Le acque continuano ad essere particolarmente agitate in Forza Italia, dopo le numerose prese di posizione pubbliche da parte della consigliera Barbara Vivona che aveva più volte disconosciuto gli attuali vertici provinciali e locali, era arrivata la presa di posizione da parte dell'attuale segretario comunale Vito Fazzino che aveva fatto chiarezza su alcuni punti. potrete leggere la nota a questo link: https://www.primapaginacastelvetrano.it/vito-fazzi...
Pochi minuti fa abbiamo ricevuto la replica da parte dell'attuale vice-presidente del Consiglio Comunale, Barbara Vivona che vi proponiamo di seguito:
Egregio Direttore,
Le scrivo, nonostante mi trovi attualmente all'estero per impegni professionali che mi impediscono di seguire da vicino le dinamiche politiche locali di Castelvetrano, in risposta all'articolo pubblicato ieri sulla pagina di informazione locale. Le dichiarazioni del Sig. Fazzino, presentatosi come portavoce di una fazione locale di Forza Italia, hanno continuato a colpire la mia persona nel ruolo di Capogruppo Consiliare di Forza Italia, rendendo indispensabile una pronta e chiara replica per ristabilire la verità dei fatti. Mi assumo dunque l'onere di questa difesa, a tutela non solo della mia figura politica ma soprattutto nel rispetto dei miei elettori.
Le Radici delle Tensioni Interne a Forza Italia
È ormai palese che Forza Italia, tanto a Castelvetrano quanto nell'intera provincia di Trapani, sia da tempo dilaniata da continue tensioni e polemiche interne. Queste sono la diretta conseguenza di una gestione politica del territorio profondamente carente, imputabile in larga parte al coordinatore provinciale. La sua incapacità di accettare la doppia sconfitta alle elezioni regionali lo ha spinto a intraprendere una campagna destabilizzante contro il deputato eletto che ha ottenuto il maggior numero di preferenze. L'obiettivo è lampante: indebolire la sua posizione e annullare il suo consenso, con l'intento di superarlo nelle prossime consultazioni regionali, dopo i due insuccessi consecutivi del 2017 e 2022.
Anche a Castelvetrano, all'indomani delle elezioni amministrative, il gruppo classificatosi secondo non ha accettato la logica del regolamento comunale, che assegna al consigliere più votato il ruolo di capogruppo consiliare. Ciò ha scatenato un confronto animato, alimentato e sostenuto dal coordinatore provinciale. La sua avversione per il mio rapporto di collaborazione e amicizia con il deputato in carica è evidente, così come il suo tentativo di imporre scelte arbitrarie su nomine cruciali, quali capogruppo e assessore. La sua convinzione che i voti degli elettori "non contano nulla" dopo le elezioni rivela una profonda distorsione dei principi democratici e rappresentativi.
Le divergenze tra i due schieramenti, tra i consiglieri e tra gli iscritti e attivisti, sono manifeste e riconosciute a tutti i livelli, locale e nazionale. La frattura tra il coordinatore provinciale e il deputato eletto è ormai nota persino a Bruxelles, evidenziando una crisi di leadership e coesione che nessuno, finora, è riuscito a sanare.
Strategie di Attacco e Mancanza di Lealtà Politica
Ciò che trovo particolarmente irritante, al di là della sterile e controproducente polemica che finisce per disorientare l'opinione pubblica e avvantaggiare gli avversari politici, è la sistematicità e la natura subdola di questi attacchi. Essi si verificano invariabilmente quando l'interlocutore principale, e diretto interessato a rispondere, è assente da Castelvetrano per impegni professionali, trovandosi così impossibilitato a difendersi. Un episodio analogo si verificò esattamente un anno fa, subito dopo le elezioni, quando un impiegato comunale – con interessi politici palesemente non celati – si adoperò per raccogliere firme su una mozione contro di me, appena eletta vicepresidente del consiglio. Tale operazione, condotta nel silenzio generale, vide persino una parte dell'amministrazione e della maggioranza acquiescente.
Purtroppo, a queste scorrettezze procedurali e morali siamo ormai abituati. Ne è un esempio l'episodio avvenuto poche settimane prima delle elezioni per il Presidente della Provincia. In quell'occasione, fu imposto il nome di un assessore designato in quota Forza Italia: una parente del Sig. Fazzino, sconosciuta nell'ambiente politico attivo del partito e imposta dal coordinatore provinciale senza consultare né me, in quanto capogruppo consiliare, né il deputato eletto. Questa azione, un vero e proprio sgarbo istituzionale e di partito, mirava chiaramente ad acuire le tensioni politiche, con il pieno avallo del Sindaco.
