I social in queste ore si stanno riempiendo di video e foto che rappresentano lo scempio in atto su alcuni tratti della meravigliosa spiaggia di Triscina di Selinunte, dove in spregio alle norme ambientali e di tutela del sistema dunale l'impresa ha smantellato tutto per collocare le vasche di accumulo per i reflui che poi, secondo il progetto originario, dovrebbero essere spediti, con le pompe di sollevamento verso la parte alta della borgata e da li poi giungere al depuratore di via Errante Vecchia.
Oltre alle levate di scudi ed aun'interrogazione del consigliere Enza Viola di Obiettivo Città che sarà discussa in cosniglio nelle prossime settimane , è spuntata anche una petizione promossa da Serena Navetta, ex presidente del Tribunale per i diritti del Malato einnamorata di Triscina che sui propri profili ha scritto:
"Non sono un tecnico, è vero. Ma certe cose non serve spiegarle con i numeri, basta il buon senso. A Triscina stanno scavando sotto la spiaggia per mettere delle vasche che dovrebbero raccogliere i liquami e spingerli fino a Castelvetrano con dei motori. Tutto teoricamente sicuro, dicono.Ma io mi chiedo: e se qualcosa si rompe?Se lungo la condotta ci fosse un piccolo guasto, un intasamento, una perdita… che succede? Tutto torna indietro.E dove finisce? Proprio lì. In spiaggia. Sotto i nostri piedi.E ancora mi chiedo: chi si occuperà della manutenzione? Perché, diciamolo chiaramente, qui da noi la manutenzione è sempre l’ultima ruota del carro.
Si interviene solo quando il danno è fatto. E a quel punto è troppo tardi.Questa petizione nasce proprio da questo: da una preoccupazione vera, condivisa, concreta.Non siamo contro la rete fognaria, ci mancherebbe. Ma vogliamo che sia fatta bene, con responsabilità, con lungimiranza.Perché Triscina è il nostro mare, la nostra casa d’estate, il ricordo dell’infanzia di tanti.E non possiamo rischiare di perderla per sempre.
Ho deciso di lanciare una petizione per tutelare la spiaggia e il mare di Triscina.Perché l' ho fatto?Perché come tanti, ho provato rabbia e incredulità quando ho visto quegli scavi nella sabbia. E mi sono chiesta: è davvero questa la soluzione migliore?
Firma anche tu. Per dire che ci tieni. Per dire che non ti fidi del silenzio.
Chiediamo un confronto con le Istituzioni.Se anche tu la pensi così, firma. È un gesto semplice, ma importante. Trovate la petizione sul mio profilo FB.