Agricoltura e non solo: Oleocantale: la “magia” dell’olio exravergine di oliva

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
16 Novembre 2020 09:02
Agricoltura e non solo: Oleocantale: la “magia” dell’olio exravergine di oliva

L’Oleocantale (dal latino oleo = olio, dal greco acanth = spina, dal composto chimico aldeide), appartenente alla famiglia del polifenoli è naturalmente presente nell’olio extravergine di oliva. Oltre alle caratteristiche antiossidanti tipiche dei polifenoli svolge un’importante azione antinfiammatoria sull’organismo umano, paragonabile ai medicinali non steroidei antinfiammatori di natura sintetica. La scoperta di questo composto dell’olio extravergine di oliva si deve ad uno scienziato e biologo nordamericano di Philadelphia, Gary Beauchamp.

La sua curiosità nacque dopo aver assaggiato un olio extravergine di oliva in Sicilia, dopo un congresso sulla nutrizione molecolare in Sicilia. Lui che stava conducendo studi sull’Ibuprofene liquido, sul tipico pizzico che lascia in gola, lo associò a quello dell’olio assaggiato. Chiese dei campioni ad un frantoio ed iniziò a lavorarci, a studiarlo. Attualmente, sono in corso numerosi studi sulle caratteristiche dell'oleocantale. I ricercatori Paul Breslin, David Foster e Onica Legendre (questi ultimi specializzati in ricerca oncologica) sono riusciti a dimostrare che in vitro l'oleocantale uccide le cellule tumorali in 30 minuti senza danneggiare le cellule sane: agisce distruggendo i lisosomi, gli organuli con scarti metabolici, dalle cellule maligne.

Sulle cavie, la somministrazione di Oleoncantale ha visto ridursi l’accumulo di placca beta-amiloide, causa dell’ Alzheimer. Tali studi sono ancora in corso ma risultano promettenti. Per poter godere dei benefici dell’Oleoncatale, così come tutti i polifenoli dell’olio extravergine di oliva è consigliabile un consumo quotidiano.

Quattro cucchiai da minestra al giorno di olio extravergine di oliva equivalgono a 125mg dell’antinfiammatorio di sintesi Ibuprofene, quindi un buon punto da cui partire per prevenire o attenuare processi infiammatori cronici. Ricapitolando l’Oleocantale svolge:

  1. attività antinfiammatoria sulle articolazioni, sulla cosiddetta infiammazione cellulare cronica di basso grado, che risulta essere alla base della gran parte delle patologie degenerative croniche (diabete, obesità, patologie cardiovascolari-neurologiche ecc.) e quindi dell’invecchiamento;
  2. una riduzione della formazione delle placche di amiloide tipiche del morbo di Alzheimer;
  3. la capacità di indurre l’apoptosi cellulare in varie tipologie di neoplasie, inibendo soprattutto la kinasi MTOR responsabile della replicazione cellulare cancerogena, ma anche inducendo alla rottura i lisosomi aumentandone la permeabilità di parete;
  4. attività antiossidante, tipica anche di altri polifenoli contenuti nell’olio extravergine di oliva e soprattutto nell’ulivo e nelle sue foglie (esempio Idrossitirosolo);
  5. attività immunoregolatrice.
Essendo una molecola recentemente scoperta ed introdotta nel mondo della nutraceutica, col tempo e, grazie agli studi che stanno approfondendo la sua funzione, si avrà la possibilità di introdurre l’Oleocantale nel nostro organismo sotto forma di nutraceutico, per poterne garantire una dose giornaliera adeguata ed una sua maggiore biodisponibilità.

E’ probabile, nonché auspicabile, che a breve sarà possibile assumere l’Oleocantale non solo sotto forma di olio extravergine di oliva, ma anche all’interno di fito-prodotti certificati e di qualità. Elena Manzini

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