Ancora acque agitate in casa rossonera con una nuova forte contestazione ai giocatori ed alla presidente da parte di una frangia della tifoseria che ha esposto tre striscioni, due all'esterno dello stadio Paolo Marino ed uno sulla ringhiera del giardino comunale Villa Margherita, ma la presidente non si fa intimorire e va avanti senza paura. Dopo le ultime viscissitudini che avevano portato al mancato allenamento del pomeriggio di martedì ed alle dichiarazioni del direttore tecnico Andrea Moceri che lasciva intendere che ci fossero forti difficoltà economiche, sembrava essere tornato il sereno, con il pagamento degli stipendi, il ritorno di Korè e l'arrivo di due nuovi giocatori e nel pomeriggio di oggi si era tenuta la normale sessione di allenamento in un clima sereno.
In serata la spiacevole scoperta degli striscionicontro la squadra e la presidente Margherita Barraco che hai nostri microfoni non nasconde la delusione per i continui attacchi ma che ci conferma che non ha nessuna intenzione di mollare." Non nascondo che ci sono state delle difficoltà ma sono assolutamente in fase di superamento grazie ad una serie di incontri che ho avuto negli ultimi giorni che daranno la possibilità di concludere regolarmente il campionato- afferma l'avvocato Barraco- questi attacchi e queste bassezze sicuramente non fanno piacere ma non mi faranno arretrare di un solo passo.
Se ne facciano una ragione alcuni esagitati che buttano benzina sul fuoco sperando in un mio passo indietro. Non ricordo tali levate di scudi nei confronti di almeno altri due presidenti, che non voglio citare per la mia signorilità, ma che sono facilmente individuabili che hanno portato alla scomparsa della Folgore. Io ce la metterò tutta per salvare la società e rimanere in eccellenza,non farò come un presidente che fece giocare la Juniores e retrocesse in promozione"