Orgoglio castelvetranese riprende l'attività in difesa dell'ospedale di Castelvetrano

Il comitato civico non si arrende e vuole riportare il punto nascite e la pediatria

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Settembre 2024 08:00
Orgoglio castelvetranese  riprende l'attività in difesa dell'ospedale di Castelvetrano

L'avvocato Franco Messina quale Presidente del Comitato Civico “Orgoglio Castelvetranese”, dopo aver partecipato all’incontro del 26 luglio 2024 indetto dal Sindaco di Castelvetrano Avv. Giovanni Lentini, a cui hanno partecipato alcuni Sindaci della Valle del Belice per interesse diretto, alcuni medici ed esponenti politici, per la rimodulazione del nuovo piano sanitario regionale,ha convocato una riunione del Direttivo che si è svolta nella giornata di ieri. Questa la nota diffusa dal direttivo: 

"La prima proposta approvata nel corso della riunione è quella di richiedere la restituzione all’ospedale di Castelvetrano del PUNTO NASCITE –con deroga alla legge Balduzzi per sede disagiata sismica di secondo grado- e del REPARTO PEDIATRIA, dopo il trasferimento del marzo 2021 operato illegittimamente a favore del Nosocomio Abele Aiello di Mazara, eseguito per risolvere un problema di criticità di quest’ultimo ospedale dove non si nasceva in sicurezza e aveva bisogno dei nostri pediatri.

Inizialmente fu deliberato di trasferire il reparto mazarese a Castelvetrano che aveva tutti i requisiti delle nascite in sicurezza e i locali idonei per assicurare un servizio sanitario già collaudato nei sette anni in cui la struttura castelvetranese aveva ospitato l’intero ospedale mazarese (2010-2017).

Due ore dopo la politica clientelare intervenne imponendo il trasferimento del reparto a Mazara, ove non vi è l’allocazione logistica idonea della struttura: il Punto Nascite non è collegato strutturalmente e adeguatamente se non attraverso uno stretto corridoio affollato e la Pediatria non si trova allo stesso piano del Punto Nascite, così come invece prima allocato in un intero piano dell’ospedale castelvetranese.

Negli ultimi anni, molti i casi di donne della Valle del Belice che hanno rischiato la nascita in ambulanza, fortunatamente soccorse dai ginecologhi volontari che hanno operato nel nosocomio castelvetranese in emergenza.

I disservizi del nosocomio di Mazara hanno determinato una sensibile diminuzione delle nascite per scelta dell’utenza che preferisce rivolgersi ad altre strutture sanitarie di altra provincia.

II

IL GRIDO D’ALLARME DEL REPARTO DI GINECOLOGIA

DEL 26 AGOSTO 2024

Il Dirigente dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Castelvetrano Dott. Vito Francesco Cuttone, con soli quattro medici e otto posti letto, ha scritto una nota all’ASP di Trapani, lamentando l’ulteriore proroga dell’affiancamento dei ginecologi dell’Ospedale di Castelvetrano a quelli del reparto a Mazara del Vallo, ancora sino alla fine del mese di settembre 2024.

Non vengono coinvolti i ginecologi delle U.O. di Trapani e Marsala e la carenza di personale medico di Mazara del Vallo sia un problema che riguardi unicamente l’U.O. di Castelvetrano che già si occupa dell’affiancamento a Pantelleria.

Si rappresenta nella nota che uno dei ginecologi andrà in pensione e che altra unità medica beneficia della L. 104 e garantisce un orario di servizio inferiore, col risultato che, prorogando oltre l’affiancamento, “non sarà più possibile assicurare l’attività di reparto, né degli ambulatori”.

“SI AVRA’ COME CONCLUSIONE DELL’AFFIANCAMENTO A MAZARA, L’IMPLOSIONE DEL REPARTO DI GINECOLOGIA DI CASTELVETRANO, CON UNA CHIUSURA DI FATTO DELL’UNITA’ OPERATIVA”, conclude la nota il dott. Cuttone che ha interessato della problematica anche il sindaco di Castelvetrano.

*

In una struttura ospedaliera di circa 22.000 mq. su cinque piani, che possiede all’interno della cittadella sanitaria di circa 48.000 mq. un’ELISOCCORSO, con autorizzazione ENAC al decollo notturno e che è punto di riferimento di un’utenza di quasi 100.000 abitanti dell’intera Valle del Belice che in periodo estivo aumenta sensibilmente, l’ultimo lembo della Provincia di Trapani territorialmente collocata vicino lo svincolo dell’autostrada A29 Palermo – Mazara del Vallo e dello scorrimento veloce per Menfi – Sciacca – Agrigento, con una notevole utenza di passaggio, NON verranno garantiti i servizi sanitari essenziali con un gravissimo disagio dei cittadini della intera Valle del Belice.

Nessuna garanzia per servizi sanitari essenziali di EMERGENZA URGENZA e di base: la realtà rappresenta i lavori strutturali a rilento del nostro PRONTO SOCCORSO, ma appare indispensabile anche la necessaria riclassificazione come U.O. Complesse di alcuni dei reparti inopinatamente declassati a Semplici dal Piano Razza.

CHIRURGIA – ORTOPEDIA – TERAPIA INTENSIVA e RIANIMAZIONE – RADIOLOGIA – ANATOMIA PATOLOGICA – FARMACIA – ANALISI CLINICHE – UFA vanno potenziate e riclassificate quali Unità Operative Complesse affidate a un Direttore di reparto (primario) per riconquistare autonomia operativa e gestionale, con una Direzione Sanitaria interna alla struttura castelvetranese.

Giova ricordare che già nel 2019, il Comitato Orgoglio Castelvetranese ha depositato all’Assessorato Regionale alla Sanità, 7.000 firme dei cittadini belicini, oltre ad altre 2.000 raccolte on line, per la difesa dell’offerta sanitaria nel territorio e il cambio di intestazione da anacronistico “Vitt. Emanuele II” a Ospedale “VALLE DEL BELICE”, con un iter istruito in fase di approvazione e che recentemente è nato un comitato civico che richiede di aggiungere il nome del noto medico “FAUSTO MULE’ alla richiesta intestazione VALLE DEL BELICE”.

Tutti i partiti politici di coalizione e tutti i Sindaci della Valle del Belice dovranno far sentire forte la propria voce a difesa della salute dei cittadini e del diritto negato a nascere nella propria città col trasferimento del Punto nascite e del reparto di Pediatria altrove, l’indebolimento del reparto di ginecologia attraverso l’affiancamento dei nostri ginecologi ad altra struttura o sulla chiusura dell’Ortopedia.

I componenti del Comitato civico Franco Messina, Francesco Saverio Calcara, Agostino Cangemi, Caterina Di Maio, Ita Galfano, Nino Centonze, Giuseppina Marrone e Peppe Taddeo, hanno deliberato all’unanimità di riprendere l’attività di stimolo e di protesta con vibrate iniziative che hanno denotato la storia di ininterrotta cittadinanza attiva del Comitato civico.

Il Direttivo.

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