Per la rubrica Castelvetranesi & C Elena Manzini ci racconta Paolo Errante Parrino

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
18 Agosto 2019 16:47
Per la rubrica Castelvetranesi & C Elena Manzini ci racconta Paolo Errante Parrino

Largo ai giovani. A quei giovani che han deciso di non abbandonare Castelvetrano ma di produrre economia. Per fortuna non tutti hanno lasciato il paese, ma con fatica e duro lavoro si impegnano affinché soprattutto il settore agricolo continui a produrre. Questa volta ho rivolto qualche domanda a Paolo Errante Parrino, 38 anni, enologo.  Sposato da 8 anni, padre di Giovanni uno splendido bambino di 15 mesi e un secondo/a che arriverà a gennaio. Figlio di padre agricoltore e madre casalinga, sin da piccolo durante il fine settimana e le vacanze scolastiche, ha sempre collaborato nell'azienda di famiglia; spinto dalla passione che vedeva in suo padre per la terra.  Terminate le scuole primarie a soli 14 anni sceglie di trasferirsi a Marsala ed iscriversi all'Istituto Tecnico Agrario "Abele Damiani" con lo scopo di intraprendere gli studi Enologici.

Ci ha vissuto 9 anni, i primi 6 presso il convitto dell'Istituto Agrario esperienza che lo ha fatto crescere sotto tutti i punti di vista . Al terzo anno sceglie l'indirizzo enologico che a differenza di quello ordinario prevede il 6° anno. Si diploma. La sua curiosità verso l'Enologia era diventata passione, continua così gli studi Universitari sempre a Marsala presso l'Università In Viticoltura ed Enologia. Nel 2005 diventa Enologo a pieno titolo. Durante tutto il periodo universitario per la stagione estiva, alla fine di ogni anno accademico, inizia a fare esperienze in cantina.

Appena laureato consigliato da un collega nonché grande amico decide di continuare gli studi ed iscriversi alla Laurea Magistrale in Viticoltura Ed Enologia ad Asti; nel 2008 finisce gli studi e trova lavoro presso una Cantina sull'Etna dove si trasferisce per 4 anni. Quando ha deciso che la sua professione sarebbe stata in ambito agricolo? Nel 2014 una grave malattia che colpì mio padre (nel 2015 a soli 65 anni venne a mancare). Ritornai a casa per seguire l'azienda Olivicola di famiglia fatta con i sacrifici di una vita dai miei genitori.

La mia esperienza passata in cantina mi permise di trovare lavoro anche vicino casa. Oggi gestisco una Cantina Vitivinicola ad Alcamo e da quattro anni esercito anche la professione di Agronomo presso una Organizzazione di Produttori di Olive da Mensa a Castelvetrano (OP La Nocellara). Ed infine, ma non per ordine di importanza, durante il tempo libero insieme a mio fratello gestisco l'azienda di famiglia, un'azienda Olivicola di circa 10 ettari. Quali difficoltà ha riscontrato inizialmente? Le difficoltà siano state tante, ma le ho sempre superate grazie la mia caparbietà nell'affrontare gli ostacoli.

Sempre più giovani si appassionano all'enologia. Seconda lei cosa li spinge? L'Enologia nell'ultimo ventennio ha avuto una crescita notevole e di conseguenza i giovani, che sono i primi a captare le nuove tendenze, non possono fare altro che avvicinarsi non solo al settore enologico ma a tutto il comparto agricolo. Consiglierebbe ad un giovane di entrare nel mondo dell'enologia? Perché? Se un giovane mi chiedesse un consiglio se intraprendere o meno la strada dell'enologia, io risponderei che l'enologia è un mondo magico, in quanto attraverso un processo naturale, quale la fermentazione alcolica ti permette di produrre un vino che rispecchia la tua personalità e nello stesso tempo appaga i gusti dei consumatori.

L'impiego di biostimolanti giusti può permettere produzioni più elevate, qualità migliore e quindi maggior ritorno economico. Potrebbero bastare o è sempre comunque necessario fare ricorso a fertilizzanti o agrofarmaci? L'Ecosistema Viticolo si ha dall'interazione tra Vitigno, Terreno e Clima, il bilanciamento di questi tre fattori è dato dall'uomo agendo sia con pratiche agronomiche che con gli imput agricoli. Sicuramente i biostimolanti aiutano alcuni processi, quali l'incremento delle attività fisiologiche della pianta quindi di conseguenza migliore qualità, ma non potranno sostituire i benefici dei fertilizzanti che arricchiscono il terreno e le piante da macro e micro elementi e, quantomeno, non potranno mai sostituire le capacità antiparassitarie e anticrittogamiche degli agrofarmaci.

