Far rivivere il borgo marinaro di Marinella di Selinunte non soltanto nel ricordo delle antiche tradizioni, ma cercando di proiettarlo nel terzo millennio con una serie di iniziative che siano non solo da attrattiva per i visitatori, ma uno stimolo a rendere 365 giorni all’anno la borgata un motore propulsore per la cultura, gli eventi, la gastronomia,
la pesca artigianale e la biodiversità marina”. Questo l’ambizioso progetto che il comitato Sacro Cuore di Maria e la Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’Alto Belice, la cui portavoce è la dottoressa Serafina Di Rosa hanno deciso di portare avanti già da questa estate con il fine di mettere in rilievo e promuovere la marineria di Selinunte, la Comunità dei pescatori e il suo pescato, è il caso di dire che la rete si allarga. Così nella giornata di domani, Giovedì 08 dicembre, solennità dell’Immacolata, con la collaborazione dell’Hotel Ristorante La Rosa, si è deciso di proporre l’aperi-pranzo sul molo a bordo delle barche dei pescatori, con un menù d’eccezione preparato dalla chef Maria Pia Raiti che condirà le pietanze con il sale del presidio slow food delle saline di Trapani, Culcasi.
“L’oro bianco”della Sicilia occidentale sarà anche usato da Giuseppe Gullo,dell’omonimo panificio nell’impasto del pane nero, ovviamente immancabile.
“La Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’Alto Belice contribuisce a divulgare l’idea del cibo buono pulito e giusto – afferma Serafina Di Rosa- e a raccontare l'eccellenza gastronomica dei presidi e della loro produzione e mira a coinvolgere il consumatore con l’ indispensabile in dispensa cominciando appunto dal sale.
Ecco il menu:
