Conferimento rifiuti organici, Castelvetrano scarica in Friuli! Alfano chiede alla regione un sito più vicino

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
16 Marzo 2020 16:48
Conferimento rifiuti organici, Castelvetrano scarica in Friuli! Alfano chiede alla regione un sito più vicino

Il Sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano ha scritto  al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al Prefetto di Trapani , Tommaso Ricciardi all’Assessore Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità e Al Dipartimento Regionale dell’acqua e dei rifiuti per conoscere indicato il luogo per il conferimento a regime dei rifiuti biodegradabili e indifferenziati prodotti nel territorio comunale. Nella lunga lettera, della quale riportiamo solo alcuni stralci, si chiede in pratica alla Regione di trovare una soluzione con largo anticipo per prevenire le classiche emergenze che si verificano puntualmente nella stagione estiva.

In relazione all'oggetto, corre l'obbligo di informare le Autorità in indirizzo che con l’affidamento del “Servizio quinquennale di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, compreso quelli assimilati, ed altri servizi, di igiene pubblica all’interno dell’A.R.O. di Castelvetrano”, affidato a far data dal 01.11.2019 alle società in ATI -SAGER S.R.L. da San Giovanni al Natisone (UD) - ECO BURGUS S.R.L. da Carini (PA), il complesso sistema di raccolta dei rifiuti sul territorio di Castelvetrano e nelle frazioni di Marinella di Selinunte e di Triscina è stato notevolmente migliorato, tanto da assistere a un vero e proprio salto della percentuale nella differenziazione dei rifiuti che oggi tocca punte del 50%.

E’ stato quindi intrapreso dagli uffici ambientali dell’Ente e dagli operatori economici contrattualizzati un percorso virtuoso che di fatto allontana l’ombra infausta su una municipalità che si collocava in materia agli ultimi posti nella regione. Consapevoli che il percorso è ancora lungo e difficilissimo per addivenire al raggiungimento della percentuale del 65% di differenziata imposta dalla vigente normativa, non si può fare a meno di significare che diverse problematiche e criticità, poteri di controllo di questa municipalità, sono di evidente ostacolo al decoro urbano e quindi al percorso virtuoso intrapreso.

Ci si riferisce in prima istanza alle difficoltà di conferire e smaltire i rifiuti organici a causa della mancanza di piatteforme disponibili a soddisfare la domanda in tutta la regione. La stima dei quantitativi dei rifiuti generati e che si andranno a generare nella stagione primaverile, ormai alle porte, ed estiva, la dice lunga sulle difficoltà che i servizi ambientali e gli operatori economici contrattualizzati sono tenuti ad affrontare per assicurare il necessario decoro urbano ed igiene pubblica senza imbattersi in vere e proprie emergenze ambientali.

Lo studio in tabella è diviso sostanzialmente in tre periodi: fuori stagione (come lo siamo ora), aprile/maggio, quando iniziano a pervenire i dimoranti e i turisti nel territorio ed in ultimo luglio/agosto, periodo che ha portato da sempre questa municipalità ad affrontare vere e proprie emergenze ambientali. Lo studio sopra richiamato di cui trattasi evidenzia un esponenziale incremento, a causa di un migliore servizio e della programmata presenza di dimoranti e di turisti, dei quantitativi di rifiuti biodegradabili, fino a 80 tonnellate/settimana (oggi vengono raccolte all’incirca 47 tonnellate), a fronte di una disponibilità massima attuale, che tra l’altro è venuta a mancare, di 30 tonnellate alla settimana.

Orbene, per Castelvetrano nel 2018 il medesimo rapporto è stato del 37,8%, il che dimostra che già nella pianificazione di settore si sarebbe dovuto tener conto e pianificare diverse disponibilità di accesso agli impianti per il periodo estivo, senza attendere, come è già successo l'anno scorso, che si realizzasse l'emergenza prima di intervenire e solo per l'impianto che riceveva l'indifferenziato. Quest'anno la situazione è ancora più critica rispetto all'anno precedente perchè l'Amministrazione è finalmente riuscita a far decollare la raccolta differenziata, come testimoniano i dati della tabella precedente, ragione per la quale la mancanza di sbocchi per le frazioni raccolte separatamente farebbe ripiombare il comune nel caos e, soprattutto, demotiverebbe l'utenza, che ha risposto ottimamente alle azioni poste in essere dall'Amministrazione.

Tale cioè da non poter essere seriamente destinataria di una richiesta di ricominciare daccapo! Chiarita la situazione a monte, si può passare ad esporre la situazione attuale dell'Amministrazione. L’unica società (impianto) che questa municipalità ha a disposizione, o almeno ha avuto a disposizione, per quanto attiene lo smaltimento del rifiuto organico, è la RACO s.r.l. di Belpasso (CT) che ci ha assicurato fino ad oggi soltanto il conferimento di circa 30 tonnellate alla settimana. In data 11.03.2020 la stessa società ha comunicato all’Ente la chiusura dell’impianto a far data dal 16.03.2020 (non si sa fino a quando - a data da destinarsi).

E’ inutile significare che ciò costituisce per il comune una vera e propria emergenza in quanto, di fatto, anche in questo periodo caratterizzato dalla normale presenza dei residenti nel territorio, non è possibile conferire tutto il rifiuto organico prodotto (circa 47 tonnellate la settimana). Per non uccidere sul nascere le buone intenzioni della cittadinanza, data l’impossibilità di trovare un canale all’interno della regione, si è dovuti ricorrere ad un impianto di soccorso, resosi disponibile grazie ai buoni uffici dell'Appaltatore, che però si trova nel lontanissimo Friuli, a Codroipo in Provincia di Udine.

Si tratta, come detto, di un impianto di soccorso, al quale si accede pagando il conferito e non comprando spazi da pagare anche se non utilizzati, e, come tale, non in grado di "garantire" quanto invece serve a Castelvetrano: affidabilità di conferimento! Castelvetrano è stata per lunghi anni una "cenerentola" isolana della differenziata ed i suoi tentativi, con un Appaltatore provvisorio, di migliorare la separazione dei rifiuti prodotti sono rimasti tali. Ora la situazione è diversa e la stabilità conquistata senza l'aiuto di alcuno, ma destreggiandosi al meglio sul mercato, deve trovare una risposta adeguata da parte delle Autorità Regionali se è vero che il loro scopo è di sostenere ad ogni costo l'incremento della percentuale di raccolta differenziata in Sicilia.

Questa Amministrazione e per essa il Responsabile del Settore, dopo aver dato prova negli ultimi mesi della nuova via imboccata dalla gestione dei rifiuti comunali, anche ricorrendo ad impianti di soccorso, chiede ora il SOCCORSO della Autorità in indirizzo per non spezzare il circuito virtuoso che, con sforzi non indifferenti, si è riusciti ad imboccare.    

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