Ordine dei Medici di Trapani, Barraco lancia un appello per salvaguardare la categoria medica

"È necessario ridurre il carico burocratico per i Medici di Medicina Generale, depenalizzare l'atto medico"

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
09 Ottobre 2024 11:02
Ordine dei Medici di Trapani, Barraco lancia un appello per salvaguardare la categoria medica

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Trapani, Vito Barraco, ha indirizzato una lettera al Presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, richiamando l’attenzione su tre questioni di primaria importanza per la categoria medica: la necessità di ridurre il carico burocratico per i Medici di Medicina Generale (MMG), l’importanza di portare avanti l’iter di depenalizzazione dell’atto medico, e l’incremento degli episodi di violenza ai danni del personale sanitario, in particolare nei Pronto Soccorso.

Snellire la burocrazia per i MMG: “Serve più tempo per i pazienti”

Barraco ha evidenziato come i Medici di Medicina Generale siano spesso travolti da complessi adempimenti burocratici che sottraggono tempo prezioso alla cura dei pazienti. “I MMG svolgono un ruolo essenziale nella medicina territoriale, ma sono costretti a districarsi tra norme di difficile interpretazione e procedure burocratiche eccessive,” ha affermato Barraco. “È necessario un processo di sburocratizzazione che permetta di ridurre il peso degli oneri amministrativi e aumentare il tempo dedicato agli assistiti”.

Barraco ha poi puntato il dito contro le politiche sanitarie di contenimento della spesa, che impongono ai medici rigide limitazioni nella prescrizione dei farmaci. “Il ‘richiamo all’ordine’ sui farmaci, imposto per ridurre la spesa pubblica, rischia di compromettere la qualità delle cure e di avere effetti inversi a lungo termine. La mancanza di cure adeguate oggi può portare a complicanze gravi domani, con un conseguente aumento dei costi ospedalieri.”

Inoltre - ha aggiunto Barraco - è vero che i medici sono, nella loro attività professionale, gestori di risorse, ma non per questo devono essere limitati da rigidi schemi di contenimento della spesa. La priorità deve sempre essere il benessere del paziente, e non la riduzione dei costi a ogni costo”.

Depenalizzazione dell’atto medico: “È necessario completare l’iter legislativo”

Un altro tema urgente sollevato da Barraco riguarda la depenalizzazione dell’atto medico. “È fondamentale proseguire l’iter per la depenalizzazione dell’atto medico, affinché i professionisti possano esercitare la loro attività con serenità, senza il timore costante di procedimenti giudiziari per atti svolti nell’interesse della salute del paziente,” ha dichiarato Barraco. “Il rischio di essere penalmente perseguiti per decisioni cliniche complesse, spesso prese in condizioni critiche, mina la tranquillità e l’efficienza dei medici nel loro lavoro quotidiano”.

Violenza contro i medici: “Situazione inaccettabile, serve più sicurezza”

La terza emergenza riguarda la crescente violenza ai danni dei medici, soprattutto nei Pronto Soccorso. “Gli episodi di violenza, sia fisica che verbale, contro il personale sanitario sono in aumento, in particolare nei DEA e nei Triage. È una situazione inaccettabile,” ha dichiarato Barraco. “Questi professionisti lavorano quotidianamente con dedizione e coraggio, e non possono essere lasciati soli di fronte a queste minacce”.

Barraco ha sottolineato che, nonostante le raccomandazioni del Ministero della Salute per prevenire gli atti di violenza, le misure finora adottate non sono state sufficienti. “È urgente agire per garantire la sicurezza dei medici e di tutto il personale sanitario. Chiediamo un intervento concreto delle Forze dell’Ordine per rafforzare la vigilanza e prevenire ulteriori aggressioni”.

In chiusura, Barraco ha rivolto un appello al Presidente FNOMCeO e alle istituzioni affinché si faccia fronte comune per proteggere i diritti e la sicurezza dei medici. “Chiedo al Presidente Anelli di essere al nostro fianco in questa battaglia per la tutela di tutti i medici che ogni giorno si dedicano con professionalità alla salute dei cittadini, nonostante le difficoltà e i rischi crescenti”.

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