Una Folgore poco “famelica” cede il passo ad un coriaceo Mazara 46 che in maniera sorniona sbanca il Paolo Marino e porta via tre punti preziosi che alla vigilia avevano il sapore della salvezza per i padroni di casa. La sconfitta porta con i piedi per terra la formazione cara al Presidente Giuseppe Indelicato, mantiene cinque punti dalla zona play out a cinque turni dal termine.
Cavataio mantiene il suo assetto tattico, deve rinunciare ad Achour, inserisce il giovane Ala nell’undici iniziale, rispetto alla partita di Geraci e mantiene inalterato sia il sistema difensivo che il duo d’attacco, Giacalone Santangelo. La vittoria mazarese porta la firma di due ex, Murania ,che non esulta al momento della segnatura e l’indimenticato Erbini. Il primo stop dell’era Filippo Cavataio deve essere accolto con serenità da tutto l’ambiente folgorino, del resto, lo stesso Cavataio ha sempre predicato umiltà non ha mai cantato vittoria consapevole che le insidie sono sempre dietro l’angolo. Alla ripresa avranno modo di analizzare la gara, valutare gli errori e trovare le adeguate soluzioni.
Sembra evidente che questo gruppo non possa fare a meno di fornire prestazioni senza l’apporto dovuto condito da concentrazione e determinazione, la giusta “cattiveria sportiva” e a quella sana incoscienza giovanile. Ingredienti che sono nel dna di questo gruppo e che le permetteranno di misurarsi con qualsiasi forza di questo campionato e di centrare l’obiettivo della salvezza.
Poteva essere la partita verità e non lo è stata, per cui, testa al prossimo incontro e con entusiasmo e autostima, sin da martedi, lavorare per poter centrare prima possibile l’obiettivo della permanenza nel campionato di eccellenza.
Cuore Ros
