Il Liceo M.Cipolla contro le dipendenze i disturbi del comportamento alimentare

Prosegue il progetto “Indipendente nel corpo e nella mente" i ragazzi hanno incontrato la Dott.ssa Francesca Lo Coco

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Marzo 2022 15:35
Il Liceo M.Cipolla contro le dipendenze i disturbi del comportamento alimentare

Continua il progetto “Indipendente nel corpo e nella mente” occupandosi questa volta di salute e di sana e corretta alimentazione

Di dieta mediterranea, disturbi alimentari e ruolo dei social, nell’ambito del progetto “Indipendente nel corpo e nella mente”, alcuni ragazzi del Liceo Scientifico “M. Cipolla”, giovedì 24 marzo hanno discusso insieme alla Dott.ssa Francesca Lo Coco e alle docenti Gisella Parrino e Antonella Pellicane, sotto la dirigenza della Dott.ssa Tania Barresi.

Partendo dal concetto di salute come BenEssere psicofisico auspicabile e raggiungibile solo grazie ad un corretto stile di vita, la riflessione si è spostata sul tema dell’alimentazione e in particolare sull’educazione ad una sana ed equilibrata nutrizione, presupposto necessario per stare e vivere bene, di cui, non sempre, tuttavia, ha fatto osservare la Dott.ssa Lo Coco, la società tutta ed in particolare i giovani, hanno la giusta e necessaria consapevolezza, basandosi talvolta su diete disordinate, ipercaloriche e ricche di grassi che, per quanto in un primo momento possano placare il senso di sazietà lusingando il palato, presentano successivamente il conto in termini di sovrappeso, obesità, salute.

Sul versante opposto, ma non meno pericolosa, ha continuato la relatrice, è la pratica diffusa della dieta “fai da te”, con la sua allettante promessa di dimagrire in pochi giorni, e il conseguente rischio di non assumere gli elementi nutritivi necessari ad un giovane corpo in crescita.

L’attenzione si è dunque rivolta ai disturbi del comportamento alimentare quali anoressia o bulimia, in cui si riduce piano piano la quantità di cibo fino a rifiutarlo del tutto, o a fare grandi abbuffate, per poi autoindurre il vomito.

La complessità del tema affrontato ha suscitato un vivace e appassionato dibattito tra i ragazzi, alcuni dei quali hanno raccontato le proprie esperienze, facendo emergere la difficoltà di crescere in una società che continua a fornire e presentare, attraverso i vari canali mediatici, come soli possibili e degni di consensi, modelli di perfezione ai quali si chiede di assomigliare, pena talvolta l’esclusione dal gruppo con conseguenti offese e, nei casi estremi, purtroppo non rari, veri e propri atti di bullismo. Pur consapevoli della falsità dello “specchio” mediatico, che prospetta una realtà bugiarda ed infedele, i ragazzi hanno manifestato il loro disagio e il faticoso tentativo di autoaffermarsi, in una pericolosa spirale di sfiducia, scarsa autostima e bassa considerazione di sé e del proprio valore.

Alla luce di quanto emerso, appare legittimo invitare ad alcune riflessioni circa il ruolo giocato dagli adulti negli ultimi anni nella costruzione di una società che, mentre si adopera verso una completa digitalizzazione, non si accorge dei pericoli che essa nasconde, investendo principalmente la fascia dei giovani; e su quanto la scuola , sia in contesti appositamente strutturati, che nelle consuete lezioni giornaliere, possa fare nel proporre e promuovere attività educative volte a sviluppare e a mettere in campo valori, condotte e abilità personali che promuovano la salute come stato di benessere psicofisico e la consapevolezza di questo quale bene indispensabile per vivere in armonia con se stessi e con gli altri.

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