Ci sono volute interminabili sedute di consiglio comunale, un azzeramento di Giunta e tante parole pesanti ma alla fine il nuovo regolamento per l'applicazione della tariffa tari per il 2023 è passato, inserendolo nella seduta che doveva approvare gli equlibri di bilancio.Il Collegio dei revisori lo aveva messo nero su bianco, la mancata approvazione, avrebbe causato uno squilibrio di circa 1, 5 milioni di euro ed oltre al rischio di un nuovo dissesto, la conseguenza più grave sarebbe stata, in mancanza dell'approvazione degli equilibri di bilancio, lo scioglimento del consiglio comunale con la nomina di un commissario straordinario per l'approvazione e con il sindaco Alfano che sarebbe rimasto in sella.
Alla fine ha prevalso il "buonsenso"e l'amore per il ruolo e nella seduta straordinaria di ieri il Consiglio ha detto si all'approvazione degli equilibri di bilancio dove la Tari 2023 è stata inserita, dopo il no di qualche settimana addietro. I si sono stati 12 ( quelli del M5S, Biagio Virzì, Giuseppe Curiale, Rosy Milazzo, Marco Campagna e Monica Di Bella del PD, 5, invece gli astenuti che equivalgono a voto contrario ( Martire, Viola, Craparotta, Giancana, Casablanca).
A piangere le conseguenze ancora una volta i cittadini virtuosi che si vedranno recapitare bollette della Tari con un aumento medio del 30% proprio per ripianare i maggiori cosi del servizio raccolta e smaltimento rifiuti.
Duro il documento firmato dai cosniglieri Campagna, Curiale e Di Bella che hanno ribadito la condanna senza appello al progetto politico amministrativo di Alfano ed hanno chiesto nuovamente le sue dimisssioni.
Ecco il testo integrale:
"In relazione alla proposta di deliberazione portata in esame, discussione e votazione nella odierna seduta, i sottoscritti Consiglieri comunali, richiamando gli interventi esposti nel corso della seduta, osservano quanto segue:
In questi anni di consiliatura ed in particolare con il voto espresso nel maggio 2022 sulla proposta di approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) 2022 2025 e relative tariffe per l'anno 2022, abbiamo stimolato e sollecitato l'Amministrazione del Sindaco Alfano, anche attraverso precise proposte, a lavorare seriamente e concretamente all’abbassamento dei costi del servizio dì gestione dei rifiuti, rimodulando il contratto con la società di gestione ed il PEF in base a principi di efficienza, congruità e adeguatezza del servizio.
Tuttavia, anche nel 2023, il costo del servizio non ha subito mutamenti, rimane uguale a quello dei due anni pregressi, esclusivamente per l'incapacità amministrativa di questo Sindaco e della sua compagine assessoriale di porre correttivi al PEF 2023 che non è stato neppure portato all’esame del Consiglio.
Ed allora rimane l'amara constatazione di una amministrazione “fantasma”:
Nella gestione del servizio rifiuti, lasciata alla sola attività della società di gestione alla quale il Sindaco ha Iasciato ampio mandato;
Nella riduzione dei costi del servizio, non attivandosi concretamente sulle voci di costo;
Nella salvaguardia degli equilibri di bilancio, necessaria a causa di una manifesta incapacità amministrativa.
Il nostro rimane, pertanto, un giudizio negativo suìì'operato del Sindaco Albano, privo di numeri e strumenti per proseguire il progetto politico/amministrativo che si ostina a proseguire ma che in verità è miseramente fallito.
L‘amministrazione si rifugia anzi si nasconde oggi in un escamotage tecnico che ingabbia e mortifica la democrazia rappresentativa di questo Ente.
Il Consiglio comunale oggi prende atto che, in presenza di disequiìibri nella gestione, vi è un obbligo di Iegge di procedere ad attivare le necessarie misure correttive, e viene chiamato a votare un atto tecnico, predisposto dagli uffici per salvare i conti del Comune.
Prende atto, inoltre, di quanto espresso anche dal Collegio dei Revisori che, nell'esprimere parere favorevole alla proposta di delibera, rileva che sussiste uno squilibrio di parte corrente pari ad C 1.431.846,00 e certifica il non permanere degli equilibri di bilancio della gestione di competenza, che possono essere salvaguardati esclusivamente con l'approvazione delle tariffe TARI 2023.
A ciò si aggiunge che la mancata approvazione deìja odierna delibera potrebbe comportare, in base all'art. 193 TUEL, Io scioglimento del Consiglio comunale, privando la Città della necessaria attività di proposta, confronto e controllo che questo organo elettivo democraticamente esercita, senza alcuna conseguenza nei confronti del Sindaco, vero ed unico responsabile della attuale situazione.
Pertanto, rimaniamo fortemente preoccupati sulla condizione economica-finanziaria dei nostro Ente e continuiamo ad esprìmere un giudizio negativo sull'operato di questa Amministrazione che dimostra, ancora una volta, l'incapacità di porre in essere atti df gestione incisivi ed efficaci.
Rimaniamo convinti che il nostro compito, all'interno di questo Ente, rimanga coerentemente quello di salvaguardare la nostra comunità e non il Sindaco Alfano.
Per le superiori osservazioni e per le argomentazioni espresse nel corso della seduta, i sottoscritti Consiglieri voteranno SI alla proposta di deliberazione odierna, per non gravare il bilancio comunale di un disequilibrio e/o un possibile e/o potenziale dissesto finanziario, evidenziando, tuttavia, che senza la presenza ed il voto favorevole dei sottoscritti Consiglieri, la delibera non avrebbe trovato esito positivo, con le conseguenze negative in termini di equilibri finanziari deII’Ente e di rappresentanza democratica.
Chiediamo contestualmente al Sindaco un atto di responsabilità nei confronti della Città, presentando le dimissioni dalla carica.
Marco Campagna
Giuseppe Curiale
Monica Di Bella