A Castelvetrano bruciati oltre 12 milioni di euro per giochi e videopoker

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
18 Dicembre 2017 10:20
A Castelvetrano bruciati oltre 12 milioni di euro per giochi e videopoker

A Castelvetrano nel 2016 sono stati giocati 12,38 milioni di euro e qui la mafia o la criminalità organizzata, o la massoneria che ormai come un mantra vengono sempre più spesso associate alla città dei templi dell’olio e del pane nero, non c’entrano affatto. Ma sono sempre più spesso soldi sottratti alle pensioni o ai miseri salari che operai guadagnano lavorando alla giornata e che pensano di investire sperando di cambiare le loro vite. In un momento storico ed economico particolare questi dati appaiono veramente spaventosi e denotano come la ludopatia sia ormai una patologia da non sottovalutare.

 Un settore che non conosce la crisi Gratta e vinci, lotterie, superenalotto, scommesse sportive, lotto, macchinette, gioco online, ippica, bingo: nel 2016 gli italiani hanno speso 95 miliardi di euro nel gioco, oltre la metà solo in slot machine e videolottery. Pari a più di due manovre finanziarie. Quanto l'Italia sia invasa dalle slot machine e quale sia la spesa a testa degli italiani è oggetto delle analisi di questo lavoro d'inchiesta dei quotidiali locali Gedi e del Visual Lab in collaborazione con Dataninja. Incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams) è stato creato un database interrogabile in grado di mostrare dove e quanto si gioca in oltre 7mila comuni italiani. Partiamo dal dato che ci riguarda più da vicino, mentre il nostro direttore si è occupato di Mazara e Marsala.

Castelvetrano. Il comune di Castelvetrano ha una popolazione di 31.691 abitanti con un reddito pro-capite pari a 13.565 euro. Secondo l’inchiesta nel 2016 le giocate pro-capite ammontano a 390,6 euro (338 euro in Awp e 53 euro in Vlt); nel 2015 le giocate pro-capite si attestavano a 357,7 euro. A Castelvetrano nel 2016 sono stati giocati complessivamente: 12,38 milioni di euro (10,7 mln in Awp e 1,7 mln in Vlt). In Città sono presenti in totale 150 macchinette (140 Awp e 10 Vlt); il numero di apparecchi per ogni 1000 abitanti è di 4,7 (4,4 Awp e 0,3 Vlt).

L’indicatore di virtuosità è lo stesso di Mazara e Marsala, cioè 3 (scala da 1 a 5), ma se consideriamo che Castelvetrano ha circa ventimila abitanti in meno di Mazara e circa cinquantamila in meno di Marsala, comprenderete come il dato sia particolarmente preoccupante e forse meriterebbe un’attenta analisi da parte delle agenzie educative cittadine e forse possa essere l’ulteriore spia di un disagio che sta colpendo su vari livelli la nostra martoriata comunità. Ed anche in questo caso forse lo Stato dovrebbe essere chiamato ad intervenire.

Ma cerchiamo di allargare il campo a livello nazionale. Più di 49 miliardi, sono stati giocati su Awp (acronimo di slot machine: chiamate anche “New Slot” accettano solo monete e sono presenti anche in bar e tabaccherie) e Vlt (acronimo di video lottery: accettano anche banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte). Il numero degli apparecchi attivi sul territorio è di oltre 400mila, così divisi: 354.905 slot e 54.262 Vlt.

La Lombardia è la regione che spende di più, seguita da Lazio e Veneto. L'Abruzzo è la regione con la maggiore densità di apparecchi. Prato è la provincia italiana con la giocata pro capite più alta. Chiudono la classifica delle prime dieci regioni: Toscana (3 milioni 742mila abitanti e 3 miliardi 363 milioni giocati), Puglia, Sicilia e Liguria. Grazie ai dati raccolti dall’inchiesta è stato possibile anche acquisire le dimensioni del fenomeno in alcune città della nostra Provincia, quali ad esempio Mazara del Vallo, Marsala e Castelvetrano, ed in tutte e tre il fenomeno della ludopatia sembra in aumento. 

