Siamo tornati in presenza, ma siamo sicuri sia la scelta migliore?

La testimonianza di Christian Carrara, rappresentante d'istituto del Liceo Scientifico Michele Cipolla di Castelvetrano

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
19 Gennaio 2022 12:06
Siamo tornati in presenza, ma siamo sicuri sia la scelta migliore?

Scuole aperte, scuole chiuse, dad si, dad annullata si torna in presenza, a Castelvetrano in questi giorni non si è parlato d’altro e le chat delle famiglie ed i gruppi social sono stati intasati da un florilegio di messaggi e spesso di idiozie.

Stamattina, a seguito dell’ordinanza regionale, alla quale si sono immediatamente adeguati tutti i sindaci, si è tornati in presenza, ma in tanti sono rimasti comunque a casa, vuoi per paura, vuoi per le positività o le quarantene le classi sono semivuote. Abbiamo ricevuto una testimonianza dal rappresentante d’istituto del Liceo Scientifico, Christian Carrara, che vi proponiamo integralmente come spunto di riflessione.

Oggi 19 Gennaio il popolo studentesco di Castelvetrano ha fatto il suo rientro a scuola dopo quasi un mese dall’ultima volta.

In questi giorni abbiamo seguito il susseguirsi delle loro proteste per la volontà di un rientro a scuola in sicurezza.

Dopo che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha revocato la possibilità ai sindaci di inserire la DAD nella zona arancione gli studenti sono stati costretti al rientro a scuola nonostante la situazione non sia rosea, questa la loro denuncia:

“Siamo tornati a scuola, ma siamo sicuri sia la scelta migliore? Diverse classi continueranno con la modalità mista, ma siamo sicuri funzionerà?

Oggi nelle classi abbiamo riscontrato moltissimi problemi, computer non funzionanti, connessione internet non funzionante, classi semi deserte con 5 persone in presenza e 15 a distanza, vicende surreali degne di un film di fantascienza.

Stamattina solo per collegarci e chiamare l’appello abbiamo impiegato un’ora.

Il governo vuole le scuole aperte, ma in teoria dovrebbero anche anche saperle tenere aperte e metterci tutti nelle stesse condizioni. Non è sicuramente cosi che noi possiamo andare avanti.

Ringraziamo il sindaco per averci ascoltato sui reali problemi che impedivano il nostro rientro, ma adesso la patata bollente è in mano a qualcun’altro e noi vorremmo sapere a chi rivolgerci per poter usufruire al meglio del nostro diritto allo studio”.

Christian Carrara

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