Scoop de L’Espresso, parla un super testimone: Ho incontrato Matteo Messina Denaro

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
25 Marzo 2018 12:10
Scoop de L’Espresso, parla un super testimone: Ho incontrato Matteo Messina Denaro

“Matteo Messina Denaro è protetto dalla'ndrangheta , fa spesso base in Toscana, ha problemi di salute che lo costringono alla dialisi, ha problemi alla vista che non gli consentono più di guidare e si è sottoposto ad un intervento chirurgico in Bulgaria per cambiare i polpastrelli ed il viso”.   Queste alcune delle clamorose rivelazioni che sono state pubblicate dal settimanale L’Espresso, in edicola da stamattina, abbinato a Repubblica. Nella storia di copertina curata da Lirio Abbate, giornalista capace e già protagonista in passato di clamorosi scoop, e da Giovanni Tizian viene reso pubblico, per la prima volta, un contesto sociale e criminale, oltre che logistico, mai affrontato dalle indagini che fino adesso hanno portato in Sicilia ad emettere provvedimenti giudiziari per favoreggiamento del boss.

Qui lo scenario in base al racconto inedito si sposta in altre regioni.   Il testimone di cui racconta L'Espresso rivela incontri avuti con Messina Denaro e i nomi delle persone che lo hanno assistito. Apre, inoltre, scenari criminali nuovi in cui si muove il mafioso accusato di omicidi e stragi. Si scopre così che il latitante ha ottenuto coperture anche da esponenti della 'ndrangheta, i posti in cui ha alloggiato, e il territorio che ha frequentato. Si apprende delle sempre più precarie condizioni di salute del boss e la clinica in cui è stato curato.

E si scopre che uno dei nipoti del latitante è un magistrato in servizio in una procura del Nord Italia. Si tratta di Nicola Russo, 43 anni, originario di Palermo, ma residente a Trieste. Russo è cugino di primo grado di Francesco Guttadauro (sono entrambi figli di un fratello e di una sorella) e dunque nipote del boss latitante.   Le rivelazioni del super testimone pubblicate da L'Espresso sono al vaglio dei magistrati della Procura distrettuale antimafia di Firenze, che ha già riscontrato gran parte delle affermazioni, in alcuni casi pure con fotografie che documentano incontri segreti con l’entourage di Messina Denaro , delegando indagini alla Guardia di Finanza.

Il testimone è un toscano di 45 anni, con qualche disavventura giudiziaria e vecchie amicizie con siciliani legati a Cosa nostra e calabresi appartenenti a clan della ’ndrangheta. Proprio queste amicizie gli hanno permesso di entrare in contatto con gli uomini più vicini al ricercato numero uno. Il servizio completo di altre rivelazioni e di foto esclusive lo trovate su L’Espresso Fonte L'Espresso Gedi Gruppo Editoriale Spa

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