Sui social ormai come è noto sempre più spesso si istituiscono dei veri e propri processi mediatici, puntando il dito, spesso senza nemmeno conoscere i fatti e senza comprendere che determinate accuse possano avere delle conseguenze. Così accade che vengano fatti dei lavori di sistemazione del manto stradale in via Mazara, arteria molto trafficata, ed il giorno dopo si crei uno zampillo d’acqua che fuoriesce dal punto in cui sono stati eseguiti . Sui social si scatena la caccia all’uomo per scoprire chi possa essere il colpevole di questo” lavoro indegno” e giù insulti anche ai tecnici comunali, alla ditta ed a chiunque osi contraddire i soloni del web che hanno la risposta sempre pronta, ma che spesso non saprebbero nemmeno distinguere la mano destra dalla sinistra.
Dopo la segnalazione ovviamente i tecnici comunali sono intervenuti ed hanno riparato il danno ma ci pare opportuno ospitare gli interventi del dottor Vincenzo Caime, responsabile della VI direzione servizi a rete e ambientali e di Silvestro Perrone, responsabile tecnico della ditta incaricata dal Comune per il lavoro.
“ In merito alla perdita d'acqua verificatasi in via Mazara a Castelvetrano nel tratto di strada interessato ieri dal rifacimento di un tratto del manto stradale ci corre l'obbligo effettuare alcune precisazioni in merito alle ragioni sottostanti la perdita d'acqua- afferma Vincenzo Caime- I lavori effettuati sul punto non riguardano alcuna perdita idrica, bensì Ia scarifica del manto stradale e la stesura del conglomerato tappetino interessato da un grande dissesto (ieri non c'era alcuna perdita idrica o quantomeno non fuoriusciva acqua all'esterno). Probabilmente la scarificatrice con le sue vibrazioni ha causato la rottura della tubazione in ferro ormai arrugginita (la gran parte della rete idrica ha più di 70 anni)".
"La colpa non è nè dei tecnici comunali nè della ditta che sta eseguendo i lavori di manutenzione stradale della quale sono il responsabile tecnico- chiarisce Perrone- . La presenza di un tubo in PVC di appresamento idrico posizionato in mezzo all'asfalto a meno di tre centimetri dal suolo di calpestio stradale non può essere preventivata da nessuno. L'unica responsabilita è da addebitare a chi in epoca passata ha collocato quel tubo in quel modo".