Quest'ultimo, sebbene consapevole delle profonde divergenze interne al partito, ha scelto arbitrariamente di dialogare solo con una delle parti, adottando un comportamento diametralmente opposto rispetto a quanto accaduto, ad esempio, con Fratelli d'Italia qualche mese prima, quando la mancata consultazione aveva generato una forte reazione di contrapposizione da parte dei consiglieri e del coordinatore provinciale.
La Legittimità della Mia Rappresentanza e il Peso del Voto Popolare
Sembra che il Sig. Fazzino agisca in una sorta di "delirio di onnipotenza", arrogandosi il diritto di censurare o limitare la libertà di espressione di un consigliere eletto, questa è un atto inaccettabile . Io sono stata eletta in una lista dove, senza il contributo dei "nostri" voti, non si sarebbe mai raggiunto il quorum necessario per ottenere un seggio. I voti incrociati con gli altri candidati , nel sistema del voto di genere , sono stati determinanti per il posizionamento della Signora Marchese, la cui permanenza in Consiglio Comunale è, peraltro, ancora sub judice, in quanto la correttezza dell'attribuzione dei seggi da parte del giudice è contestata. Ci si aspetta, per legge e correttezza professionale, che tale errore venga corretto in autotutela, al fine di ristabilire la proporzionalità tra maggioranza e opposizione prevista dalla normativa.
Sono stata la prima eletta nella lista in cui anche il Sig. Fazzino era candidato senza successo. Sono la capogruppo di Forza Italia, tesserata di partito, e sono stata nominata Segretaria cittadina del movimento femminile "Azzurro Donna" per il comune di Castelvetrano. La mia sintonia con i vertici regionali e nazionali del partito è evidente: partecipo a riunioni locali con l'on. Stefano Pellegrino, deputato regionale, sono vicina alle posizioni dell'on. Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, e partecipo attivamente alle manifestazioni politiche sul territorio organizzate dall'on. Marco Falcone, deputato europeo. Ho inoltre contribuito significativamente, con i miei elettori e i miei voti, all'elezione al primo turno del sindaco Giovanni Lentini, con uno scarto esiguo.
La Questione della Legittimità e i Veri Valori Politici
Alla luce di questi fatti, mi chiedo quale titolo o incarico specifico detenga il Sig. Fazzino per arrogarsi il diritto di negarmi la facoltà di parlare a nome del partito. Forse le sue dichiarazioni sono istigate dal coordinatore provinciale, forse teme la delegittimazione dell'incarico assessoriale di sua nipote, o forse teme che la posizione della seconda degli eletti possa essere compromessa.
Il partito, lo ribadisco con fermezza, non è una proprietà esclusiva di pochi, né appartiene a logiche di spartizione di poltrone o incarichi finalizzati a mera sussistenza politica. Il partito appartiene agli elettori e ai tesserati, ai militanti instancabili che, come me, hanno intrapreso questo percorso per autentica passione e per l'interesse della nostra città. Siamo pronti a rinunciare serenamente a qualsiasi ruolo di partito, ma non rinunceremo mai al mandato e al ruolo che ci hanno affidato i nostri elettori con il loro voto. Questo non sarà mai oggetto di compromesso.
La stima e la fiducia della gente non si acquisiscono facilmente, né si comprano come le tessere di partito. Si possono possedere mille tessere, ma non ottenere nemmeno un voto nell'urna. Per essere eletti e per vincere, è indispensabile il consenso della gente, un elemento che forse a voi manca. Non basta coalizzarsi per posizionare qualcuno su uno scranno; servono qualità umane e professionali, preparazione, libertà di giudizio – che consente di dire "No" quando necessario, di essere critici e persino contrari all'amministrazione se occorre – motivando pubblicamente ogni decisione e assumendosi la piena responsabilità di fronte ai cittadini e al partito.
Una Scelta di Campo: Coerenza e Visione Politica
In conclusione, desidero affermare che questo modo di fare politica non ci interessa minimamente. Potete tranquillamente assumere tutti i ruoli e spartirvi tutti gli incarichi politici disponibili. Un dato è ormai certo e noto a tutti: non esistono interlocuzioni, Forza Italia è divisa in due gruppi. Non siamo interessati a questa guerra interna al partito, che da anni sta producendo solo danni collaterali a tutti coloro che vi sono stati coinvolti, come dimostrano le ultime elezioni provinciali. Abbiamo visioni politiche divergenti e frequentiamo ambiti politici differenti, sia all'interno che all'esterno di Forza Italia. La nostra posizione è pienamente in linea con il Segretario Nazionale, On. Antonio Tajani, e con l'intero partito. Questo ci basta per affermare con convinzione: siamo di Forza Italia.
Cordiali saluti,
Barbara Vivona
Capogruppo Consiliare Forza Italia Castelvetrano