La sua vita era diventata un incubo, con continue minacce e controllli che erano sfociati anche nell'aggressione ad un collega ed amico della donna , ritenuto a torto il nuovo compagno. Sfinita da queste vessazioni la donna, un'insegnante castelvetranese , lo aveva denunciato ed in questi giorni è arrivata la sentenza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala, il dottor Riccardo Alcamo, che ha condannato C. G. 44 anni di Castelvetrano ad una pena di un anno e quattro mesi, sostituita con lavori di pubblica utilità da svolgere presso la sede Avis di Castelvetrano.
I due erano stati insieme per qualche mese fino alla rottura per incompatibilità, e da qui era iniziato un vero e proprio incubo per la stimata docente che si era accorta di subire pedinamenti, telefonate insistenti, litigi ripetuti. Per lei era diventato impossibile anche fare una semplice passeggiata da sola per il timore di incontrarlo. Il punto più basso nell'agosto dello scorso anno quando la donna, che si trovava in compagnia di un collega per scambiare due chiacchiere, dovette assistere all'aggressione nei confronti del docente da parte del C.G. che si era convinto che tra i due intercorresse una relazione.
Lo stalker si scatenò ,aggredendo con calci e pugni all'addome ed al volto cagionando lesioni che costrinsero la vittima ad essere condotto al Pronto Soccorso dell'ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano. Per evitare che tali episodi potessero ripetersi ,in danno anche di familiari, la docente trovò il coraggio di denunciare l'ex compagno ed oggi è arrivata la condanna.
Ma la vicenda paradossale è che il 44 enne che oltre alle spese legali ed un risarcimento nei confronti delle due vittime ha il divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri dalle persone offese, svolgerà il suo periodo di riabilitazione presso la sede Avis di Castelvetrano che si trova a poche centinaia di metri dall'abitazione di una delle vittime.
in copertina immagine di repertorio