Castelvetrano sotto scacco ♟
In queste ultime due settimane si è discusso molto riguardo l’arresto di Matteo Messina Denaro. A Castelvetrano, come mai prima d’ora, sono giunti Giornalisti da tutta Italia per cercare risposte dalla gente riguardo alla spinosa faccenda. Spesso però i cittadini, provando ad esprimere la propria opinione, hanno espresso pareri contrastanti, in certi casi esaltando addirittura l’operato del Boss. I discorsi che venivano esposti a mio modo di vedere peccavano di giudizio e di mancanza di oggettività forse per paura o codardia.
È stata raffigurata giustamente una Castelvetrano spenta, passiva, quasi forzata in certe manifestazioni in cui interagivano veramente pochi individui. Una campobello di Mazara (ultima città dove risiedeva il boss) sbeffeggiata continuamente anche da trasmissioni molto popolari. Ciò dimostra che la coscienza collettiva deve cambiare. Dobbiamo evolverci e dire veramente quello che pensiamo senza timore, magari riflettendo qualche secondo prima di parlare, ragionando con coscienza, perché come un detto insegna “La gatta frettolosa fa i gattini ciechi”. In caso contrario si rischia che l’opinione pubblica possa immaginare il Trapanese solamente come terra di Mafia. Ma se guardiamo meglio la nostra terra ci renderemo conto di quanta ricchezza può esprimere:
-Selinunte, il parco archeologico più grande d’Europa;
-punti di ritrovo come la discoteca “Nirvana” che insieme all’ “Area 14” gareggerà al “Dance Music Aword “ creando momenti di ritrovo per i ragazzi.
-un area commerciale che abbraccia tutti i paesi limitrofi, sinonimo di un paese evoluto.
Inoltre Castelvetrano conosciuta anche per le olive che sono tra le migliori al mondo. Il nostro olio infatti esprime tutto il calore e la passione che questa terra sa offrire grazie a proprietà organolettiche uniche nel loro genere. Il territorio ha un potenziale quasi sprecato perché poco valorizzato anche a causa di un vulgata che cerca in tutti i modi di danneggiarlo o sminuirlo. Un dato di fatto però è che Il trapanese e la Sicilia in generale non sono solo “luogo natio di un boss di fama internazionale, ricercato da trent’anni”, ma è anche cultura assimilata da anni di dominazione Araba e Normanna, greca, angioina e spagnola.
Siamo conosciuti ovunque per le nostre eccellenze gastronomiche. Il cannolo, la cassata e le arancine sono invidiate da tutto il mondo. In conclusione posso affermare che l’operato di certi cittadini e di certo giornalismo passivo e senza anima non metterà mai totalmente in scacco questa meravigliosa terra che magari un giorno risorgerà come un fiore a primavera. L’unica cosa che ci resta è la speranza che un giorno le cose cambieranno e che il sole tornerà a risplendere, ma questo dipende dalla convinzione delle nostre idee e dalla forza che riusciremo a imprimervi , soprattutto da parte di noi giovani.
DARIO SAVALLE
Socio Key Club Palmosa Civitas