Covid, Marettimo rinucia ancora ai festeggiamenti per San Giuseppe

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
17 Marzo 2021 23:49
Covid, Marettimo rinucia ancora ai festeggiamenti per San Giuseppe

Anche quest’anno Marettimo dovrà rinunciare a festeggiare il proprio santo patrono, San Giuseppe. Il Covid ferma, infatti, una tradizione che dura da più di un secolo che affonda le radici a circa metà dell’800 e si presume che in origine rappresentò la liberazione dai pirati turchi e algerini e fu festa propiziatoria per l’abbondanza e la serenità nelle famiglie. L’anno scorso il primo stop. In pieno lockdown nazionale, per l’avvento della pandemia, i marettimari dovettero rinunciare ad una delle celebrazioni più sentite dell’isola.

Quest’anno la festa è saltata ancora, stavolta per le disposizioni governative che vietano manifestazioni pubbliche: niente pranzo coi Santi e santa messa in piazza, niente banda musicale e luminarie nell’isola e niente 'duminiare' (fuochi) all’ingresso del paese. Nei giorni scorsi nella piccola chiesa dell’isola si è tenuta la “Scinnuta” del simulacro del Santo. Anche quest’anno però non potrà essere portata in processione per le vie del paese accompagnata dalle festose note della banda musicale che, in tempi normali, sveglia il paese il giorno della vigilia e accompagna ogni momento delle celebrazioni.

Un duro colpo per tutta la comunità di Marettimo. La festa di San Giuseppe, infatti, rappresenta un momento molto sentito nell’isola, che segna il passaggio dall’inverno alla bella stagione. Facendo da richiamo a tantissime persone che ogni anno si danno appuntamento a Marettimo per l’importante ricorrenza religiosa. Compreso chi ormai risiede altrove per lavoro. I festeggiamenti in onore di San Giuseppe, di solito, prendono il via il giorno della vigilia con il tradizionale rito della “Dimuniara”.

Si fanno ardere tre cumuli di fascine di legna composte da arbusti raccolti sull’isola e fatti essiccare per qualche giorno. I tre fuochi rappresentano la Sacra Famiglia; per tradizione, nel fuoco centrale si bruciavano le vecchie barche al grido di “Evviva u Patriarca di San Gnuseppe”, seguito da un corale “Vivaaa”. Il giorno dopo si tiene la cerimonia delle Alloggiate (che rievoca la fuga in Egitto della Sacra Famiglia in cerca di ospitalità) e la processione delle statue di San Giuseppe e San Francesco di Paola.

Questo, però, per il momento è solo un ricordo. Quest’anno, a Marettimo, ognuno nella propria casa pregherà in silenzio per San Giuseppe con la speranza di poter tornare presto a festeggiare il proprio Santo patrono. Intanto, l’amministrazione comunale Egadina ha provveduto ad organizzare una serie di dirette streaming da Marettimo e con delle testimonianze da Levanzo: 𝐆𝐈𝐎𝐕𝐄𝐃𝐈̀ 𝟏𝟖 𝐌𝐀𝐑𝐙𝐎 ▹ Ore 17.30: Santa Messa presso la Chiesa di Maria SS.

delle Grazie; ▹ Ore 18.30: interviste in diretta e trasmissione di video storici che raccontano la "Vigilia di San Giuseppe" e i preparativi della Festa. 𝐕𝐄𝐍𝐄𝐑𝐄𝐃𝐈̀ 𝟏𝟗 𝐌𝐀𝐑𝐙𝐎 ▹ Ore 9.30: Santa Messa presso la Chiesa di Maria SS. delle Grazie; ▹ Ore 11.30: interviste in diretta, collegamenti con l'isola di Levanzo e trasmissione di video storici che raccontano la "Festa di San Giuseppe".   Claudia Parrinello

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