Galera per chi non fa la differenziata? Fantasie o stimolo?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
12 Gennaio 2018 13:16
Galera per chi non fa la differenziata? Fantasie o stimolo?

Mi sembra di vivere in un mondo diverso quando sento qualche castelvetranese parlare della nostra città o dei suoi problemi. E mi preoccupo che sia vero e temo per la mia sanità mentale. L’ultima occasione ieri quando ho letto una proposta per risolvere il problema dei rifiuti. “Mandare in galera chi non fa la raccolta differenziata”. Chi l’ha fatta è una persona degna di stima che si distingue per l’amore per Castelvetrano, per l’attenzione ai suoi problemi, per il suo impegno politico e, in un posto dove tutti i politici che ci promettevano un futuro meraviglioso sembrano essere scomparsi o in letargo, per la sua lodevole presenza con spirito fattivo e proposte.

Questa l’ultima, che, però mi sembra, non me ne voglia, una proposta demenziale. Parte da un dato di fatto che, in realtà, non è né un dato né un fatto. Insomma non esiste. Uno che legge quella proposta senza conoscere la realtà di Castelvetrano, penserebbe che nel nostro comune esiste l’obbligo della differenziata al 100% e che i cittadini la sabotano. Noi, invece, sappiamo che non è così. Ma niente affatto. A Castelvetrano, già dieci anni fa si è cominciato a fare la differenziata con il porta a porta.

Quanti cittadini dovevano farla? Il 7 %. La stessa di oggi. Il 93% dei Castelvetranesi non deve fare la differenziata perché hanno detto loro che non “devono”. Li mandiamo in galera? Possibile che non mi sia accorto che la raccolta differenziata a Castelvetrano abbia raggiunto livelli che neanche la Germania? Possibile che io, che abito in una di quelle poche vie (Garibaldi) dove vige l’obbligo della differenziata, non mi sia accorto che, invece, si fa anche nella parallela a Est (Rosolino Pilo) e in quella a Ovest (Denaro).

In questo caso non se ne sono accorti nemmeno quelli del comune e della Dusty che continuano a tenere i cassonetti in quelle vie. Forse si fa la differenziata a insaputa del Commissario e della Dusty, e i cittadini, invece si rifiutano e continuano a buttare i rifiuti nei cassonetti; cittadini, peraltro, incivili perché una volta riempito il cassonetto non si premurano neanche di svuotarlo, e insistono a depositare lì vicino, pensando, insensatamente, che il Comune o chi per lui si porti via i rifiuti.

Delinquenti. In galera! Cosa pensano questi cittadini? Che è compito delle istituzioni responsabili spazzare le strade, organizzare la raccolta differenziata? Non capiscono che il problema dei rifiuti si risolve con un movimento anarchico e individuale dal basso? Non è organizzata alcuna raccolta differenziata nella loro strada? Ognuno si attrezzi per conto suo, guidato dalla personale idea di come si fa. Non lo sanno che per fare la raccolta differenziata non c’è alcun bisogno di preparazione, programma, predisposizione degli strumenti adatti alla bisogna, compresi i siti di lavorazione delle frazioni dei rifiuti? Per fare la differenziata, si sa, basta separare la plastica, il vetro, l’alluminio, la carta ed è fatta.

È così semplice! Peccato che, a giudicare da quel che succede anche nei paesi molto più ricchi e civili del nostro, non sia affatto così. È così difficile che si programma e si predispone il necessario a lungo termine. La Germania ha cominciato decine d’anni fa ed è arrivata al 76%. Lì ci sarebbe da mandare in galera un quarto della popolazione, quella che non fa la differenziata. La galera si propone per i mafiosi che portano rifiuti, radioattivi e non, nel nostro territorio. Per gli amministratori disonesti e forse anche per gli incapaci.

Per i nostri amministratori regionali che in vent’anni, senza mai trovare il tempo per programmare e fare delle scelte lungimiranti, hanno sempre scelto la dichiarazione dello stato di emergenza per mettere pezze pressoché inutili a coprire il dissesto totale. La stessa cosa che ha fatto da ultimo proprio quello del “Diventerà bellissima”. Per quelli che costruiscono viadotti in Sicilia si propone la galera. Non per dei poveri cittadini che fanno ciò che gli viene detto di fare, aspettandosi che lo Stato, come è giusto, faccia la sua parte.

Ma forse vivo in un mondo diverso. Allora avrei qualche domanda. Perché si vuole mandare in galera me, che disciplinatamente e coscienziosamente per anni ho fatto la raccolta differenziata e che negli ultimi due anni non sono stato più in grado di fare perché la Dusty non la fa più. Plastica, alluminio ecc. che rimangono lì per giorni e settimane. Non si sa mai se l’indomani passano oppure no. E di solito no. Non si capisce perché, se il problema sono le discariche piene – quindi per l’indifferenziata -, non continui a pieno ritmo e a maggior ragione la differenziata.

Il sospetto di molti è che la raccolta differenziata, almeno negli ultimi due anni, è stata tutta una finta. Per questo in passato ho proposto all’amministrazione, per fugare qualsiasi dubbio e rafforzare la fiducia dei cittadini, una “gita culturale di controllo democratico” ai siti di lavorazione dove si portano la plastica ecc. Chissà se mai ce la organizzeranno. Mi accontenterei che la gita la facesse il commissario Caccamo che poi riferirebbe. Mi fido. Da dove è nata quest’idea del mandare in galera i cittadini che non fanno la differenziata.

Se ci sono, chi sono, quanti sono. Sono nelle tre strade dove c’è l’obbligo. Sono nelle altre strade ( il 93%) ? Insomma c’è qualcosa che io non so e che, come cittadino, dovrei sapere? Ditemi!! Franco La Rocca N.B. Se volete leggere altri pensieri e riflessioni del nostro opinionista Franco La Rocca potrete anche consultare il suo blog personale che troverete all’indirizzo: https://tongueofsecrets.blogspot.it/

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