I Vigili del Fuoco nella storia di Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
09 Agosto 2018 08:49
I Vigili del Fuoco  nella storia di Castelvetrano

  Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (VV.F.) venne creato col regio decreto legge 10 ottobre 1935, n. 2472, che ne decretò l'organizzazione su base provinciale e distaccamenti nei centri più importanti. Si tratta di un corpo ad ordinamento civile, con funzioni di polizia amministrativa e giudiziaria, dipende dal Dipartimento dei Vigili Del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, posto alla diretta dipendenza del Ministero dell'interno della Repubblica italiana. Fa anche parte del Servizio nazionale di protezione civile.

Prima della 2^ guerra mondiale il servizio antincendio era svolto  da civici pompieri organizzati dal Comune, ma con scarsissimi mezzi e nessuna professionalità; in moltissimi comuni non esisteva e il servizio antincendio era svolto dagli stessi cittadini. Allora quasi tutte le persone avevano bisogno di un animale da soma per i lavori in campagna, per i lavori degli artigiani, ma anche dal professionista come mezzo di trasporto. Tutti questi animali comportavano l’esistenza di un  fienile o un  locale qualsiasi per il deposito della paglia e del fieno.

Quindi il rischio incendio era grandissimo e si stava sempre all’erta. Al primo avviso d’incendio si suonava a martello la campana  grossa della chiesa più vicina. A quel suono tutti accorrevano con acqua e secchio, sia per spirito di solidarietà, che per paura che l’incendio si propagasse alle proprie abitazioni. A Castelvetrano subito dopo il conflitto mondiale veniva aperto un distaccamento dei civici pompieri con sede nella via IV Novembre. Unico mezzo in dotazione era una autobotte Bedford che gli Americani avevano lasciato, dopo l’occupazione.

Nel 1950, con la nascita dei Comandi provinciali  e i distaccamenti territoriali con personale permanente effettivo, vigili ausiliari di leva alle dipendenze del Ministero degli Interni, il distaccamento di Castelvetrano fu trasferito in un capannone, residuo militare della II Guerra Mondiale, della via Marinella dove oggi sorge l’ospedale nuovo. Il distaccamento fu affidato al comando del maresciallo Francesco Piccione di Marsala a cui successe il vigile scelto Francesco Bascone in mancanza di personale graduato.

Con la costruzione del nuovo ospedale, il capannone venne demolito e avvenne un ulteriore trasferimento all’inizio del viale Roma, di fronte al parco delle rimembranze, e in seguito in fondo alla stessa via Via Ignazio Torino.  Con la costruzione della moderna caserma  posta in Via Campobello, il corpo dei pompieri subì l’ultimo trasferimento. La nuova sede di servizio (unica oggi nella provincia di Trapani) è modernissima, dotata di stazione di rilevamento radiazioni nucleari, ma anche di automezzi  modernissimi come un ‘autoscala, una gru, una moderna autobotte, un’autobotte da rincalzo e di un poli soccorso per incidenti stradali.

All'interno del Corpo esistono svariate specializzazioni. Personale addestrato per interventi particolari affiancato al personale operativo, copre tutte le tipologie di interventi. Sono attualmente istituite le seguenti quattro categorie di attività di soccorso tecnico specialistico del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco:  elicotteristi e piloti d'aereo, nautici, sommozzatori, radioriparatori; c’è il  Nucleo investigativo antincendi  ( N.I.A.  ),  un  organo di polizia giudiziaria, attivo in seno al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che studia, ricerca e analizza le cause d'incendio, su propria iniziativa o su specifica richiesta da parte della autorità giudiziaria.

Questa nuova costruzione si deve al comandante ingegner Giovanni Fricano , che riuscì, grazie ad un grande impegno preso , ad ottenere un finanziamento per la costruzione della nuova sede di servizio. VITO MARINO  

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza