Ospedale di Castelvetrano,Regione Siciliana e sanità. Qualcosa non torna

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
11 Luglio 2019 10:25
Ospedale di Castelvetrano,Regione Siciliana e sanità. Qualcosa non torna

Sempre apprezzabile che si decida di finanziare l'apertura di nuovi ospedali (Carini, Palermo Nord, Palermo Sud, Carini e Siracusa). Un po' meno quando si decide di "ridurre ai minimi termini" un ospedale come quello di Castelvetrano (che serve un bacino di persone piuttosto cospicuo), fino a farlo diventare un ospedale in stile "Guerra del Vietnam". Provare per credere: recarsi al Pronto Soccorso c'è da inorridire. Ci si domanda: "Ma dove sono finita?", "Come fanno a lavorare gli operatori?", "E i pazienti ore su delle sedie di plastica per fare delle flebo...".

Vien da pensare che ci siano giochetti "strani" sotto, oppure che in certi ambiti (magari i più delicati) si collochino persone in primis senza alcuna capacità sia manageriale con lungimiranza pari a zero, o si "vadano a cercare col lanternino" chi è "socialmente pericoloso". Una spiegazione logica non la trovo. Che già non fosse negli elenchi dei presidi ospedalieri "con targa oro" ed avere una certa considerazione si sapeva...ma dov'è la logica: una persona che sta male, ha bisogno di un intervento d'urgenza e deve attendere (prima di morire) di arrivare a Mazara del Vallo oppure a Salemi? Dov'è la logica nel non avere una adeguata illuminazione per poter far atterrare un elicottero per emergenze? (Purtroppo cosa accaduta non troppo tempo fa).

E la chiamano Sanità? E' l'emblema dello sfacelo della sanità. Per non dire di coloro che lavorano all'interno dell'ospedale: persone che ci mettono l'anima, riescono a far finta di lavorare in un ospedale "normale" tranquillizzando i pazienti. Vien da dire: se fai il medico, l'infermiere a Castelvetrano beh allora sei pronto per lavorare in un ospedale da campo in Afghanistan in condizioni estreme....in fin dei conti ogni giorno si trovano ad operare in condizioni estreme. Si evitino per cortesia le solite menate di "ospedali di I, II e III livello" in puro linguaggio burocratico perché sono classificazioni senza senso.

Perché se c'è la volontà le cose si possono cambiare, anche in meglio. Sempre e comunque pensando al "Diventerà bellissima", mio caro Musumeci veda di riprendere in mano certe scartoffie, le faccia rileggere per bene anche al suo assessore alla sanità...e cercate di rendervi conto dei danni che state facendo alla popolazione. E non è tutto. "Diventerà bellissima" (queste due parole proprio non mi van giù...a fronte di quanto è dato vedere) se magari anche i farmaci "salvavita" si potessero ritirare anche nelle province Agrigento, Caltanisetta e Trapani, evitando ai pazienti inutili quanto dannosi andirivieni dai centri di distribuzione.

Ma un dizionario di italiano all'Ars esiste? Magari una breve lettura alla parola "salvavita" potrebbe essere di aiuto...e se non "Diventerà Bellissima" almeno sarà decorosa. Elena Manzini

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