Marinella Selinunte non ha nulla da invidiare a siti che negli ultimi anni sono saliti agli onori della cronaca come punti di attrazione turistica e visitatori provenienti da ogni parte del mondo. A lanciare la singolare proposta di un Selinunte Cultural Village è Giuseppe Galfano, imprenditore ed operatore turistico che vorrebbe caratterizzare Marinella di Selinunte con uno stile particolare
"Un Borgo di una bellezza disarmante, ricca di storia e di cultura locale dove lo stile di vita è quello che, oggi più che mai, tutti ricerchiamo. Il ritorno a una dimensione più intima ci permetterebbe di vivere il viaggio con tempi lenti e in modo sostenibile, assaporare con lentezza ogni più piccolo dettaglio così da custodirlo per sempre nel cuore.
La mia idea è quella di trasformare – afferma Giuseppe Galfano - il piccolo centro storico di Marinella, quello che una volta era il centro della vita economica con le attività ittiche conserviere del pescato in un attrattore culturale e turistico, sovvertire l'identità di una cittadina in un luogo di arte, cultura e sperimentazione, in una piccola capitale mondiale della rigenerazione urbana.
Immaginatevi questo percorso che va dalla scaletta prima della farmacia e arriva fino alla piazza lignea affrescato con l'estro e la bravura di Fabio Hira, - continua Galfano - il turista avrebbe modo di conoscere una zona d'intrattenimento quasi un mercato dove potere fare degustazioni di Prodotti Tipici, Apertivi, piccoli Pub, Home Restaurant gestiti da famiglie del luogo che al tramonto ti fanno mangiare davanti casa quel cibo genuino e identitario del posto. Un percorso culturale e artistico che potrebbe attirare visitatori di tutto il mondo.
I pescatori, la vera identità di questo borgo potrebbero ritornare a inscatolare la nostra famosa Sardina come avveniva qualche decennio fa. Abbiamo il privilegio di abitare in un posto unico il quale potrebbe diventare un polo di Attrazione Turistico Culturale per una trasformazione sociale. Basta prendere come esempio Borgo Parrini o il Cultural Farm Park di Favara.
Basta con il dire ai nostri figli di andare via da questo posto tanto non cambierà mai niente. Dobbiamo incoraggiarli - conclude Giuseppe Galfano - ad andare via per fare esperienze diverse spiegando loro che qui è possibile ritornare a fare le cose, anche contro la resistenza di un sistema e una mentalità vecchia e obsoleta che ormai appartiene a un'altra era".