Attualmente il Prosecco pare essere il vino che va per la maggiore. E' un fattore di gusto, gradazione o altro? Come per ogni cosa è normale che ci siano le mode o le tendenze. Da circa 8 anni le Bollicine hanno intrapreso questa strada e la Sicilia si è fatta trovare pronta nel far conoscere la capacità del nostro territorio nel produrre degli spumanti di ottima qualità anche da varietà autoctone.

Inoltre voglio ricordare l'ultima tendenza: quella dei vini naturali, anche se io preferisco chiamarli vini del contadino. Riscoprire i vitigni antichi, come Recunu, Dunnuni, Ibisu e tanti altri, potrebbe aiutare l'Agricoltura siciliana a ritagliarsi una nuova fetta di mercato? La scelta del vino naturalmente è condizionata dalla promozione che c'è dietro. Negli anni passati non siamo stati capaci di sponsorizzare i nostri prodotti ed ancora oggi ne piangiamo le conseguenze, basta guardare le vendite dei nostri prodotti a livello nazionale.

Oggi la tendenza è quella di ricercare il territorio, quindi la Sicilia negli ultimi anni sta puntando tanto sulla sponsorizzazione dei vitigni autoctoni quali Grillo, Catarratto, Carricante, Nero D'Avola, Nerello Mascalese, Perricone; poi ci sono dei vitigni antichi che rischiano l'estinzione. Naturalmente tutto quello che è novità può essere fonte di redditività. Per aver maggiore voce in capitolo in ambito europeo, Mipaaf ed associazioni agricole cosa potrebbero fare? Ultimamente nel nostro territorio si sono formati dei Movimenti Spontanei di Agricoltori, creando delle Consulte Agricole dove si parla delle problematiche del comparto agricolo.

Basterebbe che oltre alle sigle sindacali, i rappresentanti di questi gruppi iniziassero a sedersi nei tavoli tecnici così da illustrare in maniera diretta i nostri problemi. Se la sentirebbe di dire ad un giovane che l'Agricoltura è ancora redditizia? Purtroppo le scelte delle Politiche Agricole Nazionali ed Europee continuano a mettere in crisi un comparto già martoriato. Noi castelvetranesi insieme agli altri produttori di Campobello Di Mazara e Partanna, grazie alla Nocellara Del Belice riusciamo ancora ad ottenere una redditività media, basta vedere i prezzi di uva e frumento del 2018, ma fino a quando sarà così? E' chiaro che oggi per avere un reddito maggiore, bisogna iniziare a spaziare le produzioni, "andare alla ricerca delle tendenze" e soprattutto i giovani che vogliono entrare nel mondo dell'Agricoltura lo devono fare non solo come agricoltori ma anche come imprenditori.

Cosa ne pensa del disegno di legge che riguarda la soppressione e messa in liquidazione dei consorzi di bonifica? In merito ai Consorzi di bonifica voglio ricordare che di recente la nostra Consulta Agricola si è unita a dei Comitati Spontanei di altri comuni, insieme ci siamo affidati al Movimento Consumatori per farci rappresentare legalmente contro provvedimenti incostituzionali. Abbiamo sollevato molti polveroni, chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico presso l'Assessorato Regionale all'Agricoltura e forse, anche grazie a questo, oggi abbiamo un disegno di legge che spero risolva una serie di anomalie che durano da decenni.

Non so se il programma di liquidazione riesca ad azzerare il debito creato negli anni passati dai Consorzi. Una cosa è certa: le intenzioni della Regione sono quelle di dare dei contributi decrescenti per otto anni in modo da assicurare un graduale passaggio all'autonomia economica, quindi il Consorzio deve voltare pagina, c'è bisogno di attingere a fondi Europei, è impensabile che le spese annue del Consorzio siano sopportate soltanto dai Consorziati. Ci sono molte problematiche ancora da risolvere, quali, il blocco dell'aumento dei canoni di bonifica degli anni pregressi, il blocco degli aumenti del costo dell'acqua, etc....

Elena Manzini      

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza