Canile arrivano le risposte alle nostre domande.Hanno forse cambiato il piano regolatore vigente?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
12 Novembre 2017 09:00
Canile arrivano le risposte alle nostre domande.Hanno forse cambiato il piano regolatore vigente?

 La vicenda del canile rischia di trasformarsi in una telenovela, forse anche a causa di qualche pessimo consiglio o di qualche valutazione che viene fornita dai tecnici preposti, ai componenti della Commissione Straordinaria che non essendo tecnici debbono far riferimento ai loro esperti. Una doverosa premessa va fatta, per evitare di scrivere un articolo fiume, chi volesse continuare la lettura potrà farlo perché comprenderà perfettamente tutto, ma chi volesse recuperare le puntate precedenti della nostra inchiesta potrà farlo cliccando qui (https://www.primapaginacastelvetrano.it/index.php/top-home-off/529-l-ampliamento-del-canile-comunale-abusivo-le-carte-raccontano-altro).

Chi avesse voglia di leggere la seconda parte dell’inchiesta potrà farlo qui (https://www.primapaginacastelvetrano.it/index.php/top-home-off/545-il-canile-non-e-abusivo-ora-e-ufficiale-cosa-succedera). Chi volesse leggere la terza parte dell’inchiesta potrà leggerla qui ( https://www.primapaginacastelvetrano.it/index.php/top-home-off/688-le-nostre-domande-sul-canile-attendono-ancora-risposta-come-mai). Bene proseguite pure, la lettura.

Avevamo posto tre semplici domande con una e-mail del 22 settembre u.s., alla Commissione Straordinaria, ed all'ing.Giuseppe Riccio: 1)In base a quale normativa il canile non poteva essere costruito entro i 50 metri dal presidio depurativo? 2)la parte del canile che si trova oltre i 50 metri dal depuratore, può essere considerata in regola con la normativa vigente ? 3) Come è possibile che i diversi enti pubblici che hanno rilasciato i pareri di competenza, per  l'ampliamento del Canile comunale, non hanno tenuto conto di questa fascia di rispetto del depuratore? Il Dr.

Salvatore Caccamo dopo qualche giorno aveva testualmente risposto  che “Relativamente alle problematiche afferenti l'ampliamento del canile municipale sarà cura della gestione straordinaria del Comune fornire, nei modi ritenuti più opportuni, ulteriori chiarimenti in merito.” Comprendendo che la problematica ha bisogno di maggiore tempo per essere approfondita  adeguatamente, abbiamo atteso per circa 40 giorni una relazione che si è poi trasformata in una nota inviata a tutti gli organi di stampa e che vi proponiamo integralmente di seguito: “In merito alla sospensione dei lavori di completamento della struttura mista canile sanitario e canile rifugio, sita nel compendio ospitante attualmente il depuratore ed il rifugio sanitario per cani in Via Errante Vecchia, appare utile rassegnare le seguenti informazioni.

Il rifugio sanitario ed il realizzando canile rifugio ricadono in una area con destinazione urbanistica del tutto incompatibile con le attività antropiche atteso che rientrano in “Z.T.O. F” – Depuratore esistente e, quindi, incompatibile con l’uso attualmente esercitato. Ciò può affermarsi anche in correlazione alla lettura dell’art.41, co.1 della L.R. 27/86, che costituisce il riferimento normativo vigente in merito alle fasce di rispetto per gli impianti di depurazione, che statuisce il vincolo assoluto di inedificabilità nell’area circostante il depuratore per una fascia di 50 metri.

Com’è noto, nella sopra detta area insiste l’impianto di depurazione comunale, in atto interessato da lavori di adeguamento che verranno consegnati entro poche settimane, per i quali la Giunta Municipale di Castelvetrano, con delibera n.371/2014 ha approvato il relativo Progetto definitivo finanziato con delibera C.I.P.E. n.60/2012 per un importo complessivo di € 14.414.720,28. Detto progetto prevedeva la modifica della perimetrazione dell’impianto stesso per tenere conto del Rifugio Sanitario esistente ed evidenziava la incompatibilità delle opere del previsto ampliamento del canile con l’impianto di depurazione.

Infatti, tutte le opere di trasformazione del Rifugio in Canile ricadono all’interno della fascia di rispetto con inedificabilità assoluta di cui all’art.46, co.1 della L.R. 27/86., ivi comprese le opere incluse nel progetto di variante in quanto inammissibili poiché difformi allo strumento urbanistico. Per quanto sopra esposto ed in considerazione del mancato pieno rispetto delle prescrizioni dettate, a suo tempo, dagli organi competenti, si ritiene che, nel caso in esame, ricorrano le condizioni di cui al combinato disposto dell’art.106, co.10, art.106, co.2, lett.

b) e art.108, co.1, lett. b) del decreto legislativo 50/2016.”

Per quanto ci siamo sforzati di leggere e rileggere la nota, non solo non abbiamo trovato le risposte che attendevamo, ma paradossalmente sono aumentate le domande, ed allora come se fossimo dei tecnici abbiamo provato a leggere le carte e cercato di leggere tra le righe.

Primo punto: La Commissione scrive : Il rifugio sanitario ed il realizzando canile rifugio ricadono in una area con destinazione urbanistica del tutto incompatibile con le attività antropiche atteso che rientrano in “Z.T.O. F”

Estratto del piano di attuazione del piano regolatore generale: “Nelle Zone territoriali omogenee "F" possono sorgere attrezzature ed impianti di interesse generale come: mercati, macelli, mostre, officine del gas, impianti di depurazione, acquedotti, caserme, uffici giudiziari, etc…. “; pertanto secondo la descrizione riportata nel piano di attuazione del piano regolatore generale del Comune di Castelvetrano, ancora in vigore, anche il Canile Comunale può essere inserito a pieno titolo tra gli impianti di interesse generale. Non si capisce perché dovrebbe essere del tutto incompatibile con lo strumento urbanistico, così come affermato nella nota

Secondo punto: La Commissione scrive: Ciò può affermarsi anche in correlazione alla lettura dell’art.41, co.1 della L.R. 27/86, che costituisce il riferimento normativo vigente in merito alle fasce di rispetto per gli impianti di depurazione, che statuisce il vincolo assoluto di inedificabilità nell’area circostante il depuratore per una fascia di 50 metri.

Il piano regolatore di Castelvetrano, attualmente vigente, ha collocato la fascia di rispetto, prevista dall’art. 41 co. 1 della L.R. 27/86, nell’area al di là del muro di recinzione del canile per un’estensione di 100 metri. Pertanto secondo quanto previsto dal piano regolatore generale, il canile non rientra nella fascia di inedificabilità assoluta prevista dall’ art. 41 co. 1 della L.R. 27/86. Tale inedificabilità assoluta è prescritta solo per i terreni al di fuori della recinzione che comprende sia il depuratore comunale che il canile comunale.

Alla luce delle suddette considerazioni si può con certezza affermare che, l’incompatibilità citata dalla nota della commissione non è coerente a quanto prescritto dal piano regolatore di Castelvetrano (approvato nel 1994) e qualora si decidesse modificarla, scelta a nostro avviso opportuna, si deve procedere secondo quanto previsto dalla normativa vigente e cioè approvando una variazione al piano regolatore ed inoltrando all’assessorato regionale Competente (ARTA) la richiesta di modifica.

In questo modo sarà possibile correggere un antico errore precedentemente commesso, che ha per decenni reso inedificabili dei terreni che in realtà potevano essere edificabili, se la fascia di rispetto iniziava dal depuratore esistente e per un’ estensione di 50 m, cosi come ipotizzato dalla commissione prefettizia! Però fino a che la variazione del piano regolatore non viene richiesta ed ottenuta, la fascia di rispetto del depuratore (prevista dall’art. 41 co. 1 della L.R. 27/86) non comprende l’area del canile e pertanto nessun abuso allo strumento urbanistico è stato fatto approvando il progetto di ampliamento del canile!

Terzo punto: La Commissione scrive: Com’è noto, nella sopra detta area insiste l’impianto di depurazione comunale, in atto interessato da lavori di adeguamento che verranno consegnati entro poche settimane, per i quali la Giunta Municipale di Castelvetrano, con delibera n.371/2014 ha approvato il relativo Progetto definitivo finanziato con delibera C.I.P.E. n.60/2012 per un importo complessivo di € 14.414.720,28. Detto progetto prevedeva la modifica della perimetrazione dell’impianto stesso per tenere conto del Rifugio Sanitario esistente ed evidenziava la incompatibilità delle opere del previsto ampliamento del canile con l’impianto di depurazione.

Il progetto di ampliamento del depuratore, non ha previsto alcuna modifica della fascia di rispetto prevista dall’art. 41 co. 1 della L.R. 27/86 e prescritta dal vigente piano regolatore di Castelvetrano. In quanto ad oggi la fascia di rispetto del Depuratore comunale risulta essere quella indicata nello stralcio riportato nel seguente articolo. La variazione della suddetta fascia di rispetto comporterebbe una variante al piano regolatore vigente, secondo l’iter previsto dalla normativa, da quello che ci risulta la fascia di rispetto del nuovo depuratore comunale (ampliamento del precedente) avrà la stessa fascia di rispetto riportata dal piano regolatore e nessuna modifica è stata effettuata sulla stessa. 

Attendiamo di conoscere le nuove puntate…

Fine quarta parte 

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