I lavori sono finanziati dallo Stato nell’ambito di un bando volto al contrasto delle aree degradate. All’interno della struttura sarà realizzato un centro ascolto e per attività didattiche e culturali
Sono iniziati il 4 luglio i lavori di riqualificazione dell’immobile confiscato alla mafia (ex Grigoli) e assegnato al patrimonio indisponibile del Comune, sito in via Mare, a fianco del supermercato Lidl, al cui interno sorgerà un centro per l’erogazione di servizi sociali e culturali con l’obiettivo di ridurre la marginalità sociale.I lavori, eseguiti dall’impresa GMP Costruzioni srl di Gela, aggiudicataria della gara appaltata dal Comune per l’importo di circa 1milione e 132 mila euro, saranno finanziati con fondi stanziati dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del Bando nazionale per la riqualificazione sociale e culturale di aree urbane degradate a cui la nostra Amministrazione comunale ha partecipato nel 2015 (D.P.C.M.
15.10.2015).Il progetto, che mira a rigenerare un quartiere campobellese periferico e degradato, ma molto rilevante per la sua collocazione strategica di collegamento con le frazioni balneari di Tre Fontane e Torretta Granitola, nello specifico prevede un intervento di ristrutturazione del capannone di oltre 1.500 metri quadri, originariamente destinato a ospitare un supermercato, dove sarà realizzato un centro ascolto e per lo svolgimento di attività culturali e didattiche. In base al progetto di riqualificazione presentato dal Comune, l’immobile sarà dunque oggetto di adeguata ristrutturazione e al suo interno saranno realizzati uffici, sportelli di ascolto, alloggi per l’accoglienza di soggetti disagiati, laboratori e spazi di relazione.
Tra gli obiettivi dell’intervento c’è principalmente la riqualificazione socio-culturale dell’area, nonché il suo sviluppo socio-economico con positive ricadute a beneficio di tutta la collettività.Progettista, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza è l’arch. Gian Vito Luppino, RUP il geometra Fabio Castiglione. La scelta di cercare di valorizzare i tanti immobili confiscati alla mafia e affidati al patrimonio indisponibile del nostro Comune acquisisce un significato forte per la comunità campobellese in quanto rappresenta una sorta di sovvertimento delle logiche criminali.
Riqualificare un bene che prima era oggetto di attività illecite, utilizzandolo per fare impresa sociale e buona economia costituisce infatti uno dei modi più efficaci per contrastare il fenomeno mafioso nel territorio. La realizzazione di questo progetto, in particolare, è stata possibile grazie al lavoro sinergico effettuato dagli uffici comunali dei settori Urbanistica, Lavori pubblici e Socio-culturale.