“Raccontiamoci in lingue”,dall’idea di tre docenti di scuola primaria

Un progetto di storytelling con”Piccolo blu e piccolo giallo” per approfondire il valore dell’amicizia

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
18 Dicembre 2021 12:14
“Raccontiamoci in lingue”,dall’idea di tre docenti di scuola primaria

Si è appena concluso nei plessi di scuola dell’infanzia Capuana e Catullo, dell’Istituto Comprensivo “Capuana Pardo” di Castelvetrano diretto dalla Prof.ssa Anna Vania Stallone, il progetto “Raccontiamoci in lingue”, nato dall’idea di tre docenti di scuola primaria Vincenza Viviano, Marianna Accardi e Giovanna Benenati al fine di favorire l’idea in cui i diritti umani contribuiscono alla costruzione di un mondo senza confini per educare al rispetto di sé e dell’altro e della diversità di ognuno. Il progetto, si è svolto all’insegna della valorizzazione e della messa a disposizione degli alunni, delle competenze interculturali e linguistiche che contraddistinguono le tre insegnanti; la docente Viviano insegnante di Italiano nella sua lunga carriera, le docenti Accardi e Benenati rispettivamente docenti di lingua inglese e francese.

Le attività sono state rivolte a bambini cinquenni della scuola dell’infanzia e si è svolto nei mesi di novembre e dicembre, di concerto con le attività di continuità verticale ed in ottica di sviluppo delle Competenze Chiave Europee previste dal Curricolo d’Istituto. Grazie al libro “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni, infatti, i bambini hanno approfondito il valore di un’amicizia che supera le differenze e abbatte i pregiudizi degli adulti. Le due macchie di colore sono semplicemente “due colori” che si incontrano e riescono, nonostante tutto, a diventare amici.

Abbracciandosi “forte forte” cambiano colore arricchendosi, perché incontrando altre persone, queste ultime regalano sempre qualcosa in più. Piccolo blu e piccolo giallo potrebbero essere due bambini con il colore diverso della pelle e nella storia sono state affrontati temi quali: l’identità personale, la diversità e l’amicizia. Chiaramente, in un’ottica interculturale, non potevano mancare le versioni in inglese e in francese “Little blue and Little Yellow” e “Petit Bleu e Petit Jaune” dello storytelling, che i bambini hanno accolto con grande entusiasmo, tanto da realizzare un piccolo libriccino in tre lingue, come primo approccio alla diversità linguistica di carattere europeo che li stimoli a familiarizzare con le culture ed i popoli che compongono il quadro dell'Europa.

In una realtà multiculturale quale è la nostra, compito degli insegnanti e della scuola è quello di promuovere l’educazione interculturale e i processi che mirino alla piena integrazione di tutti gli alunni compresi quelli stranieri, operando nella concretezza quotidiana delle situazioni per incontrare, conoscere, comprendere, accettare e rispettare le diversità. Quest'ultima deve essere intesa come risorsa, arricchimento, straordinaria opportunità di scambio, cooperazione e stimolo alla crescita personale di ognuno.

Un tipo di “educazione interculturale” nasce dall’incontro consapevole di soggetti e identità culturali differenti che si muovono insieme verso la costruzione di una nuova convivenza civile; su ciò si basa il curricolo formativo dell’Istituto Comprensivo “Capuana Pardo”.

“La nostra capacità di raggiungere l’unità nella diversità sarà allo stesso tempo la bellezza e il banco di prova della nostra civiltà”. (cit. Mahatma Gandhi).

Le docenti

Marianna Accardi

Vincenza Viviano

Giovanna Benenati

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