Mazara del Vallo. Il Comune di Mazara del Vallo ha una popolazione di 51.604 abitanti (da ultimo censimento) con un reddito pro-capite pari a 13.767€. Le giocate pro-capite (cioè stabilite mediamente per persona) ammontano a 422 euro l’anno (270 euro in Awp e 152 euro in Vlt; nel 2015 le giocate pro-capite si attestavano a 415 euro. A Mazara del Vallo nel 2016 sono stati giocati complessivamente: 21,79 milioni di euro (13,9 mln in Awp e 7,9mln in Vlt). In Città sono presenti in totale 236 macchinette (208 Awp e 28 Vlt); il numero di apparecchi per ogni 1000 abitanti è di 4,6 (4 Awp e 0,5 Vlt). L’inchiesta è riuscita pertanto a calcolare la virtuosità di ogni Comune.

L’indice è calcolato su una scala da 1 a 5. Più è alto e più il comune è virtuoso e quindi con una bassa diffusione di slot e con poche giocate. L’indicatore di Mazara del Vallo è 3.

Marsala. Il Comune di Marsala ha una popolazione di 83.232 abitanti con un reddito pro-capite pari a 13.644 euro. Secondo l’inchiesta nel 2016 le giocate pro-capite ammontano a 396,5 euro l’anno (187 euro in Awp e 210 euro in Vlt); nel 2015 le giocate pro-capite si attestavano a 346,6 euro. A Marsala nel 2016 sono stati giocati complessivamente: 33 milioni di euro (15,6 mln in Awp e 17,4 mln in Vlt). In Città sono presenti in totale 383 macchinette (310 Awp e 73 Vlt); il numero di apparecchi per ogni 1000 abitanti è di 4,6 (3,7 Awp e 0,9 Vlt). L’indicatore di virtuosità è lo stesso di Mazara, cioè 3 (scala da 1 a 5).

Vincite. Secondo la ricerca, considerando il dato complessivo nazionale, nel 2016 il 71,6% delle vincite è tornato nelle tasche dei giocatori, che però continuano a giocare alimentando un circolo vizioso. Il resto degli incassi, pari a oltre il 28 per cento (28,3%) va allo Stato (17,5% contro il 13% del 2015), agli esercenti (6%), ai gestori (4,3%) e ai concessionari (0,5%). Nel 2016, il settore dei giochi in Italia ha garantito entrate erariali intorno ai 10,5 miliardi, di cui 5,8 miliardi dai soli apparecchi.

Ludopatia. Il gioco sommerso è incalcolabile. Quanti siano gli italiani malati di gioco d'azzardo patologico è una delle stime più difficili da fare. I dati oscillano tra 1,5 e oltre il 3 per cento di giocatori problematici e circa il 2 per cento di giocatori patologici (pari a oltre un milione di persone). Ma potrebbero essere molti di più i ludopatici impigliati nelle maglie del sommerso. Nessuno raccoglie questi dati” -dice Simone Feder, psicologo (lavora da anni nella comunità “Casa del Giovane” di Pavia) e coordinatore del Movimento NoSlot, commentando i dati della ricerca. “Il sommerso è molto - continua - i ludopatici non accedono ai servizi per le dipendenze, non si sentono malati”.

L'aspetto sociale più significativo è che le richieste d'aiuto arrivano dai familiari, in particolare i figli chiamano per i genitori e i nipoti per i nonni. “È stata stravolta la cultura educativa. Riceviamo almeno due telefonate al giorno ti questo tipo: 'Aiuto, mia madre sta dilapidando tutto, cosa dobbiamo fare?'. Non era mai successo –conclude Feder- che fossero i figli a portare i genitori. Mai la droga -perché il gioco d'azzardo questo è- aveva toccato gli anziani. Le slot sono l'eroina del terzo millennio”

Francesco Mezzapelle Alessandro Quarrato

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