Palma Vitae dona il ricavato delle uova di Pasqua alle donne ucraine

Palma Vitae con l’Amministrazione di Partanna e con le Forze dell’Ordine, per rinnovare la solidarietà al popolo ucraino

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
19 Aprile 2022 18:00
Palma Vitae dona il ricavato delle uova di Pasqua alle donne ucraine

Grazie all’iniziativa “ Un Uovo per la Pace” realizzata dall’associazione Palma Vitae, l’intero ricavato delle offerte per le uova di Pasqua è stato tramutato in buoni spesa e donati, sabato vigilia di Pasqua, alle donne ucraine ospiti a Partanna. Un momento organizzato con l’Amministrazione Comunale di Partanna e con le Forze dell’Ordine, per rinnovare la solidarietà al popolo ucraino e, in occasione della ricorrenza della Santa Pasqua, rendere più incisivo il proposito dell’augurio di pace affinché possa concretizzarsi il più presto possibile. “Con l’obiettivo sempre fermo di stare a fianco delle donne, conoscere queste donne fuggite dalla guerra, con le loro storie, i loro vissuti, la forza e il coraggio di lasciare tutto per mettere in salvo i propri figli, è stata un’esperienza di grande impatto e che ci ha dato la possibilità di riguardare alle nostre priorità e anche alle nostre scelte di vita” sostiene la presidente dell’associazione Palma Vitae, Giusy Agueli che, sin dall’arrivo di queste donne, ha messo a disposizione lo spazio dello sportello d’ascolto a Partanna e ha organizzato, insieme alle socie, attività di laboratorio per una esperienza condivisa.

“Siamo ammirate non solo della loro grande forza ma anche della loro capacità di adattamento e della propositività che trasmettono. Realizzare insieme la confezione delle uova di Pasqua è stata una bella opportunità per condividere un tempo e rinforzare il valore di un sorriso o uno sguardo che risolve e dissolve anche la difficoltà di comunicazione. Tutte noi socie siamo felici che l’iniziativa di “Un Uovo per la Pace” abbia avuto un così grande successo e, grazie alla generosità di molte persone, siamo riuscite a raccogliere una bella somma che abbiamo tramutato interamente in buoni spesa per le donne ucraine profughe. Continueremo a programmare delle attività laboratoriali con queste donne, insieme, per lanciare segnali di pace attraverso un fare che ci vede unite oltre le differenze e che si traduce in confronto e crescita per tutte”.

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