Dopo l’onda d’urto di quel lontano 2016, a Castelvetrano si torna a parlare di Massoneria!
Dallo scorso novembre certa stampa locale è ritornata imperterrita sull’argomento, senza però parlare dei personaggi illustri che invece ne hanno fatto parte come Voltaire, Mozart, E. Fermi, E. De Amicis, G. Carducci, N. Bixio, V. Amedeo Alfieri o lo stesso Antonio De Curtis, in arte Totò’.
Un modo insolito di far conoscere l’Istituzione massonica, perchè oltre ad ometterne la storia ne lascia volutamente passare una visione distorta e tutta al negativo. Insomma questioni di “lana caprina” come direbbe qualcuno, tant’è che sull’esistenza di “intrecci” con la malavita organizzata e cavallo di battaglia di certa antimafia, non sono mai emersi elementi di particolare rilievo.
Prova ne è il "caso Castelvetrano", con nomi e cognomi di tante persone perbene sbattuti sulle prime pagine dei giornali semplicemente per suscitare scalpore o per fare gli interessi di qualche aspirante politico già candidato al premio Oscar!
Ma allora visto il ritorno di fiamma, cosa sarà successo nel mese di novembre del 2022 per indurre la stampa a riparlare di politica e massoneria? Sarà aberrazione, vendetta o cos’altro?
E si, perché la passione politica mista a quella massonica emerge e ritorna improvvisamente sulle prime pagine dei giornali subito dopo la nomina assessoriale, con delega al bilancio, conferita dal sindaco Alfano ad un nostro concittadino e stimato professionista.
Beh, a “conti fatti” l’artato e affascinante dibattito ritornato improvvisamente di moda a seguito della nomina fatta dal sindaco, sembrerebbe a primo acchito apparire come una sorta di regolamento di vecchi conti politici!
Chissà se il tanto ri-manifestato interesse per la massoneria sarà dovuto causa il mancato raggiungimento di un obiettivo, magari anche di natura personale! E poi se anche così fosse, non ci sarebbe niente di male nel pretendere, politicamente parlando, l’incasso di una vecchia cambiale.
E per dirimere farlocche convinzioni dirette a distrarre la comunità dai veri e gravi problemi che incombono sulla città vale precisare, a onor del vero, che non c’è sonno che tiene per gli iniziati alla Rispettabilissima Istituzione massonica. Chi ha avuto il piacere e l’onore di averne fatto parte (come la Storia d’Italia e non solo, gli avrà di certo insegnato, ndr) continuerà ad esserlo anche dopo la sua morte.
Tommaso BERTOLINO