Domani sera si presenterà il docufilm Amare nell'onda del risveglio della dottoressa Francesca Maria Impallari presso il Parco Archeologico di Selinunte.
Vi proponiamo una recensione delle scittrice e saggista Ingrid Riotta ed in coda alcune utili informazioni
Tra nascita e morte, che senso ha questo misterioso percorso che chiamiamo "vita"? E cosa cela realmente questo misterioso fenomeno che chiamiamo "morte"? Il senso della vita e della morte alimenta tutti gli interrogativi fondamentali a cui l'uomo ha sempre cercato di dare risposta. E' l'eterna ricerca dell'uomo, parafrasando il titolo di un illuminante libro del mistico indiano Paramahansa Yogananda. Ecco, il docufilm Amare nell'onda del risveglio, opera prima di Franca Maria Impallari, affronta queste tematiche esistenziali e accompagna lo spettatore in un viaggio a tappe, arricchito di tanti panorami interiori in cui ognuno può trovare quello scorcio, quel flusso, quel battito d'ali, quegli orizzonti che fanno bene al proprio essere e al proprio sentire.
Quando si è sostenuti da una fede inossidabile, l'indagine potrebbe essere un optional. Ma quando questa è assente o vacillante, ogni passo, ogni domanda, ogni curiosità di natura spirituale potrebbe aprire porte su scenari inimmaginabili. Sarebbe un peccato non tentare un primo passo, o non approfondire - se già qualcosa è affiorato sotto le spinte dell'anima - perchè mai come ora, col sostegno della fisica quantistica, si può essere in grado di trovare risposte precise a domande rimaste a lungo inevase.
Cosa c'entra la fisica quantistica con la materia spirituale? Sì, il nesso c'è ed è molto significativo. Basta veramente poco per cogliere quel filo che entrambe hanno in comune. I maestri spirituali di ogni luogo ed epoca hanno invitato a considerare l'amore il collante universale e l'unità il bersaglio da centrare. Da un centinaio d'anni, o giù di lì, la fisica quantistica supporta questi insegnamenti spiegando che in natura tutto è energia, vibrazione e comunione (fenomeno dell'entanglement).
Ciò che nasce in un punto del tessuto energetico universale è avvertito in tutti gli altri punti di questo onnipervadente tessuto in cui ogni entità creata è immersa e, per risonanza, genera una sorta di influenza. Persino la parola (che tanto trascuriamo) o il pensiero (che tanto nascondiamo) provocano increspature energetiche degne di nota in questa struttura immateriale comune, con le relative conseguenze. Io sento e provoco increspature di sentimento, io odio e provoco increspature di avversione, io provo rabbia e provoco increspature di ostilità.
E ogni altra creatura o ente, silenziosamente, in modo sotterraneo, inconsapevolmente, raccoglie, registra. Se il suo stato d'animo in quel momento si trova in sintonia con l'onda trasmittente egli potrà agire sotto un impulso automatico in quanto preda di un richiamo. Ecco le nostre precise responsabilità quando i nostri comportamenti (pensieri, parole ed opere) sono incuranti. Ignorare sicuramente non aiuta, anzi comporta il perpetuare degli errori nei rapporti individuali e collettivi con gran nocumento di tutti, sul piano relazionale, e gran nocumento nei confronti di alcune importanti verità, sul piano spirituale.
E infine un domandone che fa parte degli insoluti cronici: si ritorna? Oppure abbiamo a disposizione solo una vita con le sue uniche - a volte scarne, a volta inesistenti - opportunità di crescere e apprendere? Banalmente riflettiamo. Se nostro figlio, nonostante i reiterati tentativi, mostra di non avere appreso l'arte di allacciarsi le scarpe, noi cosa facciamo, gliele strappiamo dai piedi e lo mandiamo in giro scalzo? Sarebbe una reazione inconcepibile, indegna di un genitore. Ebbene, allo stesso modo, potremmo restare legittimamente sorpresi se il Genitore Celeste, Padre amorevolissimo - irritato dalla scarsa attitudine ad imparare di una sua creatura - gli strappasse l'unico strumento idoneo a ripetere l'esperienza (in questo caso il veicolo corporeo) e decidesse di inviarlo scalzo nei sentieri dell'eternità, sottraendogli l'opportunità di esercitarsi.
O no? Anche questo tema - tra i tanti proposti - è presente nel docufilm. Non aspettiamo, come spesso accade, che sia una circostanza dolorosa a far lievitare qualche curiosità in ambito spirituale, non aspettiamo che sia la paura ad indicarci questa o quella domanda. Il risveglio è l'unico strumento che abbiamo per far maturare le occasioni migliori e trasformare il mondo. Ogni momento è il momento giusto. Grazie alla professoressa Franca M. Impallari e al suo staff per l'impegno e per aver dato vita ad un video/libro in grado di fornire spunti di riflessione.
Il merito è avere trasmesso alcune chiavi di lettura della realtà, attraverso il sinergico apporto di studiosi e ricercatori che hanno al loro attivo un interessante patrimonio di esperienze, diverse ma spiritualmente in linea tra loro. Una delle possibili chiavi di lettura: curiamo l'anima e l'anima curerà noi.
Ingridi Riotta (poetessa e saggista, Palermo)
Riepilogo per il FESTIVAL DELL’ANIMA.
Serata di domani 24 agosto
1. Si può arrivare già alle 19.00/30 e godere del tramonto e fare uno spuntino al Café Florio dentro il Baglio.
2. Inizieremo alle 21.00 consiglio max puntualità.
3. Il filmato sarà proiettato all’interno del baglio Florio.
4. Coloro che hanno difficoltà a deambulare è attivo il servizio navetta a un costo di 3 euro andata e ritorno
.5. Portare una giacca leggera o scialle.
6. Ingresso 5 euro.
È solo un Contributo per le spese costose della serata.Lo staff Egeria è felice di accogliervi e insieme gioire di questo momento dedicato a tutte le anime in cammino.Vi aspettiamo per una serata sublime!
