevano iniziare i lavori di messa in sicurezza (nel frattempo era pure ceduta la banchina), in quanto a giugno vi era stata l'aggiudicazione dei lavori per una cifretta niente male....intorno ai 600 mila euro.

Probabilmente era in vena di fare ironia quando affermava: Dopo anni d’attesa, il governo Musumeci sta per dare il via ai lavori di messa in sicurezza del porto di Marinella di Selinunte, nel Trapanese. Manteniamo l’impegno per un cantiere che doterà un territorio strategico per l’intera Isola di un’infrastruttura finalmente moderna ed efficiente, al servizio della florida pesca locale”. Da giugno a settembre è da barzelletta, non è che magari dovessero andare a cercare viti e bulloni per le ruspe? Settembre è passato, finito pure il 2020 e il porto è sempre là che attende i tanto decantati lavori di ristrutturazione… La fotografia di copertina risale a tre giorni fa, non al Paleolitico, in tutti questi anni la politica, gli organi preposti hanno attuato un "fraseggiare struggente", come se interessasse qualcosa dei pescatori che faticano a portare a casa la pagnotta.

C’è molto che sfugge, che non si fa afferrare, sembra un giochi di specchi dove i convenuti si coprono l'un l'altro. Un "porto sospeso" su una prospettiva d’infinito. Elena Manzini

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