Il guasto ed il senso delle cose

Quando si guasta la lampadina dello sgabuzzino , imprechiamo, e quella insignificante lampadina rivela il suo valore

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
16 Giugno 2021 10:20
Il guasto ed il senso delle cose

Nel guasto si rivela, improvvisamente, il senso delle cose e, aggiungerei, l'importanza delle persone.

Così scriveva, fedelmente quanto alla prima parte della citazione, Martin Heidegger. Il filosofo tedesco che aderì al nazifascismo nel suo infausto discorso di insediamento come Rettore a Friburgo. Succedeva a Möllendorff, professore che aveva provato a rallentare l'attuazione della folle legge nazista che escludeva dall'insegnamento universitario, mettendo in congedo, tutti i docenti di origine ebraica. Ad Heidegger tocca di revocare l'accesso agli edifici della Facoltà di Filosofia al suo maestro e mentore, Husserl, padre della fenomenologia ed ebreo. Heidegger era di certo più interessato al guasto come notazione metafisica che al guastarsi delle relazioni umane e tra gli uomini.

Tornando al guasto.

Quando si guasta la lampadina dello sgabuzzino alle tre di notte, imprechiamo, e di colpo quella insignificante lampadina da 50 cent. rivela il suo valore, la sua funzione. Esiste, emerge dalla indifferenza nel momento in cui non può più assolvere alla sua funzione. Urla quando tace. Emerge quando si sommerge.

Quando qualcosa o qualcuno che abbiamo avuto "alla mano", "a disposizione", si sottrae alla sua abitudine, si guasta il rapporto, allora forse si rivela il senso dell'altro. Vediamo bene chi era, cosa è stato per noi, quale devozione che non abbiano avuto, quale rispetto o riconoscimento disconosciuto... Vediamo nel buio. Chiamiamo un nome che sta andando via.

Ecco, Heidegger era un ontologo: si interessava al senso metafisico della realtà. Io resto un piccolo filosofo etico e mi importa quindi il risvolto morale della medaglia.

Ne deduco, quindi, che l'altruismo non è una blanda concessione all'altro. Una cortesia. È piuttiosto una necessità etica che affonda le sue radici nella ontologia.

Per questo, dare per scontato la disponibilità altrui è tra i peggiori crimini che si possono compiere. Non solo una svista. Non una gaffe. Non un inceppo nell'etichetta.

Non serve evocare il nazismo e lo sconcerto inumano delle leggi razziali per rendersi conto del valore delle persone prima di disconoscerlo, o guastato. Forse dal guasto è possibile salvarsi... Forse.

Giacomo Bonagiuso

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